sabato 16 giugno 2012

Tommaso Amadio e Bruno Fornasari: un ponte tra il 2012 e il 2013 al Teatro Filodrammatici di Milano

Recensione a cura di Ilaria Guidantoni 
pubblicata su Saltinaria.it Lunedì 11 Giugno 2012

I due direttori artistici confermano la vocazione alla drammaturgia contemporanea, la rivisitazione dei classici e lo spazio alle nuove compagnie. La festa di fine stagione, “Con-testo”, è la rappresentazione dello stile del Teatro milanese e un ponte verso la nuova stagione con un’anticipazione singolare: senza titoli, come si conviene a chi interpreta il teatro quale messa in scena della vita, attento al divenire fluido della realtà, senza timori.

Abbiamo incontrato poche ore prima dell’ultimo spettacolo della stagione, a margine di un palcoscenico cantiere in fibrillazione, i due direttori artistici del teatro, Tommaso Amadio e Bruno Fornasari, secondo la nuova organizzazione del lavoro con Corrado Accordino che resta nell’Associazione ma non più nella direzione artistica.
Con stasera si conclude la stagione 2011-2012 del teatro con uno spettacolo nato da un’idea di Bruno Fornasari che è la sintesi della filosofia del Teatro Filodrammatici. “E’ nato da due spunti diversi, ci ha raccontato, uno tecnico e uno stilistico. La prima ragione è l’approccio di ricerca che utilizzo con gli attori per costruire un gruppo quando si affronta un nuovo lavoro. Qualsiasi sia il testo proposto chiedo alla compagnia di realizzarne una rappresentazione di 10 minuti per capire il focus che quel gruppo ha su un determinato spunto, a partire dal quale inizia la negoziazione e lo sviluppo dello spettacolo”.
E’ anche un modo, come ha specificato Tommaso Amadio, “per capire l’approccio e la sintonia di un gruppo che deve lavorare insieme”.
Il secondo spunto di “Con-testo” è l’applicazione della vocazione del Filodrammatici alla drammaturgia contemporanea, che in questo caso sfrutta il limite e l’immediatezza della cronaca, un vero Istant play, secondo la definizione di Bruno Fornasari, una rappresentazione ‘credibile’ – in 10 minuti è possibile sviluppare un racconto – e un modo per condividere una festa. In questo format i gruppi sono in confronto, non in competizione infatti.
“Non era scontata un’adesione entusiasta – ha sottolineato Amadio – di registi diversi per esperienza e per età e questo testimonia che esiste ancora chi ha voglia di giocare”.
Lo spettacolo è una prima assoluta nazionale anche per l’ideazione. Il punto di partenza sono cinque notizie scelte per declinare un tema, “Nutrimi”, in diverse versioni, attingendo alla riflessione di estrema attualità sul nutrimento della pancia e del cuore, pensando al cibo, all’ambiente, al bisogno di nutrimento emotivo in un periodo arido e disorientante come quello che stiamo vivendo ma anche al lavoro che sta facendo il contesto milanese con l’Expo. Le fonti legate all’attualità sono state in questo caso il “Guardian”, il “Daily mail” e “Il Resto del Carlino”. Ai cinque registi sono state presentate tutte e cinque le notizie 20 minuti prima del casting. “L’idea era di stimolarli a selezionare il gruppo più flessibile e poliedrico in grado di poter affrontare qualsiasi dei cinque testi, affidati al sorteggio. Nessuno dei registi sapeva infatti su quale testo avrebbe poi lavorato”.
Le buste sono state aperte 24 ore prima dell’andata in scena.
Prima dello spettacolo di questa sera, abbiamo voluto guardare avanti, curiosando nel prossimo cartellone, ancora quasi senza titoli perché è questa la sfida della drammaturgia contemporanea, rappresentare la realtà in un’istantanea.
L’esordio sarà una nuova produzione di Bruno Fornasari, ancora in lavorazione. Seguiranno due riprese, forti del successo al Filodrammatici, “Il Processo di K” che abbiamo avuto il piacere di vedere la scorsa stagione e uno spettacolo tratto da “Girotondo” di Arthur Schnitzler, che sarà presentato con un titolo nuovo (di due stagioni fa), scelta motivata dal fatto che era interpretato con una possibile chiave troppo spinta sul lato erotico, mentre merita l’attenzione dell’ironia che contiene, specchio di una società viennese sempre attuale. Torna Paolo Nani – che con lo spettacolo “La lettera” ha avuto riconoscimenti internazionali -  con nuovi spettacoli che si rifanno in qualche modo alla clownerie francese con il “Family show”. Sarà ospitata una delle compagni selezionate con il Bando via Internet “Presenze 3.0”, un modo di avvicinarsi ai giovani e alla contemporaneità.
In generale la nuova stagione riconferma l’orientamento alla drammaturgia contemporanea, la rielaborazione dei classici e l’attenzione alle nuove compagnie.

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