martedì 3 novembre 2015

Binario 2 - Teatro Sybaris (Castrovillari)

Scritto da  Ilaria Guidantoni Sabato, 17 Ottobre 2015

Testo poetico dove il viaggio appare quasi come un miraggio su un binario morto dove il treno non si sa se passerà. Il viaggio è una partenza senza ritorno oppure memoria di chi resta e cerca di catturare le voci di chi non fa ritorno. Racconto amaro in una lingua contaminata di dialetti locali, canzoni storiche di terre lasciate, narra senza riferimenti precisi il dramma della partenza, la nostalgia del ricordo e si perde in un sud che attraversa decenni, forse secoli.

Con una scenografia suggestiva di scatole vuote in primo piano, un biglietteria ed un binario, il realismo degli attrezzi di scena è pronto a mutare in piani che scorrono paralleli, destinati ad incontrarsi solo nella memoria del bigliettaio. È lui che cattura le voci di chi parte e non fa ritorno. Una trovata strampalata quanto ingegnosa. Il messaggio della forza della memoria e del patrimonio di una terra, che resta anche se questa rimane spopolata. È così che il capostazione viaggia, rimanendo a comporre una storia mai esistita fatta di voci che si ricompongono in un mosaico di fantasia che attraversa il tempo. In una regione del sud d'Italia che possiamo immaginare essere la Calabria, ma potrebbe essere anche la Lucania e la Sicilia, una stazione degli Anni Cinquanta o Sessanta, accoglie viaggiatori da fine Ottocento agli Anni Settanta, forse. Il regista infatti ha voluto lasciare la storia senza una data, raccontando con i costui che attraversano i decenni, il sapore amaro di terre che lasciano poca scelta. È la protagonista che alla fine partirà per poter coltivare il sogno, ma diventa una presenza quasi simbolica.

Nel corso dello spettacolo queste attesa e incertezza tra il restare e partire, fino all'ultimo, sono nutrite da altre voci e storie che i due attori in scena raccontano impersonando i vari ruoli. I ragazzi che si corteggiano solo sfiorandosi con lo sguardo e nutrendo il loro amore con le proprie fantasie, il ragazzo del ghiaccio e la giovane dal fiocco rosso nei capelli la cui mamma prepara il corredo fin da bambina; ma anche la folle rinchiusa nel manicomio per aver ucciso il figlio con l'intento di scacciare uno spirito.

L'articolo integrale su Saltinaria.it

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