domenica 14 ottobre 2012

Katiuscia Magliarisi: un’artista oltre le arti

Interviste cultura e spettacolo 
Scritto da Ilaria Guidantoni    
Lunedì 19 Marzo 2012
 


Una donna di comunicazione, giornalista, artista “trasversale” e “integrata”, convinta nel superamento delle etichette e dei confini, nella vita come sul palcoscenico. Da sempre residente in metropoli, Milano, Londra, Roma, sta pensando ad una fuga ‘rurale’ magari temperata da incursioni urbane. La scrittura è per lei strumento, forma e arte di servizio all’arte per la capacità di attivare connessioni e decodificare la realtà.

Ho incontrato Katiuscia in occasione dell’inaugurazione della mostra 365D e della presentazione del catalogo 365D, Trecentosessantacinque giorni da donna, alla Centrale Montemartini di Roma, alla vigilia dell’8 marzo, essendo anche questa artista un volto del libro e un autrice di un racconto. Lasciando a chi lo desidera il piacere di scoprirla, la sua pagina è già un biglietto da visita in qualche modo negato. Non ama fare dichiarazioni raccontandosi in termini programmatici, piuttosto predilige farsi scoprire attraverso la molteplicità della sua espressione artistica.

Qual è l’ultimo spettacolo nel quale hai lavorato?
Tra gli ultimi lavori citerei anzitutto “I visitatori” del quale sono stata autrice, regista e interprete insieme a Giulia Telli e Walter Romeo (che ha curato la realizzazione dei video, veri e propri cortometraggi)f, realizzato per il Magnifico Festival di Coccore: la storia di due donne nella cui vicenda intervengono altri personaggi e nella quale la fantascienza incontra la cronaca becera locale. Un esperimento ben riuscito di video teatro e teatro di parole, nel quale domina la mia ricerca di sintesi tra le arti. Con piacere ricordo anche lo spettacolo per il quale ho curato scene e costumi, “Lucido” dell'argentino Rafael Spregelburd, portato in scena dalla compagnia Costanzo/Rustioni: premio UBU 2011 come miglior novità straniera.

L'intervista integrale su Saltinaria.it

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