giovedì 18 ottobre 2012

Shameless - Teatro dei Conciatori (Roma)


Recensioni spettacoli teatrali/eventi
Scritto da Ilaria Guidantoni   
Giovedì 18 Ottobre 2012

Dal 16 al 28 ottobre. Senza vergogna, senza pudore. Peggio senza rispetto per se stessi, cominciando a infrangere le convenzioni sociali. Se messo alle strette l’uomo cala la maschera ed esce il lato ‘nero’, anzi ‘vero’ secondo il regista. Ed è proprio quello che interessa mostrare al regista in modo impietoso in questa macelleria di coppia, in gioco doppio e incrociato. Bravi gli interpreti. Non c’è che dire. Il tema non è nuovo ma è reso in modo appropriato: ruoli ben ritagliati sugli attori, lavoro di fino sull’espressività corporea, composizione scenica originale. La trovata rispetto a quello che potrebbe richiamare un d’après Carnage o la francese “Cena tra amici”, ma anche molti autorevoli soggetti cinematografici, è costituita dalla fiaba iniziale in quattro micro episodi che introducono i personaggi. Distorta e senza lieto fine…come la vita – sembra dire il regista – e ce ne dobbiamo fare una ragione.

SHAMELESS 
scritto e diretto da Alessandro Catalucci

con Alberto Querini, Tania Benvenuti, Livia Saccucci

Shameless. Da una parte ci sono le convenzioni sociali, dalla famiglia al lavoro, con tutti i corollari - successo, potere, denaro – e l’amicizia; dall’altra il sentire intimo che rovescia i bicchieri sul tavolo fino ad arrivare nel ridicolo; peggio, nel grottesco di una tragicommedia. L’uomo quando si guarda dentro attraverso lo specchio degli altri, scopre il marcio che gli fa orrore ed è per questo che si accanisce sul prossimo. Solo pochi – Anna nella pièce – cercano di uscire da questa logica dell’homo homini lupus per difendere ideali di pace, che sia la causa del Darfur o altro poco importa. Solo che a volte i paladini della giustizia usano la bandiera dei valori per salvarsi, come l’avvocato cinico fa notare in modo spietato mettendo a nudo il fatto che le donne che difendono il mondo non piacciono agli uomini. Terribilmente vero. 

La recensione integrale dello spettacolo su Saltinaria.it

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