mercoledì 30 aprile 2014

Jack Hirschman & TJO: Poesia in Jazz, Martedì 6 maggio 2014 ore 21.00 - Teatro Valle Occupato, Roma


Uno dei più grandi poeti della controcultura americana, Jack Hirschman, incontra sul palco del Teatro Valle di Roma l’orchestra jazz TJO per una performance straordinaria, pura esplosione di energia creativa, in cui musica, improvvisazione e recitazione si intrecciano intorno all’impetuosa personalità di Jack.

Nata sui palchi del Festival Internazionale della Poesia di Sarajevo (organizzato dalla Casa della Poesia di Salerno), la collaborazione tra Jack Hirschman e questo gruppo di musicisti italiani è culminata nella recente realizzazione di un CD, le cui musiche originali, ricche di atmosfere e sonorizzazioni molto diverse, saranno alla base dell spettacolo del 6 maggio a Roma. 


Jack Hirschman
Hirschman è una delle voci più alte della poesia e della controcultura americana. La sua lunga carriera letteraria intreccia frequentazioni con artisti come Ernest Hemingway, Charles Bukowski, Jack Kerouac, Allen Ginsberg e Lawrence Ferlinghetti. Nel 2002 ha ricevuto il Book Award Life Achievement dalla Before Columbus Foundation. La motivazione del premio, scritta dal poeta e scrittore, David Meltzer, recita tra l’altro: “Jack Hirschman è una figura incredibilmente presente e tuttavia nascosta nella politica culturale e nella vita della poesia americana. Straordinariamente prolifico – ai più alti livelli dell’impegno artistico e del coinvolgimento attivo – il suo lavoro è generoso, aperto, e profondamente critico. La sua critica non è mai banale o inefficace ma ha immensa profondità. La sua opera maggiore – Arcani, (pubblicata in Italia dalla Casa della Poesia di Salerno) – si inserisce nella scia dell’epica moderna dei Cantos di Pound, di Paterson di William Carlos Williams, di The Maximum Poems di Charles Olson e delle Letters To An Imaginary Friend di Thomas McGrath. Noi siamo onorati nel dare riconoscimento alla sua opera e alla sua vita, ed egli onora e sfida la nostra opera e le nostre vite.”
Nel 2006 la città di San Francisco gli ha attribuito il riconoscimento di “poeta laureato” a coronamento della sua straordinaria carriera letteraria.


TJO 
La Terni Jazz Orchestra nasce nel 1999 ed e' composta da circa venti elementi. Esegue un repertorio che spazia trasversalmente attraverso diversi generi musicali, dal jazz alla musica elettronica, al latin, fino ad incursioni nel pop. Ha collaborato con musicisti di livello internazionale come George Garzone, Steve Grossman, Andy Gravish, Eddie Henderson, Michael Rosen, James Thompson, Greg Abate, Karl Berger, Maurizio Giammarco, Marco Tamburini e molti altri, esibendosi in molti festival jazz nazionali e rassegne musicali. Dal 2004 la Terni Jazz Orchestra ha come direttore Marco Collazzoni. 

martedì 29 aprile 2014

Autobiografia, senso e perdita del tempo per i weekend di maggio di KILOWATT tutto l'anno

Dopo il successo dei primi appuntamenti stanno per concludersi le attività di “Kilowatt tutto l’anno” e riprendono quelle de Il Centro della Visione, nei nuovi spazi teatrali della ex Misericordia, a Sansepolcro.

Sono andati in scena 19 spettacoli, già superato il numero complessivo di 1.000 spettatori, oltre 500 persone coinvolte nelle attività collaterali (Il Centro della Visione, workshop con gli artisti, attività di residenza rivolte a adolescenti, anziani, danzatori, ecc): Kilowatt Tutto l'Anno ha concretizzato l'idea di una residenza aperta alle nuove creazioni degli artisti e alla loro interazione con i cittadini residenti nel territorio.

Due i week end di maggio: venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 maggio terzo appuntamento con Il Centro della Visione con Stefano Rulli e Piergiorgio Giacchè. Venerdì 16 maggio Silvia Gribaudi presenta “WHAT AGE ARE YOU ACTING?”. Sabato 17 maggio Iaia Forte è in scena con “L’ISOLA DI ARTURO”.

Venerdì 2, sabato 3, domenica 4 maggio si apre il terzo appuntamento de “Il Centro della Visione”, occasione unica e interessante per chi ama la cultura e l’arte, per imparare ad osservare e comprenderne i misteri. Ospite lo sceneggiatore e regista cinematografico Stefano Rulli, da oltre trenta anni autore di alcuni dei maggiori successi cinematografici italiani (Mery per Sempre, Il portaborse, Il ladro di bambini, La meglio gioventù, Romanzo Criminale, Educazione Siberiana)  e televisivi (La piovra, Don Milani, Perlasca, Cefalonia), e attuale Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Venerdì 2 maggio ore 18:30 Stefano Rulli presenterà il film Un silenzio particolare, la storia di Matteo, ma anche la storia dei suoi genitori, lo stesso Rulli e la moglie Clara Sereni. I partecipanti al modulo indagheranno il delicato confine tra creazione artistica e autobiografia, affrontando il problema della distanza necessaria (o meno) a creare un’opera.

Sabato 3 maggio ore 10:00-13:00 incontro con Stefano Rulli; 15:00-17:00 Esercitazioni sul tema "In Natale della Visione" con Piergiorgio Giacché; 17:30-19:00 incontro con il sociologo Stefano Laffi e il pedagogista Raniero Regni.

Piergiorgio Giacché
Domenica 4 maggio ore 10:30-12:30 visita all'Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano.
La tre-giorni sarà coordinata da Piergiorgio Giacché, direttore scientifico de “Il Centro della Visione”.
Tutte le attività de Il Centro della Visione - fatta salva la proiezione di venerdì 2 maggio - sono riservate esclusivamente a coloro che decidono di iscriversi a questo modulo.
Il costo di iscrizione è di euro 60,00 e comprende anche l'accesso all'Archivio dei Diari.
Iscrizioni entro lunedì 28 aprile telefonando al numero 349.8650250 oppure scrivendo alle mail organizzazione@kilowattfestival.it oppure laboratoripermanenti@gmail.com.

Venerdì 16 maggio alle 21:00 Silvia Gribaudi presenta WHAT AGE ARE YOU ACTING?,
What Age are you acting
(foto Alice Pozzoli)
uno spettacolo per indagare il tempo e il segno che lascia nella vita dell’uomo. La danzatrice Silvia Gribaudi conduce un laboratorio di teatro e danza aperto a uomini e donne over 60. Non è richiesta alcuna esperienza pregressa, solo la voglia di mettersi in gioco e la curiosità di percorrere un cammino dentro se stessi e in relazione con gli altri partecipanti al laboratorio.
Il laboratorio si terrà da venerdì 9 a giovedì 15 maggio compresi (con pausa domenica 11), tutte le mattine, dalle 09:30 alle 12:00.
Il costo a persona è di 50 euro.
Iaia Forte (foto G.Fiorito)

Sabato 17 maggio sempre alle 21:00 Iaia Forte è in scena con L’ISOLA DI ARTURO, tratto dall’omonimo romanzo di Elsa Morante. Spettacolo per comunicare una lingua così bella, e per passare del tempo in compagnia di “Quell’isola”, di quel tempo perduto, che è per tutti noi, il nutrimento più vitale dell’immaginazione.
Biglietti d’ingresso spettacoli a soli 6 euro.

Prenotazione biglietti: Michele Rossi Flenghi comunicazione@kilowattfestival.it 339.4074895

Accrediti operatori teatrali:  Gianluca Cheli gianluca.cheli@kilowattfestival.it 392.8140940

Accrediti stampa: Caterina Meniconi kilowattstampa@gmail.com 345.3261032

Per l’iscrizione scrivi al Centro della visione e/o al Laboratorio scrivere a  organizzazione@kilowattfestival.it

Per info www.kilowattfestival.it o chiama il numero 349/8650250

lunedì 28 aprile 2014

"Mi piace Milano", una mostra della Fondazione 3M e un'iniziativa di dialogo tra cittadini e città

Una mostra fotografica, attraverso cui riprende vita la Milano delle case di ringhiera e dei cortili, delle vecchie botteghe artigianali, degli arrotini e delle osterie con bocciofila, importante testimonianza storica dell’identità spaziale e sociale della città.
Ci vediamo alla mostra per un incontro con l'autore e il curatore
mercoledì 7 maggio dalle ore 18.30

Inoltre, anche tu puoi esserne parte integrante:
manda la tua foto dedicata a Milano a plana@grandesign.it e potrai apparire
nello slideshow della mostra!

Lunedì 28 aprile, ‘GIORNI RUBATI’, San Donato Milanese ore 14.00: uno spettacolo teatrale per sensibilizzare dipendenti e cittadini sui temi della sicurezza sul lavoro

Foto Pietro Basoccu
 Nella Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, Saipem e Fondazione LiHS presentano ‘GIORNI RUBATI’, uno spettacolo teatrale che affronta il tema degli infortuni sul lavoro.

Lunedì 28 aprile Saipem e Fondazione LiHS (Leadership in Health and Safety) presentano ‘GIORNI RUBATI’, uno spettacolo teatrale che si terrà alle ore 14 a San Donato Milanese presso il Cinema Teatro Massimo Troisi, in Piazza Dalla Chiesa. L’ingresso è gratuito.

Nella Giornata Mondiale per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, promossa dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro , Saipem e Fondazione LiHS vogliono contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica diffondendo una maggiore consapevolezza sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Giorni rubati (foto di Lara Depau) 

Lo spettacolo è basato su una storia realmente accaduta: il terribile incidente subito da un giovane operaio, Giammarco M., che una sera di novembre del 2006, a soli 37 anni, è rimasto schiacciato da un pesante cancello che gli ha leso la spina dorsale e tolto per sempre la possibilità di camminare. E’ la storia di chi ha dovuto re-imparare tutto, di come una lotta personale è alla fine diventata una lotta comune.

L’obiettivo di questo spettacolo è quindi di spingere a parlare di queste tragedie che colpiscono il mondo del lavoro per contribuire alla costruzione di una cultura lavorativa ed extra-lavorativa sempre più mirata al rispetto per la vita.

In ambito sociale, la Fondazione LiHS, creata e patrocinata da Saipem, svolge studi e ricerche di carattere divulgativo e realizza progetti educativi, con l’obiettivo di diffondere una crescente attenzione verso la salute e la sicurezza.

Martedì 29 aprile a Roma, “Incontro di presentazione del Teatro Mediterraneo – Un progetto di teatro interculturale nel cuore della Sicilia”

Martedì 29 aprile alle ore 11 alla Camera dei Deputati (Palazzo Marini, Sala della Mercede) avrà luogo un “Incontro di presentazione del Teatro Mediterraneo – Un progetto di teatro interculturale nel cuore della Sicilia”. Moderati da Stefano Folli, firma de “Il Sole 24 Ore”, interverranno Anna Aloisi, Presidente del Consorzio “Calatino Terra d’Accoglienza”; Paolo Ragusa, Presidente del Consorzio Sol.Calatino S.C.S.; Massimiliano Perrotta, Direttore artistico del “Teatro Mediterraneo”; Rosario Altieri, Copresidente ACI e Presidente di AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane); Gianfranco Marocchi, Presidente del Consorzio Nazionale “Idee in Rete”; Eugenio De Crescenzo, Presidente nazionale di “AGCI Solidarietà”; il drammaturgo e critico teatrale Maricla Boggio; il regista Walter Manfrè; Matteo Orfini, membro della Commissione Cultura della Camera dei Deputati; Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato.

«Il “Teatro Mediterraneo” si pone come obiettivo quello di diventare il più grande contenitore artistico-culturale in cui si possano confrontare le identità dei popoli mediterranei. Portando in giro per l’Italia questo “esperimento” vogliamo far si che l’arricchimento culturale non sia soltanto patrimonio del nostro territorio ma dell’intera nazione» conclude Paolo Ragusa, Presidente del Consorzio Sol.Calatino S.C.S.

venerdì 25 aprile 2014

Ricordi e gabbie inconsapevoli per il quinto weekend di Kilowatt tutto l'anno

 Once upon a time
Dopo il successo dei primi appuntamenti proseguono le attività di “Kilowatt tutto l’anno” nei nuovi spazi teatrali della ex Misericordia, a Sansepolcro. Venerdì 25 aprile Francesca Foscarini – Sara Wiktorowicz presentano “Once upon a time” co-prodotto da Kilowatt ed esito di un periodo di residenza creativa della compagnia, a Sansepolcro. Sabato 26 aprile Vanaclù portano in scena “GabbiaNO”, spettacolo in collaborazione con il Comune di Sansepolcro e con Fondazione Toscana Spettacolo.

Sono ancora aperte le iscrizioni per il CENTRO DELLA VISIONE -  per un’accademia dello Spettatore, con la direzione scientifica del Prof. Piergiorgio Giacché, il cui terzo incontro avrà luogo a maggio con lo sceneggiatore e regista cinematografico Stefano Rulli, autore di alcuni dei maggiori successi cinematografici italiani, che presenterà il film “Un silenzio particolare”, la storia di Matteo, ma anche dei suoi genitori, lo stesso Rulli e la moglie Clara Sereni. I partecipanti al modulo indagheranno il delicato confine tra creazione artistica e autobiografica, affrontando il problema della distanza necessaria (o meno) a creare un’opera. Coordinatore delle giornate sarà lo stesso Prof. Giacchè.

Venerdì 25/Sabato 26 aprile a Sansepolcro, si terrà il quinto appuntamento di apertura al pubblico del progetto KILOWATT TUTTO L’ANNO,  un’attività di programmazione all’insegna del teatro, della danza e della riflessione sul contemporaneo, con la direzione artistica del regista Luca Ricci, fondatore della compagnia CapoTrave.
Vanaclù GabbiaNo
(Foto Emiliano Boga)

Venerdì 25 aprile alle 21:00 con Francesca Foscarini – Sara Wiktorowicz che presentano Once upon a time, co-prodotto da Kilowatt ed esito di un periodo di residenza creativa della compagnia, a Sansepolcro. Protagonisti: i ricordi di un passato lontano, tratti da interviste a “nonne” provenienti da culture diverse, che giungono a prendere vita attraverso l’utilizzo di costumi, musica, voce e silenzio, azione e reazione, alla strenua ricerca di un vissuto comune.

Sabato 26 aprile alle 21:00 è la volta di Vanaclù che portano in scena GabbiaNO, spettacolo in collaborazione con il Comune di Sansepolcro e con Fondazione Toscana Spettacolo. Una riscrittura del testo di Anton Cechov, dove ad essere amplificata è il senso di claustrofobia insito nell’opera. Tutto ruota intorno ad una piscina gonfiabile, reminiscenza di fanciullesche vacanze da cortile, a simboleggiare un lago. Un luogo che tutti descrivono come incantevole, ma che appare più come uno scantinato industriale, un rifugio antiatomico, una prigione (una Gabbia, appunto), dove i detenuti/personaggi trascorrono la loro personale ora d’aria, la loro vacanza, girando in tondo, a vuoto, nell’impossibilità mentale e fisica di evadere.


La programmazione proseguirà nei weekend di maggio, per lasciare poi spazio al festival estivo che si terrà dal 18 al 26 luglio 2014.

Biglietti d’ingresso a soli 6 euro. Tutte le info su www.kilowattfestival.it

Prenotazione biglietti: Michele Rossi Flenghi comunicazione@kilowattfestival.it 

Accrediti operatori teatrali:  Gianluca Cheli gianluca.cheli@kilowattfestival.it 

Accrediti stampa: Caterina Meniconi kilowattstampa@gmail.com 

lunedì 21 aprile 2014

Seconda edizione DiVetro - Biennale d'arte del vetro di Sansepolcro 
dal 10 al 25 maggio 2014


Inaugurazione sabato 10 maggio ore 17

Dedicata al vetro, nelle diverse declinazioni, la seconda edizione di DiVetro - Biennale d'arte del vetro contemporaneo, a cura di Manuela De Leonardis, organizzata a Sansepolcro con il patrocinio di Provincia di Arezzo e Comune di Sansepolcro dal 10 al 25 maggio 2014. 
Un appuntamento che conferma il successo della manifestazione del 2012, nata da un'idea dell'Associazione Culturale DiVetro e dalla tenacia nel far riconoscere il valore e le qualita' del vetro - materiale antichissimo, affascinante e fortemente simbolico - nello scenario dell'arte contemporanea. 
Una rinnovata sfida anche per i quattro noti artisti che hanno riconfermato la propria presenza a DiVetro 2014: Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Antonella Farsetti e Dominique Landucci. A loro si affiancano Alessandra Baldoni, Graziano Marini, Rita Miranda e Oliviero Rainaldi che contribuiscono ad ampliare l'orizzonte artistico instaurando un dialogo personale con la materia che vede anche l'impiego di altre tecniche come la fotografia e la ceramica raku.
L'aspetto sperimentale dell'incontro di ciascun artista con il vetro e l'osservazione delle sue dinamiche interne, che arrivano ad includere l'imprevisto, rappresenta un elemento di forza e di novita' del progetto. Prerogativa fondamentale della Biennale d'arte del vetro contemporaneo e', infatti, che ogni artista realizzi la propria opera in vetro fuso lavorando sul posto, nella sede della Farsetti Factory di Sansepolcro.
Anche per questa seconda edizione della rassegna, che come la prima e' connotata da una "freschezza pionieristica", gli artisti invitati hanno interpretato nella totale liberta' le tematiche di cui si sono fatti portavoce, che oscillano intorno al concetto di natura e cultura.
DiVetro - Biennale d'arte del vetro contemporaneo si snoda attraverso tre sedi storiche della citta' toscana. Come nella precedente edizione lo storico Palazzo Inghirami ospita i lavori degli artisti, insieme al video di Valter Lazzerini che documenta le varie fasi di realizzazione delle opere.
Palazzo Pretorio apre le porte ai lavori degli allievi del workshop organizzato dall'Associazione Culturale DiVetro nel corso del biennio 2012-2014. 
Rappresenta, poi, una novita' il coinvolgimento dei bambini della scuola d'infanzia San Biagio di Gricignano, stimolati a produrre i lavori esposti nel Museo della Vetrata, che si ispirano a "favole cucite" che rendono omaggio alla poetica della nota artista Maria Lai. 
DiVetro - Biennale d'arte del vetro contemporaneo e' una manifestazione vivace che coinvolge l'intera cittadinanza di Sansepolcro, creando un ponte tra passato e presente in cui la riflessione sulle molteplici sfaccettature del vetro e' anche l'occasione per stimolare aggregazione e sperimentazione.


DiVetro - Biennale d'arte del vetro 2014

dal 10 al 25 maggio 

inaugurazione sabato 10 maggio ore 17

a cura di Manuela De Leonardis

ideazione e organizzazione Associazione Culturale DiVetro

coordinamento artistico Antonella Farsetti

sedi espositive: Palazzo Inghirami, Palazzo Pretorio e Museo della Vetrata, Sansepolcro (Arezzo)

catalogo a cura dell'Associazione Culturale DiVetro

orario apertura giorni feriali e festivi: 10.30-12.30/ 16-00-20.00

tel. 338 2718244- 3337653569
www.divetro.it
info@divetro.it

martedì 15 aprile 2014

Javier Marin: "De 3 en 3"

Sabato, 12 Aprile 2014 Ilaria Guidantoni

"De 3 en 3" è un libro che racconta il viaggio dello scultore messicano contemporaneo, Javier Marìn e la sua ascesa internazionale nella singolare complessità della sua arte che unisce il classico, e soprattutto il trionfo del barocco, all’inquietudine del contemporaneo. Il libro è la testimonianza del percorso europeo dal 2008 ad oggi, con uno sguardo singolare al backstage della preparazione della mostra itinerante.

Nella suggestiva cornice della Biblioteca Angelica di Roma è stato presentato un libro dedicato all’attività di Javier Marìn, nato nel 1962, ma già noto a livello internazionale (è del 2003 una sua monografica alla Biennale di Venezia). Si tratta di una pubblicazione originale perché non è né un catalogo né un saggio, ma un percorso sull’autore e la sua arte attraverso la mostra, itinerante dal 2008, che ha preso volti diversi nelle varie città, andando anche a curiosare dietro le quinte. La manifestazione è stata ospite della Direttrice della Biblioteca, Fiammetta Terlizzi, che ha ricordato l’impianto della sala su progetto di Luigi Vanvitelli realizzato a metà del Settecento su commissione dei Padri Agostiniani, proprietari di tutto l’isolato, luogo di iniziative e non solo di consultazione dei libri per quanto ricco di circa 110mila volumi.

“De 3 en 3”, racconta il cammino partito nel 2007 da Madrid e Avila in Spagna, quindi nel 2008 a Pietrasanta, nel locale Complesso di Sant’Agostino con una madrina attenta al connubio tra pubblico e privato, arte e territorio, Barbara Paci, gallerista e appassionata di artisti giovani, ma già maturi, che si misurano con un figurativo singolare, di sperimentazione e di frontiera. La sperimentazione è partita dalla città della scultura per eccellenza vicina al mondo delle cave, a due passi da Carrara, e delle fonderie d’arte, per continuare nella Milano europea (a Palazzo Reale) e trasferirsi, Oltralpe, a L’Aia, quindi a Bruxelles, a La Baule-Escoublac, in Lussemburgo e, a fine 2012, a Roma, con un percorso partito dal Macro La Pelanda per attraversare le vie cittadine e salire al Pincio.

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venerdì 11 aprile 2014

Un nemico del popolo - Teatro Sala Umberto (Roma)

Giovedì, 10 Aprile 2014 Ilaria Guidantoni

Dall’ 8 al 20 aprile. Il ritorno al teatro classico, nel senso più nobile del termine. La scelta di un autore impegnato, severo e complesso attualizzato con garbo: il regista valorizza il bel testo, articolato e ne sottolinea l’attualità, i temi della conflittualità della convivenza umana tra interessi personali e di potere, l’intreccio perverso tra potere politico, stampa, rapporti parentali e drenaggio del consenso. L’interpretazione è affidata al gioco di squadra nel rispetto del testo, reso incisivo dalla scelta di procedere per quadri espositivi con intermezzi musicali ironici. Il gioco della scenografia tra mobilità degli ambienti e fissità dell’impianto base aiuta a mantenere l’unità di azione. Grande cura negli attrezzi di scena e nei costumi. Il gusto del sottotono senza effetti speciali premia. Interessante la capacità di ammorbidire le asperità del testo ibseniano, lasciando solo a pochi lo scontro senza scivolare nella rissa scenica.

Viola Produzioni Srl presenta
GianMarco Tognazzi e Bruno Armando in
UN NEMICO DEL POPOLO 
di Henrik Ibsen
adattamento di Edoardo Erba
con Franz Cantalupo, Alessandro Cremona, Stella Egitto, Simonetta Graziano, Renato Marchetti, Antonio Milo
e con Lombardo Fornara
regia Armando Pugliese

Lavoro raffinato e curato con un ritorno al teatro classico. Questa la prima impressione avendo ritrovato il piacere di una messa in scena di gusto, senza cedere alla moda o alla tendenza - che ormai è diventata ripetitiva - di abusare di effetti ‘speciali’ e di una recitazione forzata. Si torna al nucleo del teatro, testo e recitazione, passionale e dosata ad un tempo.

La storia è di grande attualità: in una cittadina di provincia di un nord imprecisato un medico scopre che le terme pubbliche sono appestate da inquinanti scarichi montani di conciatura delle pelli. La sua idea iniziale di costruire delle terme per rivitalizzare la città e attrarre il turismo, si è così rivelata nefasta. Decide di partire all’attacco con un appello pubblico per denunciare la vicenda ma gli interessi di parte piegano anche i più strenui difensori del cosiddetto bene del popolo. Solo la figlia, che pure pagherà le conseguenze del gesto di protesta del padre - verrà infatti licenziata - rimarrà fedele al padre e coglierà l’occasione per cambiare vita, per provare a ricominciare anche se il suo sogno è una fuga, quasi mitica, ‘all’America’.

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mercoledì 9 aprile 2014

Festival teatrale Dirittinscena - Teatro Italia (Roma), Domenica 18 maggio

Domenica, 18 maggio 2014

Ilaria Guidantoni nella Giuria del Festival teatrale 
Dirittinscena
Primo Festival teatrale antimafie e per i diritti umani

Roma, Teatro Italia
Ore 14/24

http://miriamelearti.blogspot.it/2014/04/dirittinscena-secondo-festival-teatrla.html

Domenica 18 Maggio dalle ore 14 alle ore 24.00, il Teatro Italia di Roma (via Bari) ospiterà la seconda edizione di DIRITTINSCENA,  Festival teatrale antimafie e per i diritti umani organizzato dall'Associazione Culturale La Casa de Asterion. 

Dieci gli spettacoli scelti tra le tante opere che hanno partecipato alle preselezioni. «Non è stato semplice individuare le opere che verranno rappresentate sul palcoscenico del Teatro Italia.
Una fase di preselezione ancora più dura di quella dell’anno passato - spiega Laura Sales, dell'Associazione La Casa de Asterion - : le richieste di adesione sono state numerose, di un ottimo livello artistico e gli spettacoli selezionati sono quelli che abbiamo ritenuto coniugassero maggiormente l’alta qualità artistica e quella contenutistica».
Il concorso rassegna teatrale fortemente voluto da La Casa de Asterion, che gode quest’anno del patrocinio di Amnesty International e del Forum dei giovani vuole diventare un vero e proprio appuntamento della Capitale per tutti coloro che attraverso l’arte portano avanti un contenuto importante come quello della lotta alle mafie, dell’affermazione della giustizia sociale e del rispetto dei diritti umani
Il festival, che quest’anno può contare su una location bellissima ed importante come il Teatro Italia, nasce per valorizzare le produzioni teatrali indipendenti e giovanili che stimolano la riflessione, il desiderio di formare una coscienza critica, affiancando il valore artistico all’impegno civile.
Nasce dalla necessità di ristabilire il posto dell’arte nella vita dell’uomo; un posto centrale di riflessione, dibattito, sublimazione della realtà, denuncia
  
Il costo del biglietto è di 5 euro a spettacolo. Nell’arco della giornata ci saranno dibattiti e tavole rotonde. Il tutto finalizzato alla crescita della coscienza critica nei giovani e alla possibilità di incontrare un pubblico attento, presente e partecipe-

Info e prenotazioni: dirittinscena@gmail.com

lunedì 7 aprile 2014

Dimanche 13 Avril à 11 h, les amis et les proches de l'artiste peintre Mahmoud Sehili lui rendent hommage à Mille Feuilles, en exposant 

quelques-unes de ses plus belles toiles qui illustrent les différentes périodes de sa carrière.

Cette rétrospective est la première du genre et honore le gigantesque travail qu'a accompli l'artiste depuis les années soixante jusqu'à nos jours.

Les tableaux seront exposés pendant 18 jours, afin que le grand public puisse apprécier cette réunion des grandes œuvres de l'artiste.

MAURIZIO GODOT VILLANI “ANTROPOLOGIA VISIVA”, Milano 10 aprile/10 maggio

Con l’avvicinarsi degli importanti appuntamenti milanesi dedicati alla fotografia, Photofestival e MIA FAIR, la galleria milanese ARTESPRESSIONE di Paula Nora Seegy presenta un progetto espositivo a cura di Matteo Pacini sull’artista e fotografo MAURIZIO GODOT VILLANI intitolato “ANTROPOLOGIA VISIVA”.

La mostra, inserita nell’ambito delle 140 esposizioni fotografiche in programma per l’edizione di Photofestival 2014, presenta una serie di opere fotografiche (e non solo) dell’artista. Toscano di adozione, Godot torna alla scena artistica dopo una parentesi di esperienze altre e riprende a comunicare con racconti fotografici che, pur nella differenza formale e nello sguardo più sofisticato, si riannodano concettualmente ai lavori precedenti.
Attraverso geometrie razionali e rigorose, Godot ordina lo spazio inquadrandolo. Ora, oggetti inanimati di sapore nouveau réaliste assumono significati nuovi, soddisfacendo la tendenza compulsiva dell’autore a cambiare la natura delle cose, scovandone l’ambiguità interpretativa a seconda del punto di vista dal quale le si osserva.
Tramite il filtro virtuale del medium fotografico, Godot assembla oggetti trovati durante peregrinazioni e viaggi, sciogliendo la fissità dei codici comunicativi e estrapolando il latente surrealismo insito nella realtà quotidiana.
I suoi racconti fotografici, pur sviluppandosi in totale assenza dell’uomo in carne ed ossa, trasudano richiami alla sua costante presenza attraverso le azioni da esso compiute su ambiente e oggetti di cui Godot, con sottile ironia, ritaglia le forme esaltandole nei loro profili.
“A dispetto della purezza geometrica che Godot celebra nei suoi lavori fotografici, il suo sguardo d'artista è attratto dall'infrazione inattesa. La regolarità formale consegna infatti un oggetto nel suo sembiante, ma lo scarto che vi si aggancia per caso - la ragnatela intorno alla statua del vescovo, la palla intrappolata tra San Nicola e la nicchia, l'apparizione di una colomba nel vuoto di San Galgano - apre a invenzioni narrative che vanno ben oltre il dato. Così, quanto si immagina si sovrappone a ciò che si vede, il limite visivo è sempre superabile e superato”. (Da un testo di Silvia Ferrari Lilienau)

Tutte le opere esposte rappresentano diversi racconti fotografici come manifestazioni visive del comportamento umano. La stampa di tutti i lavori è realizzata in Diasec®, supporto di altissima qualità che,oltre a garantire durata e stabilità nel tempo, esalta il contrasto cromatico e valorizza i dettagli più impercettibili, conferendo alle immagini profondità, trasparenza e intensità sorprendenti.

Al vernissage, che si svolgerà giovedì 10 aprile 2014 alle ore 18 presso la galleria Artespressione in via della Palla 3 a Milano, sarà presente l’artista.

ARTESPRESSIONE
Via della Palla 3, 20123 Milano
PER INFO: E artespressione@gmail.com, T 0039 329 9648086
www.artespressione.com

LA SOCIETÀ, Tre atti di umana commedia - Teatro Filodrammatici (Milano)

Sabato, 05 Aprile 2014 Ilaria Guidantoni

Dal 4 al 13 aprile. Una realtà amara dei nostri giorni, non schiacciata sull’attualità ma aperta all’universalità della difficoltà della convivenza umana quando gli interessi configgono: affari di denaro e di cuore. Quando poi le cose si intrecciano, tutto si complica. A ciascuno il proprio vizio, la propria parte di responsabilità e la propria debolezza. Ne esce vincente il femminile che ha il coraggio di andarsene con il proprio fardello, prendendosi in carico la propria parte agita. Interessante la costruzione, quasi una sceneggiatura cinematografica, per quattro attori preparati e calati nel ruolo. Un buon lavoro per l’equilibrio senza sbavature nella recitazione, dialoghi ponderati e dosati, particolari curati, a cominciare dai costumi.

Produzione Marche Teatro / Teatro Stabile Pubblico
in collaborazione con Compagnia MusellaMazzarelli presenta
LA SOCIETÀ, Tre atti di umana commedia
uno spettacolo scritto e diretto da Lino Musella e Paolo Mazzarelli
con Fabio Monti, Laura Graziosi, Lino Musella, Paolo Mazzarelli
scene Elisabetta Salvatori
costumi Stefania Cempini
luci Mauro Marasà

Venerdì 4 aprile ha debuttato al Teatro Filodrammatici di Milano "La Società", spettacolo della Compagnia MusellaMazzarelli, prodotto dal Teatro Stabile delle Marche, che rimarrà in scena fino al 13 aprile. La Compagnia MusellaMazzarelli, animata dal lavoro di Paolo Mazzarelli e Lino Musella, aspira ad un teatro che, pur rimanendo ‘antico’, o comunque classico, sappia parlare attraverso scritture originali dell'oggi, della realtà che ci sta attorno, in modo diretto e spietato, divertito ed onesto, profondo e semplice. L’attualità degli affari che si fanno solo con la gestione commerciale dei locali senza inseguire i sogni, di serate letterarie con musica jazz e dell’immigrazione, furba e sfruttata, di una ragazza rumena, confusa con una slava, contestualizzano, attualizzano e rendono maggiormente credibile una pièce che non perde la propria universalità.

Dopo “Due Cani”, “Figlidiunbruttodio” e “Crack Machine”, trilogia di meccanismi teatrali costruiti a misura sul gioco 2 attori/4 personaggi, la Compagnia MusellaMazzarelli decide di affrontare un modello più classico, più ambizioso, più libero: una commedia in tre atti scritta e pensata per 4 attori e 4 personaggi, realizzata in un’unica soluzione di un’ora e mezza.

L'articolo integrale su Saltinaria.it

venerdì 4 aprile 2014

Dal 5 aprile al Teatro Antigone di Roma "Se questa è una donna"

Il Teatro Antigone di Roma
presenta 

Mariangela IMBRENDA 
in
SE QUESTA È UNA DONNA

Due monologhi e un'epistola di Mariangela Imbrenda tratti dal libro di Luca Attanasio ‘Se questa è una donna'.  Musiche inedite ed appositamente composte da Gabriele Sisci

Sabato 5 aprile 
primo spettacolo: ore 17
secondo spettacolo: ore 21
(al termine del II spettacolo, dibattito in sala con l’autore del libro)

“Siamo le profughe universali. I nostri nomi sono Shirin, Yergalum, Aminata. Fateci spazio.
Abbiamo la nostra storia da raccontarvi. Aprite bene occhi ed orecchi...”

Può ancora chiamarsi donna un essere umano costretto alla fuga per le violenze o i soprusi subiti? Forzato a viaggi inimmaginabili per deserti, mari, città, montagne, che lo portano ripetutamente vicino alla morte? Può dirsi donna una ragazzina sottoposta a ripetute torture, sola, lontana da affetti, famiglia, conforto? Che di rado ha sfiorato amore e comprensione?
Se questa è una donna è la trasposizione teatrale dell'omonimo romanzo di Luca Attanasio (L’Erudita), in forma di due monologhi e un'epistola per voce e corpo femminili. In scena, le tre protagoniste interpretate da Mariangela Imbrenda, odierne eroine tragiche, sorelle per nulla minori di numerosi personaggi femminili resi immortali dai classici della drammaturgia mondiale, rivendicano il diritto, atrocemente negato, di narrare le loro vicende, esprimersi ed essere comprese.
“Le mie Aminata, Shirin, Yergalum sono dotate di straordinaria fantasia, camminano instancabilmente e coraggiosamente lungo un sentiero di amore, rivoluzione e politica nel senso pasoliniano del termine e, forti del loro sapersi personaggi inusuali, non vivono alla luce degli uomini, ma nella modestia, ostentano indistruttibile talento e come ogni grande donna sono piene di grazia” (Mariangela Imbrenda).
“Mariangela Imbrenda e Gabriele Sisci che da ormai più di un anno seguono il lavoro di presentazione del mio libro e dibattito che ne segue , accompagnandolo con reading e letture perfettamente eseguite grazie alla loro professione di attori e una spiccata sensibilità sociale, hanno studiato e messo a punto una pièce teatrale molto suggestiva e profonda capace di comunicare efficacemente il messaggio del libro e del mio lavoro” (Luca Attanasio).
Gli spettatori hanno il privilegio e il dovere di incontrare ovvero vedere e ascoltare tre donne che rivivono in prima persona uno sconfinato, folle amore per la vita e la fuga quasi invasata perché disperata, verso un'intima idea di libertà: il titolo del romanzo e quello della pièce perdendo il sottinteso punto di domanda, si trasforma in asserzione.

ingresso: 15 euro (Comprensivo di tessera Antigone)
         12 euro (possessori tessera Antigone)

ridotti:    12 euro (minori, disabili, gruppi min 10 persone)


Scene e costumi Mariangela Imbrenda
Regia Mariangela Imbrenda e Gabriele Sisci
Locandina Alessandra Fratti 

Teatro Antigone
Via Amerigo Vespucci 42 Roma
065755397
infosequestaunadonna.blogspot.it     
www.facebook.com/sequestae.unadonna.3 
http://www.youtube.com/watch?v=RKDu9aEYecI

Ufficio Stampa 
Simona Saraceno
+39 392 4790137
simona.saraceno@gmail.com


giovedì 3 aprile 2014

Boeing Boeing - Teatro Quirino (Roma)

Mercoledì, 02 Aprile 2014 Ilaria Guidantoni

Dall' 1 al 13 aprile. Due ore di puro divertimento per un classico dove l’infedeltà insolita ha una venatura perfino tenera. Teatro puro, quando l’attore è lo spettacolo. Pièce gustosa e frizzante che senza interpreti di profilo rischia la cialtroneria. Qui le figure sono versatili, brillanti, caratteristi con sfumature e sottigliezze di ilarità non banale. Straordinario il duo degli amici, il protagonista Bernardo e la spalla Roberto, prima disorientato e timido provinciale, quindi impagabile complice; imbattibile Berta o Berthe la domestica, astuta ed efficiente.
 
Ente Teatro Cronaca Sas & Artu'
in collaborazione con Festival di Borgio Verezzi e Festival di Benevento presentano
Gianluca Guidi e Gianluca Ramazzotti in
BOEING BOEING
commedia in due atti di Marc Camoletti
versione italiana di Luca Barcellona e Francis Evans
con Ariella Reggio nel ruolo di Berta
e con Barbara Snellenburg, Sonja Bader, Marjo Berasategui
allestimento scenico originale prodotto da Sonia Friedman LTD e vincitore del Tony Award 2008 come miglior revival anni ‘60
scene e costumi Rob Howell
musica originale di Claire van Kampen
disegno luci Stefano Lattavo
regia di Mark Schneider sulla regia originale di Matthew Warchus

Personaggi e interpreti
Bernardo - Gianluca Guidi
Roberto - Gianluca Ramazzotti
Berta - Ariella Reggio
Gloria - Barbara Snellenburg
Gabriela - Marjo Berasategui
Greta - Sonja Bader

Il nuovo allestimento della commedia “Boeing Boeing” di Marc Camoletti, ritorna dopo quarant'anni sui nostri palcoscenici come una delle commedie più divertenti e rappresentate nel mondo. Entrata di diritto nel Guinness dei primati - solo a Londra, dal 1965 è rimasta in cartellone per ben sette anni consecutivi, tanto che la Paramount ne produsse un film con Tony Curtis, Jerry Lewis e Thelma Ritter - “Boeing Boeing” è tornata sui palcoscenici londinesi nel 2007 per starvi fino al 2009, dopo qualche decennio, con un restyling Anni ‘60 ad opera di uno dei più rappresentativi e giovani registi europei: Matthew Warchus, che ne ha curato uno spassosissimo revival adattando scene e costumi a quegli anni. Il risultato è davvero frizzante: il pubblico e la critica hanno decretato il successo di questa commedia che, nonostante l'età, dimostra ancora molto da dire. Nel 2007 è stata nominata agli Olivier Awards come miglior revival e miglior attore, vincendo il Drama Desk Award come miglior spettacolo, miglior rivisitazione Anni ‘60 e come miglior interpretazione maschile a Mark Rylance. La stessa produzione ha poi portato lo spettacolo a Broadway nel 2008, dove ha riscosso un altro enorme successo vincendo, anche qui, il Tony Award come miglior revival e ancora il premio come miglior attore protagonista a Mark Rylance.

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Pinocchio - Biblioteca Angelica (Roma)

Mercoledì, 02 Aprile 2014 Ilaria Guidantoni

Un lavoro sul libro più letto, più tradotto e più noto a livello internazionale, numero uno nella letteratura per l’infanzia. Uno spettacolo originale dove la disciplina e la sfida che in ogni performance Massimiliano Finazzer Flory mette, questa volta si arricchiscono di sofferenza, rinunciando a quella vena estetica da cui finora non si era mai discostato; accetta la caricatura, il grottesco, la disarticolazione del burattino, diventa soprattutto padre, accetta la sconfitta e la difficile vittoria interiore, per entrambi; sceglie di commuoversi. Finazzer esce da sé, si supera, passa dall’epica alla lirica con una colorazione di tenerezza. Di profilo le interpretazioni di danza.

PINOCCHIO - Storia di un burattino

da Carlo Collodi

spettacolo di e con Massimiliano Finazzer Flory

coreografie Michela Lucenti

interpreti balletti Michela Lucenti ed Emanuela Serra

musiche Nino Rota e Fiorenzo Carpi

costumi Sartoria Brancato

Nella cornice suggestiva della Biblioteca Angelica di Roma, fondata nel 1604 - fu la prima biblioteca europea aperta al pubblico - che oggi ammiriamo nell’impianto settecentesco, palcoscenico naturale per questo respiro di grande leggerezza verso l’alto e per la sua buona acustica, Massimiliano Finazzer Flory si cimenta, come sua abitudine nel doppio ruolo di regista e interprete, in “Pinocchio”. La fiaba di Carlo Collodi è il libro simbolo della letteratura per l’infanzia, nonchè il più famoso e maggiormente tradotto al mondo, secondo un’indagine del 2012 realizzata dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni Culturali.

Il regista è di ritorno da Tokyo dove lo spettacolo è stato presentato con successo; in omaggio a questa esperienza nel remoto Oriente ritroviamo nel testo taluni inserti in giapponese, nelle battute di una dialogo della Fatina, e la rappresentazione è impreziosita da un assolo di violoncello all’inizio affidato ad un’interprete giapponese.

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mercoledì 2 aprile 2014

Dal 10 aprile al 12 maggio a Milano: Maurizio Godot Villani "Antropologia Visiva"


Giovedì 10 aprile - Presentazione del volume "De 3 en 3" Javier Marin a Roma


CANIO LOGUERCIO - MALINCONICO CACTUS: giaculatorie, fragaglie e struggimenti del perduto ammore. In otto quadri.

Primo Quadro | LO SGUARDO | 3 aprile 
Secondo Quadro | IL DISORIEN! TAMENTO | 10 aprile
Terzo Quadro | L'ERRORE | 8 maggio
Quarto Quadro | LA MEDITAZIONE | 15 maggio

@ LA CAMERA VERDE | direttore Giovanni Andrea Semerano
via Giovanni Miani, 20 Roma 
ore 21.00
malinconico.cactus@gmail.com
info@lacameraverde.com
www.lacameraverde.com
340.5263877

si consiglia la prenotazione

https://www.facebook.com/canio.loguercio

Armen Agop TOUCH Exhibition: l'artista invita i visitatori a fare ciò che normalmente è proibito...

Lo scultore egiziano Armen Agop nel cuore dell'Europa con una proposta singolare...
L'invito a toccare le opere

Dal 3 aprile al 17 maggio

Inaugurazione Giovedì 3 aprile, ore 18.00 

What? Armen Agop - « TOUCH »
Where? LKFF Art & Sculpture Projects Rue Blanche nr 15, B-1050 Brussels, Belgium

In his second Brussels solo exhibition, Egyptian artist Armen Agop invites the viewers to do what is usually forbidden: Touch the sculptures. This new exhibition is about freedom. The freedom to touch the sculptures and, through this contact, the sculptures are given the freedom to move.

Freedom to Touch
Armen Agop suggests a different approach to art, one that goes beyond simply observing to also include physical contact. He encourages a more intimate and physical relationship with his installations, which enriches our experience.
Armen Agop’s body of work in black granite also introduces us to a part of nature that was once part of a mountain and is now sharing our space with us. It is a meeting between human nature and nature. By pushing us beyond the traditional dialogue we have with art he removes its sacredness and thereby dissolves the distance there is between us and the artworks, and also between us and nature.
Agop suggests that our role as admirers or critics is rendered meaningless when we meet the artwork on a distant level. He wants people to feel free to encounter the stone just as they might a person, by extending their hand. The relationship with art is then reconstructed, creating what could be called a new social consciousness between the viewer and the work of art.

Freedom to Move
These sober sculptures interact with us. At first glance they may seem reserved, stoic even, but these simple forms in black granite are just waiting to be touched to come to life.
They are not figurative, yet they are not abstractions from anything either. Agop’s sculptures are characterized by their ascetic nature; which excludes everything except that which is essential. His pure forms are defined by strong lines. They are beings in and of themselves. Balancing on only millimeters, all it takes is the slightest Touch and they begin to dance.

About the artist
Born in Cairo in 1969, Armen Agop first came to Italy in 2000 after winning the Prix de Rome.
In 2008 he was awarded “The Sculpture Grant” given once a year to a prominent international sculptor by the Swedish organization KKV-B. In 2010, he received the international Umberto Mastroianni award. In 2013, he was was awarded the Presidential Medal of the Italian Republic.
His works are represented in the Egyptian Modern Art Museum, Egypt, Aswan Open Air Museum, Egypt, Mathaf Arab Museum of Modern Art, Qatar, Villa Empain/Boghossian Foundation in Belgium, Giardino di Piazza Stazione in Barge, Italy, Coral Springs Museum of Art in Florida, USA and the Bozzetti Museum in Pietrasanta Italy.

Further information, contact Mijntje Lukoff - mlukoff@lkff.be - +32 (0) 474 88 12 25

martedì 1 aprile 2014

PORNOMONDO: Sesso e new media, cosa succede nel mondo dell'eros virtuale?

Domenica, 30 Marzo 2014 Ilaria Guidantoni

Teatro documentario, un’indagine giornalistica ricostruita in scena per informare, disturbare, provare, raccontare con uno spettacolo interattivo che diventa formazione, una sorta di percorso iniziatico al buio. Messi a nudo attori e pubblico, ma in una forma di virtualità che è garantita da una maschera per gli attori durante tutto lo spettacolo, per il pubblico se vuole. Contaminazione di stili per un’ora e mezza ad alta tensione sia dalla parte degli attori sia del pubblico. Un canovaccio per una performance che si rinnova ogni sera, come fare l’amore dove ripetere è impossibile. Ne scaturisce un’indagine sociologica e un esperimento sociale ad un tempo. La parola a Dario Aggioli e Katiuscia Magliarisi.
 

PORNO MONDO
Denunciaci, ci dà piacere!

Teatro dell’Orologio
25 marzo-13 aprile 2014

uno spettacolo di Dario Aggioli, ideatore, regista e co-autore del testo insieme a Katiuscia Magliarisi
in scena Marco, Lucia e Maria, attori che non vogliono rivelare l’identità
aiuto regia Elisa Carucci
organizzatrice Carla Damen
fotografo di scena Jacopo Quaranta
media partner Jon Jon Fisherman Group


Ho incontrato Dario Aggioli, ideatore dello spettacolo,regista e autore del testo a quattro mani con Katiuscia Magliarisi, artista performer,attrice e giornalista che più volte abbiamo incontrato su queste ‘pagine’. Dario Aggioli è anche direttore del Teatro Tordinona e della compagnia Teatro Forsennato, nata nel febbraio del 2000. In loro compagnia i tre attori in scena che naturalmente si sono presentati a casa mia rigorosamente con maschera.

Quali sono le caratteristiche che raccontano la tua compagnia?
“Il lavoro di improvvisazione su un canovaccio utilizzato come uno spartito jazz. Molte cose si ripetono perché piacciono senza essere obbligatorie. Quello che resta di meno sono le parole mentre ‘gli appuntamenti fisici’ sono definiti”.

Cosa scrivi e quindi definisci?
“La scena, cosa accade in ogni scena, i personaggi e cosa si racconta in ciascun quadro: quattro pagine di copione per un’ora e mezza di spettacolo”.

Come nasce l’idea di "Porno Mondo"? 
“Per uno scherzo che mi ha fatto un mio alunno, il quale mi ha inviato un sms con un numero fisso dicendomi più o meno così: ‘mia madre non vuole che mi iscriva all’università’. Quando ho chiamato ho scoperto che era la segreteria di una prostituta che raccontava e raccontava in modo esplicito quanto ironico. A quel punto ho avuto l’idea di scrivere un monologo sulla prostituzione rivolto alle donne. Poi, cercando su Internet, ho trovato un mondo da raccontare: forum con tanto di recensioni”.

L'intervista integrale su Saltinaria.it