Venerdì, 30 Agosto 2013 Ilaria Guidantoni
La quarta edizione del Festival delle Storie della Valle di Comino, alta collina disseminata di piccoli paesi, è stata definita un trekking letterario dal quotidiano “la Repubblica”, per il suo carattere di ‘passeggiata’ in squadra, di fatica – animato com’è da una schiera di volontari – e per il contatto con il territorio e la natura, parti integranti delle chiacchierate.
Non è propriamente un festival letterario perché sono le storie protagonisti più dei libri stessi. Lo spirito è quello del narrare insieme, dell’incontro e del recupero di una tradizione orale, oltre che letteraria. Quest’anno in particolare c’è stato lo spazio del laboratorio per l’infanzia, animato da Tiziana Bruno, scrittrice per bambini e sociologa. Ma la manifestazione è anche l’occasione per promuovere la Valle, ancora addormentata, e valorizzarla dal punto di vista economico narrandone le storie, appunto. E’ così che ho scoperto nei laboratori di degustazione dei vini locali, nei quali si gioca con parola e sapore, insieme al critico enogastronomico, Antonio Paolini, che c’è stata nei primi decenni del Novecento una forte emigrazione verso l’Irlanda e anche l’Inghilterra, mentre oggi si assiste ad un’ondata di ritorno, spesso solo estiva che ha dato vita a qualche singolare contaminazione.
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