sabato 16 giugno 2012

Novecento Napoletano parte II - Teatro Quirino (Roma)

Ilaria Guidantoni, Lunedì 30 aprile 2012

Dal 24 aprile al 6 maggio. Una summa dello spettacolo napoletano nella linea del varietà e di una saporita e coinvolgente miscela di musica, canzoni, intermezzi da commedia e intrattenimento comico, ripercorre i successi musicali del Novecento, con tutti gli elementi tipici, dai costumi alla scena oleografica. Un quadro da cartolina, un po’ demodé. Domina la musica. Belle le voci.

Doppiaeffe presenta
Federico Salvatore e Rosaria De Cicco in
NOVECENTO NAPOLETANO parte II
Il secolo d’oro della canzone napoletana

un progetto di Lello Scarano e Bruno Garofalo
collaborazione ai testi A. Karima Campanelli e Raffaele Esposito
con Massimo Masiello e Salvatore Misticone
orchestra diretta da M°Mariano Bellopede
costumi Mariagrazia Nicotra
movimenti coreografici Enzo Castaldo
arrangiamenti musicali M° Tonino Esposito
scene e regia Bruno Garofalo

Nel 1992, al Teatro Politeama Giacosa di Napoli, debuttava uno spettacolo musicale complesso, una sorta di colossal del “Novecento Napoletano”. Cento artisti tra musicisti, interpreti, tecnici, danzatori, comparse e poi scenografie, attrezzi, costumi in una sequenza ininterrotta di quadri a tema e di coreografie ispirate alle illustrazioni ed alle pitture dell'epoca d’oro per le Arti napoletane. Da allora si sono susseguite molte edizioni che hanno portato la formula “Novecento Napoletano” anche oltre i confini nazionali.
Ogni edizione ha portato un arricchimento dello spettacolo e con l’inserimento di Federico Salvatore la dinamica è diventata sempre più teatrale. La nuova edizione nella stagione 2011/2012 va in questa direzione appunto, anche se l’elemento più gradevole è proprio quello musicale rispetto al quale la recitazione risulta di servizio. Belle alcune voci, buona l’interpretazione, indovinato il quadro finale con “Scugnizzi”. Lo spettacolo è un’antologia di tutti gli elementi della scena napoletana a cominciare proprio dal decoro, un po’ oleografico, che restituisce la visione del presepe, con le quinte che scorrono come muri scalcinati; mentre sullo sfondo appaiono teatri nel teatro, visioni classiche come l’immancabile Vesuvio e Piazza Plebiscito; e ancora le barche scorrono sul fondale, i banchi del mercato con i pescatori protagonisti sono in scena.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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