Scritto da Ilaria Guidantoni Lunedì, 26 Ottobre 2015
Una mostra monografica selezionata – 14 capolavori – di grande raffinatezza: Milano privilegia questa volta la qualità, un allestimento classico che valorizza le opere, con un percorso didascalico fruibile e di alto profilo. Un’occasione per focalizzare lo sguardo su una colonna della pittura italiana con una prospettiva originale: i luoghi di lavoro di Giotto che suggerisce un modo nuovo di viaggiare nel Belpaese.
Dal 2 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 a Palazzo Reale di Milano una sequenza di capolavori assoluti per la prima volta in un'unica mostra: 14 opere dalla qualità sublime, Giotto, l’Italia che conclude il semestre Expo 2015. Al progetto – sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Comune di Milano – Cultura, con il patrocinio della Regione Lombardia, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e dalla casa editrice Electa, hanno collaborato Soprintendenze, Musei italiani ed esteri e istituzioni religiose che conservano opere di Giotto.
La mostra, con allestimento di Mario Bellini, classico, elegante, volto a valorizzare l’opera giottesca e non a celebrare l’esposizione stessa, ha un motivo particolare per essere realizzata a Palazzo Reale: esso infatti ancora ingloba strutture del palazzo di Azzone Visconti, ove, negli ultimi anni della sua vita, Giotto venne a realizzare due cicli di dipinti murali, oggi perduti.
Godibile il percorso concepito per visualizzare il tragitto compiuto dall'artista fiorentino attraverso l'Italia del suo tempo in circa quaranta anni di attività. Le 14 opere, nessuna delle quali è mai stata esposta a Milano, si trovano su grandi altari in ferro immersi nella penombra: un contesto “povero”, volto a esaltare la bellezza delle tavole policrome del maestro, con un tono grigio scuro, il colore ideale per valorizzare l’arte sotto il profilo funzionale.
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