mercoledì 26 luglio 2017

Fiuggi Film Festival 2017

Poetronicart partner del Fiuggi Film Festival

E’ giunto alla decima edizione il FIUGGI FILM FESTIVAL, in programma dal 23 al 29 luglio a Fiuggi – tutte le attività sono gratuite e si svolgono in piazza Martiri di Nassiriya - dove Poetronicart, start-up innovativa nata da un progetto elaborato nel 2016, quale market-place, una piattaforma digitale (e non solo) rivolta al mondo dell’arte, della cultura e più in generale della creatività per facilitare lo scambio e la relazione tra competenze, risorse, progetti, beni artistici e culturali, è partner. Il tema del 2017 “Breacking chains”, una parola evocativa per un suggerimento a spezzare le catene tra sala cinematografica e realtà: "Ecco, ora puoi scegliere, o ri-scegliere (perché è questo ciò che fai in ogni momento): vuoi tenere le stesse catene? Ti vedo: vuoi allentarle, o forse vuoi romperle definitivamente, per guardare con rispetto la realtà che ti circonda, capace di essere una, nessuna, centomila…", ha dichiarato il Direttore Angelo Astrei. L'interesse di Poetronicart, nata nell’ambito de La Casa Totiana, residenza-archivio-laboratorio dell’intellettuale e video artista romano, Gianni Toti – scomparso dieci anni fa - risiede nell’-apertura verso il mondo del cinema; nell’affiancamento a un progetto che ha una sua storia e delle ottime possibilità di crescita sul territorio. In collaborazione con il Festival è stata avviata una campagna di crowndfunding, innovativa e coraggiosa per il settore che sta dando risultati incoraggianti.


http://www.fiuggifilmfestival.com/

lunedì 10 luglio 2017

Una frizzante commedia spagnola, "Due uomini quattro donne e..."



"Due uomini, quattro donne e una mucca depressa" di Anna Di Francisca

Scritto da   Lunedì, 10 Luglio 2017 
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"Due uomini, quattro donne e una mucca depressa" di Anna Di Francisca
con Miki Manojlovic, Neri Marcorè, Ana Caterina Morariu, Manuela Mandracchia, Serena Grandi da Giovedì 8 giugno in sala e sulla piattaforma CineMAF.
Una frizzante commedia con quel tanto di onirico, un po’ sgangherato e fresco, elementi surreali che nascono da un modo di essere e di affrontare la più comune delle realtà quotidiana: tutti gli elementi tipici di una commedia alla Almodovar senza eccessi, estremismi né i suoi guizzi.

E' uscito nelle sale l'8 giugno 2017, distribuito da Mariposa Cinematografica, "Due uomini, quattro donne e una mucca depressa", un film di Anna Di Francisca (La bruttina stagionata; Fate un bel sorriso; Il mondo di Mad), con Miki Manojlovic, Maribel Verdù, Eduard Fernàndez, Laia Marull, Ana Caterina Morariu, Gloria Muñoz, Hector Alterio, Carmen Mangue, Manuela Mandracchia, conSerena Grandi, con l’amichevole partecipazione di Antonio Resines e con Neri Marcorè. Il film è una commedia corale e a suo modo 'terapeutica' che si svolge sullo sfondo di una allegra provincia spagnola. L’apertura è a Roma in una scena consueta di traffico cittadino tra congestione della circolazione e nevrosi quotidiane dove un vigile “psicoterapeuta” cerca di rassicurare Edoardo (Miki Manojlovic), compositore in crisi affettiva e creativa, lasciato dalla moglie e con il colesterolo a mille, che la figlia al telefono invita a trovarsi una fidanzata.
Per una lettura completa dell'articolo: 

Ytalia, l'arte diffusa a Firenze dove la modernità dialoga con il passato



Ytalia – In Azione! – Museo Marino Marini (Firenze)

Scritto da   Lunedì, 10 Luglio 2017 
Ytalia – In Azione! – Museo Marino Marini (Firenze)
A Firenze arriva il museo diffuso con Ytalia, una mostra di 100 opere di arte contemporanee inserite nei musei della città, da Forte Belvedere, a Palazzo Vecchio, al Museo del Novecento. La prima tappa di Saltinaria è stata al Museo Marino Marini – con Nunzio e Mimmo Paladino - e l’annessa Cappella Rucellai, dopo il restauro del 2013. Un modo per vivere l’arte, in un dialogo tra ieri e oggi e tra luoghi diversi e vita quotidiana.

Firenze rafforza la sua vocazione alla contemporaneità, senza dimenticare il patrimonio storico immenso che ospita in un intreccio continuo. L’iniziativa nasce come marketing culturale per richiamare l’identità dell’Italia quale regno dell’arte e della bellezza dalla classicità ad oggi. Ad Assisi, in una delle volte della Basilica Superiore, Cimabue alla fine del 1200 scrisse “Ytalia” a margine di una rappresentazione di città, sicuramente Roma: una primissima affermazione dell’esistenza della civiltà italiana. Con questa “segnaletica” l’artista medioevale sancisce che i confini nazionali sono prima artistici che politici, e che l’identità nazionale è fatta di cultura classica e umanistica, di bellezza pagana e spiritualità cristiana. A Firenze sono nove i luoghi coinvolti dall’iniziativa Ytalia energia, pensiero, bellezza – a cura di Sergio Risaliti e promossa dal Comune di Firenze, organizzata da MUS.E - da Forte Belvedere, a Palazzo Vecchio la Galleria delle statue e delle pitture degli Uffizi, la Galleria Palatina, la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, il Giardino di Boboli, Santa croce, il Museo Marino Marini e il Museo del Novecento inaugurata il 2 giugno e in essere fino al 1° ottobre 2017. Le opere raccontano gli artisti Merz, Anselmo, Kounellis, Fabro, Paolini, Boetti, Salvadori, De Dominicis, Paladino, Bagnoli, Nunzio e Bianchi.
Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/ytalia-in-azione-museo-marino-marini-recensione-cultura.html

domenica 2 luglio 2017

Salvatore Ferragamo, il ritorno in Italia



1927 Il ritorno in Italia – Salvatore Ferragamo e la cultura visiva del Novecento – Museo Salvatore Ferragamo (Firenze)

Scritto da   Domenica, 02 Luglio 2017 
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1927 Il ritorno in Italia – Salvatore Ferragamo e la cultura visiva del Novecento – Museo Salvatore Ferragamo (Firenze)
Dal 19 maggio 2017 al 2 maggio 2018 al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze la mostra “1927 il ritorno in Italia” – Salvatore Ferragamo e la cultura visiva del Novecento: uno sguardo alla Firenze artistica e in fermento della fine degli Anni Venti, quando il “ciabattino delle dive” scelse di abitare nella città medicea proprio per la sua capacità di coniugare arte, artigianato e innovazione tecnologica. Un allestimento delizioso che mima l’interno di una nave e racconta la metafora di un migrante di talento che divenne creatore di scarpe uniche senza dimenticare il gusto artigianale, la tradizione locale, né chiudersi alle possibilità dell’innovazione industriale. Un percorso fantastico dentro la nave che portò Salvatore Ferragamo all’avventura negli Stati Uniti e in particolare un viaggio nella Firenze vivace di quell’epoca. Uno sguardo davvero originale.

Il 1927 è una data importante per Salvatore Ferragamo: quell'anno fece ritorno in Italia dagli Stati Uniti a bordo del transatlantico 'Roma', dopo 12 anni trascorsi in California, a Santa Barbara, dove era diventato famoso guadagnandosi il soprannome di 'calzolaio delle stelle' e aver aperto nel 1923 un negozio a Hollywood. La metafora del viaggio è sintomatica della vita di questo imprenditore ed artigiano singolare che da Bonito, un paesino dell’Irpinia, conquistò Hollywood, come racconta emblematicamente il dipinto del pittore siciliano Pippo Rizzo, “Il nomade” all’ingresso dell’esposizione. Oggi, in occasione dei 90 anni da quella data, il Museo della nota casa di moda internazionale nel palazzo Spini Feroni, propone la mostra, a cura di Carlo Sisi con l’allestimento di Maurizio Balò - il catalogo è pubblicato da Skira - dando vita ad una panoramica sugli anni Venti in particolare a Firenze...ma non solo...

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/1927-ritorno-in-italia-salvatore-ferragamo-e-la-cultura-visiva-del-novecento-museo-salvatore-ferragamo-recensione-mostra.html