sabato 16 giugno 2012

The Coast of Utopia, Viaggio - Teatro Argentina (Roma)

Ilaria Guidantoni, Sabato 14 aprile 2012


Dal 10 al 15 aprile. Un bel lavoro dove la mano cinematografica vivifica il teatro. Scene raffinate, moderne, essenziali, nella verticalità che espande il palcoscenico; ricchezza rara di costumi non leziosi. Attenzione al testo letterario, parole metabolizzate e restituite in modo soave con una giusta dose d’ironia. Un grande prologo del quale aspettiamo il climax. La mente è appagata. Ora tocca all’emozione.
Produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma, Zachar Produzioni di Michela Cescon presentano

THE COAST OF UTOPIA - VIAGGIO
La sponda dell'utopia

di Tom Stoppard
regia Marco Tullio Giordana
con (in ordine alfabetico)
Andreapietro Anselmi (Barone Renne), Francesco Biscione (Stankevic), Giuseppe Bisogno (Sazonov), Roberta Caronia (Varvara Bakunin), Paola D'Arienzo (Tatiana Bakunin), Luigi Diberti (Aleksandr Bakunin), Denis Fasolo (Michail Bakunin), Corrado Invernizzi (Belinskij), Luca Lazzareschi (Herzen), Sara Lazzaro (Miss Chamberlain; Natalie Beyer), Tatiana Lepore (Mrs Beyer, madre di Natalie Beyer), Bob Marchese (Semyon, servo anziano), Giorgio Marchesi (Turgenev), Valentina Marziali (Masha, cameriera), Davide Paganini (Shevyrev), Fabrizio Parenti (Ogarov), Irene Petris (Varenka Bakunin), Odette Piscitelli (Katya), Marcello Prayer (Ketscher), Edoardo Ribatto (Polevoj; Gatto dal pelo rosso), Gabriella Riva (Aleksandra Bakunin), Nicolò Todeschini (Dyakov, sposo di Varenka; Pushkin), Sandra Toffolatti (Liubov Bakunin), Giovanni Visentin (Chaadaev)
e con la Fisarmonicista Marit Nissen
scene e luci Gianni Carluccio
costumi Francesca Sartori, Elisabetta Antico
musiche Andrea Farri
traduzione di Marco Perisse e Marco Tullio Giordana
regista collaboratore Daniele Salvo
organizzazione generale PAV
ufficio stampa Zachar Patrizia Cafiero & Partners
fotografo Fabio Lovino

The Coast of Utopia di Tom Stoppard è una trilogia (Viaggio-Naufragio-Salvataggio) scritta nel 2002 e rappresentata in numerose città tra le quali Londra, New York, Mosca e Tokyo: negli Stati Uniti ha vinto il maggior numero di Oscar teatrali mai assegnati.
Su progetto di Michela Cescon e Marco Tullio Giordana il capolavoro di Tom Stoppard debutta ora in Italia, prodotto da Fondazione Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma, Zachar Produzioni di Michela Cescon, con la regia di Marco Tullio Giordana, nella traduzione firmata da Marco Perisse e dallo stesso regista.
La trilogia ripercorre trentacinque anni di storia russa (1833-1868), il risveglio culturale e il fermento sociale: un grande sogno, agitato di fronte e in seno alla nobiltà terriera che si rivelerà un’utopia, romantica e incerta. I protagonisti sono l'anarchico Michail Bakunin, nato da una famiglia che coltiva la servitù della gleba e i matrimoni combinati di interesse, insieme ad una cultura patinata, come si direbbe oggi; il rivoluzionario scrittore e filosofo Aleksandr Herzen; il critico letterario Vissarion Belinskij, che emerge molto bene attraendo la simpatia del pubblico nella prima parte; e lo scrittore Ivan Turgenev.
Stoppard racconta una tipica storia russa di guerra e amore, un intreccio di pubblico e privato, un affresco corale degno della grande madre terra: così emergono i sogni utopici e le storie private, le passioni, gli innamoramenti, le delusioni, i dolori, con una levità e una profondità che hanno fatto paragonare l'opera alle grandi commedie di Cechov.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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