lunedì 23 settembre 2013

Fino al 29 settembre Ritratti di personaggi del XX secolo a Pavia


RITRATTI DI PERSONAGGI DEL XX SECOLO

Mostra antologica di Ernesto Ornati

Sala mostre dei Musei Civici
Castello Visconteo, Pavia

La mostra prosegue fino al 29 settembre


Pavia celebra lo scultore Ernesto Ornati (Vigevano, classe 1932), artista noto e apprezzato nel panorama dell'arte contemporanea, anche internazionale. "Ritratti di Personaggi del XX Secolo" apre sabato 31 agosto (inaugurazione ore 18) nella Sala mostre del Castello Visconteo di Pavia e, curata dai Musei Civici, presenta una ricca selezione di opere del Maestro.

Tra terrecotte policrome, bronzi, legni, disegni acrilici, oli e acqueforti, spicca la collezione di 31 ritratti (tutte terrecotte policrome, eccetto due bronzi) di personaggi della cultura e dell'arte del secolo scorso, già presentata alla Fondazione Stelline di Milano (nel 2002) e al Museo Archeologico di Potenza (nel 2004), che Ernesto Ornati ha deciso di donare, per intero, ai Musei Civici del Castello Visconteo, e che sarà acquisita alle collezioni civiche pavesi.


Ernesto Ornati dà avvio a questo corpo di opere nel 1964 quando modella, ritraendolo dal vero nello studio di Milano, la testa di Carlo Carrà . Da allora si sono aggiunti alla collezione molti altri ritratti, realizzati in luoghi e tempi diversi ma tutti rigorosamente dal vero. Tra gli altri, hanno posato per Ornati personaggi della cultura internazionale come Ezra Pound (l’incontro avvenne nel 1967 a Rapallo) e Alvar Aalto (realizzato in bronzo), Graham Sutherland e Hans Richter, nonché artisti scrittori e critici italiani come Ennio Morlotti e Piero Chiara, Alik Cavaliere ed Emilio Tadini, Rossana Bossaglia, Gianfranco Ferroni e Federica Galli. Tra tutti, spicca il ritratto di Giovanni Testori (realizzato in bronzo) che fu colui che con l'acutezza di critico e storico seppe riconoscere, già  nel 1967, l'importanza del lavoro di Ornati e intuì le conseguenze della sua ricerca.

Scrittori, artisti, architetti, uomini di cultura e ingegno, ma soprattutto persone, le statue parlanti di Ornati esprimono un’umanità inquieta, quella degli uomini del mondo contemporaneo. La mia lettura dei volti – dichiara l’artista in un’intervista – parte dal fatto che una testa è costruita come un’autentica architettura pertanto, se si sanno leggere i piani e le forme di questa architettura, si imposta immediatamente il volto in creta senza difficoltà. Ora, la differenza sta se sei una persona dotata di capacità di osservazione psicologica e sensibilità, perché saprai leggere anche nell’animo e nella psiche di ogni personaggio, essendo queste cose incise nel nostro volto dalla vita, giorno per giorno. 
Ernesto Ornati ruba sguardi ed espressioni alla ricerca di una ruga, di un segno sulla pelle e negli occhi: regalo della vita, testimone del tempo che è stato.

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