lunedì 14 ottobre 2013

Da Donatello a Lippi Officina pratese - Prato, Palazzo Pretorio (13 settembre 2013 - 13 gennaio 2014)


Il Rinascimento pratese, un percorso di grande raffinatezza per una mostra ben allestita, ricca senza eccessi, ambientata nell’elegante Palazzo Pretorio di recente restauro. Didascalie e audio guida ben fatte e un’illuminazione accogliente con panelli che accompagnano, decorano senza leziosità. Buona selezione di opere, alcune non troppo esposte per un ‘soggiorno’ storico sul territorio. Selezione di grande pregio.

La mostra sul Quattrocento pratese è innanzitutto l’occasione per visitare lo splendido Palazzo Pretorio, che riapre dopo 16 anni di lavori di restaura. Monumento simbolo della città, del 1284, si erge sulla storica Piazza del Comune e dalle sue finestre si toccano e si intravedono scorci e monumenti del centro cittadino. Dal 2014 ospiterà il nuovo museo, con un allestimento innovativo e flessibile. I lavori hanno restituito la sobria maestosità tipica della nobiltà toscana, ampi spazi illuminati e begli affreschi, una mostra nella mostra, che si apre come meraviglia dalle vestigia esterne rigorose e severe, tipiche di una costruzione medioevale. Sulla scia di Firenze, dove il Rinascimento ebbe inizio nel 1401 con il concorso per le formelle delle porte del Battistero, Donatello fu il pioniere della nuova filosofia e dialogo tra le arti nella vicino e da sempre rivale città che con Fra Filippo Lippi e il figlio Filippino Lippi, dopo l’esperienza fiorentina, raggiunse l’apice. Intorno alla fabbrica della Prepositura di Santo Stefano, presero forma delle imprese memorabili, cosicché la città divenne un eccellente laboratorio di idee e di sperimentazioni, per certi versi più ardite di quelle della stessa Firenze, come poi ciclicamente accadrà successivamente nel corso dei secoli e ancor oggi succede.

Prato è infatti, rispetto alla nobile Firenze, più provinciale, ricca provincia e salotto un po’ sfacciato, ma anche piena di estro, palestra e vetrina dell’arte contemporanea con il Museo Pecci e la nota Galleria Farsetti: centro teatrale vivace con il noto Metastasio e il Fabbricone per la drammaturgia contemporanea.

Tra le vette del Rinascimento pratese il magnifico pulpito esterno, ad angolo sulla facciata del Duomo di Donatello, a due passi da Palazzo Pretorio e gli affreschi di Paolo Di Dono, più noto come Paolo Uccello. E ancora il ciclo di Fra Filippo Lippi nella cappella maggiore del Duomo, in cui l’artista dette prova di una fantasia spettacolare. La mostra è un omaggio a questo raffinato ed irrequieto pittore e al suo lungo soggiorno pratese, talento di grande raffinatezza, con i suoi colori luminosi e smaltati, una magnificenza armonicamente temperata dal gusto della misura che riuscì a raccogliere intorno a sé una cerchia importante di artisti. E’ questo il caso dell’anonimo Maestro della Natività di Castello.

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