sabato 16 giugno 2012

V-Day, I Monologhi della Vagina - Teatro Quirino (Roma)

                                      Ilaria Guidantoni, Mercoledì 16 maggio 2012


Una serata unica dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, con un respiro internazionale; spettacolo nato da una donna, per le donne, ma rivolto soprattutto agli uomini perché sono gli artefici nella maggior parte dei casi dell’inferno femminile, di quel femminicidio che è l’assassinio della libertà di una metà del mondo e simbolicamente della sorgente stessa della vita. Uno spettacolo corale che non perde l’identità della storia irripetibile di ogni io narrato e del contesto storico nel quale si ambienta. Ironico, graffiante, talora impertinente, senza mai perdere la tenerezza e superando l’aggressività per diventare narrazione e proposta. Con l’arma del sorriso lo spettacolo, accompagnato da Lella Costa, alterna racconti scanzonati e privati, rigorosamente intimi, a interviste e prospettive politiche. Il centro è uno solo: identità donna, sorgente della vita, dunque della gioia e del piacere, spesso anticamera del dolore.

Lunedì 14 maggio al Teatro Quirino di Roma si è festeggiato il V-Day con lo spettacolo teatrale “I monologhi della vagina”, opera scritta da Eve Ensler, che ha debuttato sulla scena Off-Broadway nel 1996 vincendo un Obie Award, per poi essere rappresentata in tutto il mondo. L’incasso dell’ormai noto spettacolo è stato devoluto a “Se non ora quando”, associazione che si batte a livello internazionale contro la violenza sulle donne.
Una ventina di attrici d’eccezione tra cui Anna Bonaiuto, Lella Costa, Lucia Poli, Francesca Reggiani, Lucrezia Lante della Rovere, Antonia Liskova, Carlotta Natoli, Marina Confalone, Lunetta Savino, Orsetta De Rossi, Simonetta Gianfelici, Daniela Piperno, Paola Concia, Giulia Bongiorno, Paola Minaccioni e Maria Luisa Busi, hanno letto gli storici monologhi che hanno compiuto ormai diciassette anni, tradotti in italiano da Monica Capuani per la regia di Franza di Rosa di Irmaspettacoli in collaborazione con Nicoletta Binni e Associazione Pecora Nera.
L’opera scaturì spontaneamente dopo che la Ensler ebbe intervistato 200 donne circa le loro idee sul sesso, le relazioni e la violenza di cui spesso sono tragicamente oggetto, portando in questo modo avanti la sua battaglia di sensibilizzazione sulla violenza alle donne legando tutto il mondo che circonda l’emisfero femminile alle vagine.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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