mercoledì 11 marzo 2015

"National Gallery" un film di Frederick Wiseman. Al cinema l'11 marzo 2015

Ilaria Guidantoni, 07 Marzo 2015

Nexo Digital e I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection

presentano

NATIONAL GALLERY

di Frederick Wiseman

Mercoledì 11 marzo, per un solo giorno al cinema

Trailer qui https://www.youtube.com/watch?v=-wJZ30AyoyQ&feature=youtu.be


Un film ed anche una visita virtuale, ma non solo. Da un anno un’iniziativa di diffusione della conoscenza dei principali musei del mondo si affida a registi che interpretano in modo diverso il ruolo di Cicerone virtuale. Nell’episodio dedicato alla National Gallery il regista mette in scena una riflessione sulla fruizione pubblica di un grande museo, con al centro il giudizio popolare a partire dai bambini.
L’esperimento è interessante anche se di per sé non particolarmente originale: mettere a disposizione la conoscenza dei grandi musei del mondo grazie al cinema con un intento didattico e percettivo, rendendo l’apprezzamento delle opere più fruibile della stessa visita reale per certi aspetti. Nella “National Gallery in Tour” – che l’Italia festeggia con un mese di iniziative e collaborazioni – il film Leone d’Oro di Frederick Wiseman sul grande schermo in programma mercoledì 11 marzo nei cinema italiani. Quasi tre ore di proiezione con al centro la discussione tra i curatori, il direttore Nicholas Penny, guide turistiche e figure varie sul tema del rapporto con il pubblico dalla parte del pubblico. Emerge l’importanza del dialogo con lo spettatore, l’approccio interattivo, l’attenzione ai bisogni che viene messo in luce da chi guarda il museo dall’esterno. D’altra parte, chi gestisce un museo si chiede qual è il riflesso di un’apertura maggiore dello spazio espositivo all’esterno e con un’attenzione focalizzata anche sull’espressione popolare. Il problema, molto delicato, è se si riesce a misurarne l’effetto e il gradimento e se il successo sia rappresentato dall’aumento di numeri, dal maggior accesso virtuale e a cosa debba maggiormente rispondere un museo.
Non è tanto interessante seguire il filo delle discussioni e capire l’esito quanto l’approccio di un regista di profilo rispetto alla ricchezza da mostrare e la sua scelta critica di ragionare su come arriva e viene percepita l’opera d’arte.

L'articolo integrale su Saltinaria.it

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