mercoledì 30 novembre 2016

Goldfinger/Miss, una Venere Pop di Mario Cèroli - Macro (Roma)

Scritto da   Mercoledì, 30 Novembre 2016 
Goldfinger/Miss, una Venere Pop di Mario Cèroli - Macro (Roma)
Al Macro il restauro di Goldfinger/Miss, una Venere ritrovata tra arte Pop e citazioni dal Rinascimento ad opera della fondazione Paola Droghetti. Al centro la riconsiderazione di Mario Cèroli e dell'arte a Roma negli anni Sessanta con l'impegno di una Fondazione dedicata al Mecenatismo e alla divulgazione.

La Fondazione Paola Droghetti ha presentato il restauro dell'opera in occasione dell'esposizione della stessa al Museo Macro di Roma contestualmente ad una mostra sugli anni Sessanta nella Capitale.
La Fondazione nasce nel 1998 l'anno seguente alla scomparsa della restauratore Paola Droghetti, nata a Ferrara e naturalizzata romana. Specializzata in dipinti ha lavorato a varie opere e si è misurata in diclversi generi come l'Arco di Costantino. La Fondazione nasce per volontà del marito Vincenzo Ruggieri e le figlie Alessia, Marzia e Clarissa specializzandosi sul restauro a 360 gradi, dai merletti ai dipinti. Grande esempio di mecenatismo a Roma, la Fondazione firma con il restauro della Venere in legno capitolina il quinto progetto con il Comune dopo "La Samaritano al pozzo", il "Pastore" di Arturo Martini, la Pendola del museo Napoleonico e un'opera del Museo Braschi. Per il 2017 in programma due progetti, rispettivamente al Museo Canonica di Villa Borghese i cui risultati saranno presentati a maggio prossimo e il restauro del Modello di Palazzo Poli (dov'è incastonata Fontane a di Trevi) con quattro borse di studio.

Per una lettura completa dell'articolo:  http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/goldfinger-miss-una-venere-pop-di-mario-ceroli-macro-roma-recensione-mostra.html

domenica 27 novembre 2016


Altrove - Teatro Piccolo Eliseo (Roma)

Scritto da   Domenica, 27 Novembre 2016 
Altrove - Teatro Piccolo Eliseo (Roma)
Dal 16 al 27 novembre è andato in scena al Piccolo Eliseo di Roma “Altrove”, scritto e diretto da Paola Ponti - con consulenza al testo di Alessandro Paderno - con Massimo De Lorenzo, Constance Ponti e Mario Russo; le scene sono curate da Sonya Orfalian, le luci da Danilo Facco, le musiche da Alessio Mancini, per questa produzione Compagnia della Luna. L’altrove è un non-luogo, una regione dell’anima, quella del sogno, che può immaginare un “dove” diverso da quello che la vita ci ha assegnato. Attraverso un percorso narrativo complesso e ben orchestrato la storia di degrado di una borgata romana diventa una storia universale e un inno alla vita e alla responsabilità che ognuno di noi ha di prenderla in mano per cambiarla.

Produzione Compagnia della Luna presenta
ALTROVE
scritto e diretto da Paola Ponti
consulenza al testo Alessandro Paderno
con Massimo De Lorenzo, Constance Ponti e Mario Russo
scene Sonya Orfalian
luci Danilo Facco
musiche Alessio Mancini
“Altrove è per noi la possibilità di pensare un futuro altro da quello in cui ci troviamo”, spiega l’autrice e regista.

Per leggere tutto l'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni/spettacoli-teatrali/altrove-teatro-piccolo-eliseo-roma-recensione-spettacolo.html

domenica 20 novembre 2016


Time is Out of Joint - GNAM, (Roma)

Scritto da   Domenica, 20 Novembre 2016
Time is Out of Joint - GNAM, (Roma)
11.10.2016 — 15.04.2018
Nuovo allestimento nuova vivibilità per l’arte contemporanea nella Capitale
Riallestimento con più spazio alla vivibilità. Lo spazio museale diventa un luogo da vivere, dinamico dove il passato incontra il presente con opere antiche e moderne che dialogano con quelle contemporanee, per assonanza, suggestione, affinità nei temi, e spazi prima solo funzionali sono stati riallestiti come scenografie e una scelta di “lunga durata”.

La Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma, la più grande collezione italiana di arte contemporanea, figlia del razionalismo, all’interno di villa Borghese, diretta da Cristiana Collu, ha inaugurato una nuova veste e un nuovo capitolo con l’esposizione “Time is Out of Joint”, aperta l’11 ottobre scorso e in programma fino al 15 aprile 2018. L’inaugurazione della mostra porta a compimento l’ampio processo di trasformazione, riorganizzazione e riallestimento, iniziato il 21 giugno 2016, con la restituzione al pubblico di spazi completamente rinnovati e la profonda rilettura delle sue collezioni. L’esposizione, il cui titolo cita i versi dell’Amleto di William Shakespeare “The time is out of joint”, sonda l’elasticità del concetto di tempo, un tempo non lineare, ma stratificato, che sembra porre in atto il dilemma dello storico dell’arte Hans Belting “la fine della storia dell’arte o la libertà dell’arte”. Si supera così la lettura storicista che caratterizza la maggior parte degli studi italiani di estetica improntati all’estetica di Benedetto Croce che ha guidato anche la concezione della scuola di Giovanni Gentile

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/time-is-oout-of-joint-gnam-roma-recensione-mostra.html

martedì 15 novembre 2016



Eleanor Friedberger, la metà femminile dei Fiery Furnaces - Quirinetta (Roma)

Scritto da   Martedì, 15 Novembre 2016 
Eleanor Friedberger, la metà femminile dei Fiery Furnaces - Quirinetta (Roma)
Ore 22.30, Quirinetta, Via Marco Minghetti 5, Roma

No-Stop dal 5 al 10 novembre con i protagonisti della scena sperimentale internazionale dal jazz, all’elettronica, al modern classical con la direzione artistica di Viteculture. L'attenzione al suono, al suo scorrere e alle tante forme che le 7 note possono assumere, in una settimana di no-stop al Quirinetta di Roma dove dal 5 al 10 novembre sul palco si sono esibiti alcuni dei maggiori protagonisti della scena sperimentale internazionale contemporanea.
Il 5 novembre, il jazz riottoso e improvvisato dei canadesi BadBadNotGood per la prima volta in Italia (unica data italiana); il 6 novembre, le visioni sonore di Dorian Gray And Blaine (ex Tuxedomoon): l'elettronica mischiata alla psichedelia vintage; il 7 novembre, lo sperimentatore del ritmo Makaya McCraven; l’8 novembre, il piano continuo di Lubomyr Melnyk, pianista dalla storia avvincente; il 9 novembre, la fusione di elettronica e musica organica di Koop Oscar Orchestra; e il 10 novembre, l’indie newyorchese di Eleanor Friedberger, la metà femminile dei Fiery Furnaces.
"Per questo novembre abbiamo deciso di mettere l'ascolto alla base di tutto" ha dichiarato il direttore artistico Mamo Giovenco, "per fermarsi e farsi rapire dal suono e trovarsi come fuoco di una prospettiva fatta di onde sonore e di intimità. La tecnica, la perfezione e l'imperfezione vengono sezionate e messe a nudo per essere così come sono, senza pozioni digitali".
Un tuffo negli anni Settanta con l’ultima data, il 10 novembre, è dedicata alla newyorkese Eleanor Friedberger, la metà femminile dei Fiery Furnaces che torna in Italia per suonare dal vivo il nuovo album “New View”.
Appare quasi timida questa cantautrice statunitense nata a Oak Park, nell’Illinois, classe 1976. Si scherma con una vena di ironia, sottile, fragile e molto vintage nell’aspetto e nello stile. Musica rock con uno spirito country, un’aria nomade on the road da ritmi americani, non così metropolitani e frenetici come suggerirebbe la provenienza.
Lo stile è un’icona del passato ma più composta, addolcita dal tempo, senza la frenesia dirompente e anche l’energia dissacrante di quegli anni.
Per una lettura completa: http://www.saltinaria.it/live-reports-concerti/live-reports/eleanor-friedberger-la-meta-femminile-dei-fiery-furnaces-quirinetta-live-report.html

Tempesta - Teatro Argot Studio (Roma)

Scritto da   Lunedì, 14 Novembre 2016 Tempesta - Teatro Argot Studio (Roma)
Dal 2 al 20 novembre. “Tempesta” di William Shakespeare per la regia di Maurizio Panici è una produzione per la stagione large 2016-2017 del Teatro Argot Studio, con un impianto scenico di grande impatto, per quanto essenziale e moderno senza attualizzazioni forzate. Grande cura nel gioco di luci, nei costumi, negli inserti musicali rock. Buona interpretazione con un filo costante di ironia che coglie del Bardo la duplicità del momento aulico e scurrile come un Rembrandt del teatro: la tragedia autentica ha sempre una nota da commedia come la vita. Con Luigi Diberti, Pier Giorgio Bellocchio, Matteo Quinzi, Claudia Gusmano, Valentina Carli, Riccardo Sinibaldi e Antonio Randazzo; musiche di Giovanni Di Giandomenico; scene di Francesco Ghisu; costumi di Anna Coluccia; light design di Giuseppe Filipponio. L’aiuto regia è di Maria Stella Taccone con la collaborazione di Alessandro Carbonara.

Argot Produzioni presenta
TEMPESTA
di William Shakespeare
regia Maurizio Panici
con Luigi Diberti, Pier Giorgio Bellocchio, Matteo Quinzi, Claudia Gusmano, Valentina Carli, Riccardo Sinibaldi, Antonio Randazzo
scene Francesco Ghisu
costumi Anna Coluccia
light designer Giuseppe Filipponio
musica Giovanni Di Giandomenico
aiuto regia Maria Stella Taccone con la collaborazione di Alessandro Carbonara
datore luci Paolo Meglio

Maurizio Panici affronta l’ultima fatica del drammaturgo inglese William Shakespeare offrendone una lettura che s’interroga sul contemporaneo e ne sviscera limiti e potenzialità, cogliendo efficacemente quel lato maturo del drammaturgo, ironico, graffiante e a tratti estremamente lirico, con accenti malinconici. E’ il testo nel quale si dice che siamo fatti della stessa materia dei sogni e che accoglie il teatro nel teatro, diventando una sorta di testamento, con un’interattività con il pubblico di forte modernità.

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni/spettacoli-teatrali/tempesta-maurizio-panici-teatro-argot-studio-roma-recensione-spettacolo.html