Recensioni spettacoli teatrali/eventi
Scritto da Ilaria Guidantoni
Giovedì 25 Ottobre 2012
Dal 23 ottobre al 4 novembre. Uno spettacolo a tutto tondo, spassoso dalla risata sana e sincera, acuta e mai volgare; liberatorio perché come il cinema d’epoca, che riprende nei titoli, non solo di coda, proiettati sul fondale del palcoscenico, esprime il sogno, l’evasione anche quando è satira dell’attualità; geniale per la poliedricità degli artisti, attori, cabarettisti, mimi, ballerini e molto altro e la capacità di stupire e far ridere con la musica, risorsa da veri virtuosi, oltre che grazie ad un’ampia conoscenza della melodia italiana.
Scritto da Ilaria Guidantoni
Giovedì 25 Ottobre 2012
Dal 23 ottobre al 4 novembre. Uno spettacolo a tutto tondo, spassoso dalla risata sana e sincera, acuta e mai volgare; liberatorio perché come il cinema d’epoca, che riprende nei titoli, non solo di coda, proiettati sul fondale del palcoscenico, esprime il sogno, l’evasione anche quando è satira dell’attualità; geniale per la poliedricità degli artisti, attori, cabarettisti, mimi, ballerini e molto altro e la capacità di stupire e far ridere con la musica, risorsa da veri virtuosi, oltre che grazie ad un’ampia conoscenza della melodia italiana.
Produzione Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Malguion srl
OBLIVION SHOW 2.0: Il Sussidiariodi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli
regia Gioele Dix
musiche Lorenzo Scuda
A sipario chiuso come un carosello, poesia e reclame si mescolano invitando gli spettatori ad un gioco ironico nel quale all’inizio si crede come bambini incantati, trasportati nel giro di qualche minuto nel sogno… un po’ come Alice nel Paese delle meraviglie. Inizia così un viaggio rocambolesco di due ore senza sosta, nel quale si smarrisce la cognizione del tempo, trascinati dal ritmo che non perde una battuta del travestimento continuo. Uno spettacolo con risorse illimitate che si reinventa di continuo in un gioco di luci e costumi senza effetti speciali di ridondanza ma con una cura strepitosa e qualche effetto cinematografico che amplifica l’immedesimazione, come la proiezione del bosco con la tenda degli scout o la sigla luminosa del Burlesque che diventa Berlusque.
La recensione integrale dello spettacolo su Saltinaria.it
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