venerdì 27 settembre 2013

Dominio Pubblico 2013-2014: Teatro Argot e Teatro dell'Orologio si incontrano in una programmazione congiunta


Giovedì, 26 Settembre 2013 Ilaria Guidantoni

Due teatri si incontrano per un cartellone comune, due spazi storici in rete, una vicenda che in modo originale si ripete, declinando la nuova filosofia culturale della città. Il vento sta cambiando. Le priorità sono luoghi come spazi aperti di incontro, che vivano oltre gli orari degli spettacoli e delle mostre; attenzione ai giovani e alla drammaturgia contemporanea; politica dei prezzi contenuti; partecipazione attiva del pubblico e di nuove leve, al di là degli addetti ai lavori. Rete vuol dire anche utilizzo funzionale della tecnologia per aumentare la comunicazione e la partecipazione diretta. Dominio Pubblico è un progetto che si racconta come un esperimento e una scommessa sfidando il nodo critico dei tempi che corrono: la mancanza delle risorse. Tre le sfide che si propone Dominio Pubblico: il formato appunto con l’intreccio di due programmazioni in un unico cartellone diviso in due spazi, l’attenzione al linguaggio contemporaneo e la partecipazione.

Giovedì 26 settembre 2013 

Palazzo Incontro (Via dei Prefetti 22) 

Conferenza Stampa di presentazione di DOMINIO PUBBLICO, primo esperimento di programmazione congiunta tra Teatro Argot e Teatro Dell'Orologio

Presenti 
Francesco Frangipane, Fabio Morgan, Tiziano Panici, Luca Ricci, Direzione Artistica di Dominio Pubblico

Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio

Michela De Biase, Consigliere Comunale di Roma, Presidente della Commissione Cultura, Lavoro e Politiche Giovanili

Alessandro Berdini, Presidente e Luca Fornari, Direttore – ATCL

Valentina Valentini, Docente Università La Sapienza Roma, Dipartimento Storia Arte e Spettacolo

Andrea Pocosgnich, giornalista e critico teatrale Teatro e Critica

Giorgio Testa, fondatore Casa dello Spettatore, Centro per la Formazione del Pubblico

Presentata alla Libreria Fandango, accanto a Palazzo Incontro nel centro di Roma, la nuova stagione 2013/2014 di due teatri storici, il Teatro Argot a Trastevere e quello dell’Orologio a due passi da Corso Vittorio Emanuele II, che hanno deciso di intrecciare la loro tradizione, una delle quali è alla vigilia dei trent’anni.

La scelta del luogo per la conferenza stampa non è casuale: Palazzo Incontro dalla Provincia è stato restituito al pubblico e diventa un simbolo del valore dei progetti culturali per rianimare alcuni spazi della città.

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giovedì 26 settembre 2013

Teatro Manzoni: una stagione 2013/2014 all'insegna della commedia brillante tradizionale


Mercoledì, 25 Settembre 2013 Ilaria Guidantoni

La stagione 2013/14 del Teatro Manzoni di Roma continua nel solco della tradizione, ormai consolidata, della commedia brillante, una vera palestra per gli attori - come ha ricordato Paola Gassman intervenendo alla presentazione - con al centro i temi della famiglia, fil rouge di tutti gli spettacoli. In fondo, come ha sottolineaato Maurizio Micheli, altro habitué di questa sala, la famiglia è un microcosmo dove si ritrovano tutti i temi della società, i caratteri universali e le problematiche dell’attualità. Altro elemento caratteristico della stagione l’attenzione alla drammaturgia contemporanea sia per la regia, scegliendo anche alcuni giovani, sia per i testi, recuperando in certi casi autori italiani poco rappresentati. Infine, questo teatro più di altri dà l’impressione di essere un palcoscenico di vita dove gli abbonati interagiscono con attori e programmazione, una sorta di famiglia allargata che in occasione della prima si troverà a discutere, fuori dai circoli per addetti ai lavori, degli spettacoli.

Paola Gassman, Pietro Longhi, Rita Forte, Carlo Alighiero, Marcello Cirillo, Maurizio Micheli, Miriam Mesturino, Patrizia Pellegrino, Stefano Masciarelli, Tiziana Foschi, Marco Falaguasta, Marco Fiorini, Pietro Scornavacchi, Francesca Nunzi, Gianfranco D’Angelo, Paola Quattrini, Giancarlo Ratti, Gabriella Silvestri, Antonio Conte, questa la squadra di attori che salirà sul palcoscenico della prossima stagione per raccontare storie di amore, di amicizia, di famiglia, di rapporti genitori-figli, di abitudini che cambiano, di passioni, entusiasmi e dolori che restano caratteri universali dell’animo umano. Sullo sfondo della seduta degli attori e registi, tutti insieme sul palcoscenico, il salotto buono di una media famiglia italiana Anni ’50-’60 o forse anche ’70 del Novecento, con una grande libreria con vetrinetta e l’immancabile lampadario che troneggia.
Madrina della stagione Elena Cotta, vincitrice come migliore attrice nel film “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante (Coppa Volpi) presentato alla 70° edizione del Festival di Venezia.

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E' STATO LA MAFIA - Teatro Sala Umberto (Roma)


Mercoledì, 25 Settembre 2013 Ilaria Guidantoni

Dal 24 settembre al 6 ottobre. Una performance, non una semplice chiacchierata, con un tono da lectio magistralis e qualche spunto da cabaret raffinato. Non è uno spettacolo teatrale nel senso abituale del termine, questa maratona su oltre vent’anni di mafia italiana con un focus, la trattativa Stato-Mafia. Un’analisi puntuale con guizzi di ironia, detti con una nonchalance che sconcerta – non per chi conosce Marco Travaglio – una lezione di storia politica critica, intervallata da Isabella Ferrari che, in versione monologo da lettura teatrale, allarga lo zoom su vizi e pene degli italiani accompagnata sullo sfondo da un cartellone Vota…. La musica stempera il tono professorale con una buona esecuzione che ammorbidisce l’alternanza dell’attrice e del giornalista. C’è un tono televisivo di troppo, senza contraddittorio, e forse quel feedback sull’italianità di sempre e i fatti storici a volte si allunga troppo. L’analisi è graffiante e una quasi forzata compostezza del protagonista, che si vede nella penombra, aumenta la forza di quello che dice. E’ chiaro il punto di vista, a volte fin troppo. Ognuno la pensi come vuole.

Promo Music e Corvino Meda Editore presentano

Marco Travaglio in 
E’ STATO LA MAFIA
di Marco Travaglio 
con la partecipazione di Isabella Ferrari

musiche dal vivo Valentino Corvino

service tecnico Renzo Garbarino

regia Stefania De Santis

L’avventura teatrale di Marco Travaglio con il nuovo spettacolo “E’ Stato la Mafia”, prodotto da Promo Music di Marcello Corvino, dopo una breve tournèe di due mesi riprende, a grande richiesta di pubblico, anche per la stagione 2013/2014. 
Lo spettacolo racconta la storia della trattativa fra Stato e Cosa Nostra, avviata dallo Stato nel 1992 e proseguita fino ad oggi. “La trattativa è il peccato originale della Seconda Repubblica. E senza verità e giustizia sulle stragi non ci possiamo definire un paese civile” ebbe a dire Salvatore Borsellino. Come nel precedente spettacolo “Anestesia totale”, Travaglio è accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Valentino Corvino e affiancato da Isabella Ferrari, che legge brani di Gaber, Pasolini, Calamandrei, Pertini e Flaiano.
Riletti a distanza di anni i discorsi lungimiranti di questi italiani con la I maiuscola risuonano di drammatica autenticità e risvegliano il senso di alto decoro e di guida morale dello Stato e della Costituzione, tartassati da un attacco costante e continuo, manipolati e maltrattati non da ultimo con lo tsunami che sta incrociando le indagini sulle trattative per fermare le stragi del ’93. “E’ Stato la Mafia” mantiene le ottime promesse lanciate da un titolo così intelligentemente ambiguo e pregnante. Insieme incitano a superare l’indifferenza, ad alzare di nuovo il tappeto con il coraggio di tossire per la polvere nascosta sotto e, come ribadisce l’attrice quasi ossessivamente in un passaggio, perché gli italiani sappiano e scelgano consapevolmente.

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martedì 24 settembre 2013


“Da Guttuso a Matta. La Collezione Valenzi per Napoli”, Maschio Angioino


Dal 2 ottobre 2013 al 31 marzo 2014 “Da Guttuso a Matta. La Collezione Valenzi per Napoli”, Maschio Angioino

Organizzata dalla Fondazione Valenzi e dal Comune di Napoli e curata da Olga Scotto di Vettimo.

La mostra, che resterà aperta dal 2 ottobre 2013 al 31 Marzo 2014, sarà visitata in anteprima dal Presidente Giorgio Napolitano in occasione delle celebrazioni dei 70 anni dalle Quattro Giornate di Napoli. 

La mostra è stata promossa in collaborazione con il Comune di Napoli, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo e con il contributo della Provincia di Napoli, dell'Istituto Banco Napoli Fondazione e della Metropolitana di Napoli Spa, oltre ad alcuni generosi privati.
Il catalogo, edito dalla casa editrice arte’m, contiene, brevi testi della curatrice Olga Scotto di Vettimo e dell'Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele. Il progetto allestitivo è di Lucia Anna Iovieno.

L’esposizione comprende circa sessanta opere tra pitture, disegni, ceramiche e piccole sculture e intende raccontare attraverso la produzione artistica di Maurizio Valenzi e quella di tanti altri noti artisti del ‘900 a lui amici quasi un secolo di arte e storia di Napoli e del mondo.

La mostra si svilupperà secondo tre segmenti principali: il gruppo dei ritratti, il gruppo dei disegni e infine quello dei paesaggi e nature morte.
Oltre ai dieci quadri firmati da Maurizio Valenzi, patrimonio dell’Ente a lui dedicato, si ritroveranno tra l’altro, le opere di Renato Guttuso, Antonello Leone, Sebastian Matta, Emilio Notte e Paolo Ricci.
Per celebrare le Quattro Giornate di Napoli saranno poi in esposizione i quattro bozzetti preparatori in bronzo del “Monumento alle Quattro Giornate di Napoli” di Marino Mazzacurati, inizialmente a Piazza della Repubblica e oggi temporaneamente spostato per i cantieri della Metropolitana, e il bronzetto del “Monumento al perseguitato politico” di Raffaello Fienga, situato alle Isole Tremiti.
“Con questa mostra – dichiarano la Presidente della Fondazione Lucia Valenzi e il Vice Presidente Marco Valenzi – abbiamo scelto di condividere con la città non solo la produzione pittorica di nostro padre, presente qui con i quadri messi a patrimonio della Fondazione, ma anche la parte migliore dei tanti doni ricevuti dagli artisti amici. Condividere con la città come lui avrebbe voluto anche affetti e memorie. Nostro padre ha attraversato quasi un secolo e l’arte lo ha sempre accompagnato: è stato prima pittore in gioventù a Tunisi, poi amico di artisti e intellettuali a Napoli nell’immediato dopoguerra, promotore di eventi culturali da Sindaco e ancora amico di artisti anche durante i momenti di riposo a Ischia. Siamo inoltre felici di esporre le opere, grazie al Comune di Napoli, nel Maschio Angioino, gioiello e simbolo della città che lui da Sindaco si è tanto sforzato di valorizzare”.

“Il cuore formativo del percorso artistico e dell'impegno politico di Maurizio Valenzi – dichiara l’Assessore alla Cultura di Napoli Nino Daniele – fu la lotta per la libertà. E il suo legame con Napoli si fonda sull'antifascismo. È anche per questo che tra le iniziative per ricordare il 70esimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli, evento fondativo della nuova Italia e della nuova Europa, non poteva mancare una nuova grande esposizione che ne ricordi il percorso umano, politico ed intellettuale. Anche per questa ragione come Comune di Napoli abbiamo scelto di affiancare la famiglia Valenzi e la Fondazione Valenzi nella costruzione di una nuova offerta culturale della Città”.

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Imran Qureshi, Deutsche Bank’s “Artist of the Year” 2013 a cura di Friedhelm Hütte e Bartolomeo Pietromarchi

Bleed, 2013

Inaugurazione: 24 settembre 2013 ore 19.00

Apertura al pubblico: 25 settembre – 17 novembre 2013. MACRO Sala Bianca - via Nizza, 138

Una mostra intensa, unione di immaginazione, abbandono alla fantasia e coinvolgimento politico, quasi didascalico nell’attualità; preziosità della tradizione miniaturistica Moghul, rivisitata e astrattismo. Se nei suoi lavori il tempo sembra immobile per la cornice, si percepisce l’azione stessa del dipingere, come un intervento che mima la vita nei suoi aspetti più drammatici, quelli della guerra e della distruzione. Domina il rosso che è al tempo stesso vitalità incontenibile dei fiori e sangue della violenza, mentre il richiamo al Pakistan è sempre presente, quello di oggi, maltrattato che però non cessa di esercitare il fascino di ieri. L’esposizione di Imran Qureshi non è solo preziosa perché racconta la passione della tecnica oltre che della forza creativa di un artista internazionale; è un momento di incontro importante tra un’istituzione privata – la Deutsche Bank, partner e non semplice sponsor – e una città nello sforzo che l’amministrazione sta cercando di fare per mettere in rete i musei come luoghi di incontro e contaminazione. Qureshi sembra muoversi in questo solco raccontando l’intercultura della tradizione e modernità portate all’eccesso, l’Oriente che visita l’Occidente e traccia un ‘valoroso’ esempio.
Blessings Upon the Land of My Love, 2011

Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma e Deutsche Bank consolidano la partnership avviata nel 2012 che porta in Italia il Premio Deutsche Bank’s “Artist of the Year”, riconoscimento annuale rivolto a giovani artisti che si sono distinti per la creatività e la significatività del proprio lavoro, e che si inserisce nelle attività di ambito culturale ed artistico che l’Istituto conduce su scala globale. Dopo la mostra di Yto Barrada (settembre – novembre 2012), quest’anno il MACRO ospita il vincitore dell’edizione 2013 Imran Qureshi, artista pachistano nato nel 1972 che vive e lavora a Lahore, attualmente in mostra alla 55a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nell’ambito de’ Il Palazzo Enciclopedico (1 giugno – 24 novembre 2013) e al Metropolitan Museum of Art, New York (14 maggio – 14 novembre 2013). L’esposizione, prima personale dell’artista in un’istituzione pubblica italiana, è a cura di Friedhelm Hütte, Responsabile Globale per l’Arte in Deutsche Bank e di Bartolomeo Pietromarchi. Inaugurata con grande successo ad aprile 2013 nella nuova KunstHalle di Deutsche Bank a Berlino (18 aprile – 4 agosto 2013), la mostra sarà al MACRO fino al 17 novembre 2013. Una parte ripropone le opere esposte a Berlino ma completamente riallestite perché l’artista, come ha raccontato nel corso della conferenza stampa, vive nell’arte il dialogo tra l’immaginario e il reale: il contesto storico, sociale, le radici locali e l’ambiente nel quale opera, come un interscambio vivo e dinamico, nel quale il pubblico entra a pieno titolo non solo come presenza passiva.

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lunedì 23 settembre 2013

Casa dei teatri e della drammaturgia contemporanea: il teatro come luogo di incontro e aggregazione


Sabato, 21 Settembre 2013 Ilaria Guidantoni

Teatri in rete e non più teatri di cintura per promuovere un dialogo e una ricucitura tra centro e periferie della Capitale, scommettendo sulla drammaturgia contemporanea con 903 spettacoli e molte iniziative per far interagire pubblico e personale professionale, due mondi troppo a lungo lasciati separati. Altra peculiarità, una politica dei prezzi contenuti per avvicinare il grande pubblico, focalizzandosi sulla drammaturgia contemporanea quale occasione di formazione e lavoro per i giovani. Ad ottobre partono progetti itineranti a cura del sistema della Casa dei Teatri che comprende il Teatro Biblioteca Quarticciolo, il Teatro Tor Bella Monaca e due spazi di prossima apertura, il Teatro del Lido di Ostia ed il Teatro Scuderie Villino Corsini.

CASA DEI TEATRI E DELLA DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA
Sala della Bandiere, Campidoglio
Venerdì 20 settembre 2013
Stagione 2013/14 dei teatri in rete

Stabilire un filo diretto tra produttori e interpreti da una parte, spettatori dall’altra, rendendo il teatro uno spazio aperto, un luogo di incontro aperto tutta la giornata e non più confinato all’apertura a tempo in occasione degli spettacoli. La Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea rappresenta un sistema importante di rete sul territorio, di vera ‘militanza culturale’ per rispondere ai bisogni che cambiano.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Flavia Barca, presentando al Campidoglio, nella Sala delle Bandiere, la stagione 2013/2014, ha ricordato come l’origine dell’iniziativa sia stata burrascosa e risalga ad una delibera del luglio 2012, a seguito della quale ci sono state polemiche e contestazioni per la gestione dei bandi. Il lavoro dell’amministrazione continua per migliorare anche gli aspetti organizzativi.

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Fino al 29 settembre Ritratti di personaggi del XX secolo a Pavia


RITRATTI DI PERSONAGGI DEL XX SECOLO

Mostra antologica di Ernesto Ornati

Sala mostre dei Musei Civici
Castello Visconteo, Pavia

La mostra prosegue fino al 29 settembre


Pavia celebra lo scultore Ernesto Ornati (Vigevano, classe 1932), artista noto e apprezzato nel panorama dell'arte contemporanea, anche internazionale. "Ritratti di Personaggi del XX Secolo" apre sabato 31 agosto (inaugurazione ore 18) nella Sala mostre del Castello Visconteo di Pavia e, curata dai Musei Civici, presenta una ricca selezione di opere del Maestro.

Tra terrecotte policrome, bronzi, legni, disegni acrilici, oli e acqueforti, spicca la collezione di 31 ritratti (tutte terrecotte policrome, eccetto due bronzi) di personaggi della cultura e dell'arte del secolo scorso, già presentata alla Fondazione Stelline di Milano (nel 2002) e al Museo Archeologico di Potenza (nel 2004), che Ernesto Ornati ha deciso di donare, per intero, ai Musei Civici del Castello Visconteo, e che sarà acquisita alle collezioni civiche pavesi.


Ernesto Ornati dà avvio a questo corpo di opere nel 1964 quando modella, ritraendolo dal vero nello studio di Milano, la testa di Carlo Carrà . Da allora si sono aggiunti alla collezione molti altri ritratti, realizzati in luoghi e tempi diversi ma tutti rigorosamente dal vero. Tra gli altri, hanno posato per Ornati personaggi della cultura internazionale come Ezra Pound (l’incontro avvenne nel 1967 a Rapallo) e Alvar Aalto (realizzato in bronzo), Graham Sutherland e Hans Richter, nonché artisti scrittori e critici italiani come Ennio Morlotti e Piero Chiara, Alik Cavaliere ed Emilio Tadini, Rossana Bossaglia, Gianfranco Ferroni e Federica Galli. Tra tutti, spicca il ritratto di Giovanni Testori (realizzato in bronzo) che fu colui che con l'acutezza di critico e storico seppe riconoscere, già  nel 1967, l'importanza del lavoro di Ornati e intuì le conseguenze della sua ricerca.

Scrittori, artisti, architetti, uomini di cultura e ingegno, ma soprattutto persone, le statue parlanti di Ornati esprimono un’umanità inquieta, quella degli uomini del mondo contemporaneo. La mia lettura dei volti – dichiara l’artista in un’intervista – parte dal fatto che una testa è costruita come un’autentica architettura pertanto, se si sanno leggere i piani e le forme di questa architettura, si imposta immediatamente il volto in creta senza difficoltà. Ora, la differenza sta se sei una persona dotata di capacità di osservazione psicologica e sensibilità, perché saprai leggere anche nell’animo e nella psiche di ogni personaggio, essendo queste cose incise nel nostro volto dalla vita, giorno per giorno. 
Ernesto Ornati ruba sguardi ed espressioni alla ricerca di una ruga, di un segno sulla pelle e negli occhi: regalo della vita, testimone del tempo che è stato.

venerdì 20 settembre 2013

Editoriaraba - Eppur si muove


Editoriaraba dedica la sua attenzione a  Raasuk, l’ultimo album dei Mashrou’ Leila, la super famosa band libanese la cui musica il Guardian recentemente ha definito come un mix tra Arctic Monkeys, Radiohead, Strokes e le sonorità di Fairouz.

Ovviamente i Mashrou’ Leila non sono nati ieri in Libano, paese in cui sono affermatissimi – come in tutto il mondo arabo, dove ad ogni concerto fanno il pienone. Fa piacere però che di loro si siano accorti anche il quotidiano britannico e il pubblico europeo: il gruppo guidato da Hamed Sinno infatti ha inserito tre date europee nel tour promozionale dell’album.

L'Italia non sembra ancora pronta per la musica araba ma nel frattempo si è accorta che la letteratura araba non è un fenomeno di passaggio.

Almeno questo è quanto emerge dalla lettura dell’articolo “Il trend della narrativa araba tradotta dall’arabo. Quali romanzi per quali lettori?” scritto dalla professoressa E. Bartuli per L’Indice di questo mese.

giovedì 19 settembre 2013

Giovedì 26 settembre 2013 ore 11.00 - Palazzo Incontro, Roma (Via dei Prefetti 22)

Conferenza Stampa di presentazione di DOMINIO PUBBLICO, primo esperimento di programmazione congiunta tra Teatro Argot e Teatro Dell'Orologio.

Saranno presenti:

Francesco Frangipane, Fabio Morgan, Tiziano Panici, Luca Ricci, Direzione Artistica di Dominio Pubblico

Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio

Michela De Biase, Consigliere Comunale di Roma, Presidente della Commissione Cultura, Lavoro e Politiche Giovanili

Alessandro Berdini, Presidente e Luca Fornari, Direttore – ATCL

Valentina Valentini, Docente Università La Sapienza Roma, Dipartimento Storia Arte e Spettacolo

Andrea Pocosgnich, giornalista e critico teatrale Teatro e Critica

Giorgio Testa, fondatore Casa dello Spettatore, Centro per la Formazione del Pubblico

Dal 24 Settembre É STATO LA MAFIA di e con Marco travaglio - Teatro Sala Umberto (Roma)


É STATO LA MAFIA
di e con Marco Travaglio
con la partecipazione di Isabella Ferrari
musiche Valentino Corvino
regia Stefania De Santis


L’avventura teatrale di Marco Travaglio con il nuovo spettacolo É STATO LA MAFIA, prodotto da Promo Music di Marcello Corvino, dopo una breve tournè di 2 mesi riprende, a grande richiesta di pubblico, anche per la stagione 2013/2014.

Uno spettacolo per raccontare la storia della trattativa fra Stato e Cosa Nostra, avviata dallo Stato nel 1992 e proseguita fino ad oggi. “La trattativa è il peccato originale della Seconda Repubblica. E senza verità e giustizia sulle stragi non ci possiamo definire un paese civile” - Salvatore Borsellino.
La presunta trattativa tra Governo italiana e Cosa nostra sarebbe stata una negoziazione avvenuta all'indomani della stagione delle bombe del '92 e '93 con lo scopo di giungere ad un accordo che avrebbe previsto la fine della stagione stragista in cambio di un'attenuazione delle misure detentive previste dall'articolo 41 bis e di molto altro. La trattativa è ancora oggetto di indagini giudiziarie ed è stata dichiarata reale nella motivazione della sentenza del processo a Francesco Tagliavia per le bombe del '92 e '93. Secondo tale sentenza l'iniziativa per la trattativa "fu assunta da rappresentanti dello Stato e non dagli uomini di mafia". La trattativa quindi è vera, non è più presunta. La trattativa è certa, è avvenuta e non l’ha voluta la mafia ma lo Stato e negoziati fecero da sfondo alle stragi, condizionando la politica negli ultimi vent’ anni.

Una storia di patti inconfessabili, di segreti e ricatti che hanno dato vita alla Seconda Repubblica e continuano a inquinare la presunta Terza che sta per nascere con le elezioni del 2013.

Com'è suo costume, il giornalista narra fatti drammatici in forma tragicomica, sottolineando gli aspetti grotteschi e ridicoli delle campagne di stampa negazioniste e giustificazioniste scatenate da giornali e tv soprattutto dopo l'intercettazione di telefonate fra l'ex ministro Mancino e il presidente Napoletano.
Come nel precedente spettacolo “Anestesia totale”, Travaglio sarà accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo da Valentino Corvino e affiancato dalla brava Isabella Ferrari, che legge brani di Gaber, Pasolini, Calamandrei, Pertini e Flaiano Caarino riprende a grande richiesta di pubblico anche per la stagione estiva: testi sulla buona politica, quella che rifiuta ogni trattativa e compromesso con la malavita e il malaffare. 
Riletti a distanza di anni i discorsi lungimiranti di questi italiani con la I maiuscola risuonano di drammatica autenticità e risvegliano il senso di alto decoro e di guida morale dello Stato e della Costituzione, tartassati da un attacco costante e continuo, manipolati e maltrattati non da ultimo con lo tsunami che sta incrociando le indagini sulle trattative per fermare le stragi del ’93. E’ Stato la Mafia mantiene le ottime promesse lanciate da un titolo così intelligentemente ambiguo e pregnante.

Una boccata di ossigeno, il lavoro di Marco Travaglio, perché ha rinnovato la nostra coscienza, ha riacceso negli spettatori la necessità di combattere l'indifferenza, attraverso le parole di alcuni grandi uomini del nostro Paese e ci ha lasciato l'amaro in bocca, utile antidoto "all'abulia, al parassitismo e alla vigliaccheria. Uno spettacolo necessario per cercare di fare luce, di restituire agli italiani il diritto di sapere.


SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50
Orari: dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17,30
Dal 24 settembre
Giovedì 26 non c’è spettacolo

giovedì 12 settembre 2013

Richiamo dei colori, riflessi del Sacro Corano - Mostra di Ebru dell’artista turca Ilkay Şamli


Mercoledì, 11 Settembre 2013 Ilaria Guidantoni

Un trionfo di colori dove la misura e la delicatezza regnano sovrani, un’armonia di classicità e rigore che si accompagna a grande modernità. E’ questa la prima impressione che si ricava abbracciando con lo sguardo le due sale con le opere di Ilkay Samli, artista turca, nata ad Istanbul nel 1971 che ci presenta una personale esercitandosi nell’arte di Ebru, una tecnica tradizionale locale.

Periodo espositivo: 11 settembre - 11 ottobre 2013
Orari mostra: 9.00 - 17.00 (dal lunedì al venerdì)

Piazza della Repubblica 55/56, Roma

Ingresso gratuito


I calligrammi dell'artista aderiscono ad un tempo alla tradizione, nel senso più nobile del termine, essendo ispirati dal Sacro Corano e sposano l’essenzialità dell’arte odierna. Non c’è vezzo decorativo pur nella meticolosità e nella raffinatezza dell’esecuzione. La sintesi dell’essere e del divenire che si avverte e una serenità che i suoi lavori emanano trova spiegazione proprio nella fonte che è inno alla vita come epifania divina, sacralità nonché bellezza, possibilità per l’uomo di esprimersi e di spaziare senza mai perdersi. Questo accostamento di creatività e disciplina ad un tempo che definisce in certa misura l’arte traspare chiaramente dalle opere dell’artista.

Ilkay Şamlı ha una formazione e attività nel settore turistico prima; ha poi approfondito gli studi teologici come naturale sviluppo della tecnica che conosceva e praticava fin dall’età di cinque anni. Si è formata dal punto di vista artistico nell’atelier dell’artista Hikmet Barutçugil vicino a Istanbul, la cui fama è a livello internazionale. La mostra “Richiamo dei colori, riflessi del Sacro Corano” è stata realizzata in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Turchia presso la Santa Sede, resterà a disposizione del pubblico fino all’11 ottobre 2013 negli orari di apertura degli uffici 
(9.00 - 17.00 (dal lunedì al venerdì).

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martedì 10 settembre 2013

115 anni di Federico Garcia Lorca - Per non dimenticare, il divieto di amare tra la dittatura spagnola e quella mediatica


Lunedì, 09 Settembre 2013 Ilaria Guidantoni

Un progetto che nasce dalla constatazione tragica della contemporaneità del poeta Garcia Lorca in relazione all’incapacità di capire e rispettare l’amore da parte del potere, nella Spagna della dittatura di ieri, nell’Italia animata dal consumismo dell’uomo mediatico. Al centro la riflessione sull’omofobia e il femminicidio e in generale sul tentativo di alcuni gruppi o persone di metterne altre in gabbia per contenere, o peggio reprimere, se non orientare il loro bisogno di amore; che nella prigione dell’anima esplode, spesso in modo devastante, autodistruttivo e qualche volta distruttivo. Una scelta coraggiosa del regista Antonio Nobili per riscoprire il diritto alla parola, dell’artista e prima di tutto delle persone, indipendentemente dal loro orientamento. Un’iniziativa con sette date in tre mesi per tre testi molto noti, accompagnati dalla discussione con gli attori dopo gli spettacoli e una mostra fotografica di Alessandro Nobile che racconta attraverso le immagini delle foto di scena il suo Garcia Lorca insieme ad un’immersione nella campagna pugliese.


115 ANNI DI FEDERICO GARCIA LORCA
Patrocinio per la Manifestazione Culturale e Teatrale dal Governo Spagnolo e il Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperation
Patrocinio Internazionale dalla Fundacion Garcia Lorca
Patrocinio di Biblioteche di Roma
Manifestazione senza fini di lucro. Il ricavato verrà devoluto in beneficenza
A Roma da settembre a novembre 2013
Teatro Sala Uno - Piazza di porta San Giovanni, 10

Si alterneranno in scena gli spettacoli della Trilogia del poeta e drammaturgo spagnolo
Federico Garcia Lorca, “Nozze di sangue”, “Yerma” e “Casa di Bernarda Alba”, curati nell’ adattamento e nella regia da Antonio Nobili, ideatore della manifestazione, e presentati con successo in anteprima durante la scorsa stagione teatrale a Roma. Attore e drammaturgo, esordisce a 13 anni con “Pinocchio, un bambino di legno” e sviluppa un’attività articolata in Italia e all’estero. Attualmente dirige l’Accademia di Recitazione “Teatro Senza Tempo”.
Per scoprire l’affascinante mondo andaluso che ha ispirato Lorca nella composizione di questi tre capolavori ed apprezzare l’universo lorchiano nelle sue complesse sfaccettature, la manifestazione verrà arricchita da alcuni eventi tra i quali mostre sul rapporto di Lorca con il surrealismo. Alla fine di ogni rappresentazione, si alterneranno sul palco, per una esibizione o per un confronto su dibattito a tema con il pubblico, esponenti della cultura e dello spettacolo. TeatroSenzaTempo Produzione Spettacoli Teatrali da sempre è attenta e partecipa attivamente nelle cause a sostegno del sociale. Ha deciso anche in questa occasione di dare il proprio contributo in merito, devolvendo l’incasso della manifestazione in beneficenza al Reparto di Diabetologia Infantile di Tor Vergata.
Era il 19 agosto 1936, settantasette anni fa a Viznar, vicino ad una fontana lacrimante, quando morì Federico Garcia Lorca. Fucilato perché ribelle, perché estremo, perché felicemente disumano, perché diverso. Oggi quel grido risuona ancora tremendamente attuale.

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venerdì 6 settembre 2013

23 settembre 2013 - Conferenza stampa di presentazione nuova stagione di prosa Teatro Manzoni (Roma)


Lunedì 23 settembre ore 21.00
Teatro Manzoni
Via Monte Zebio 14/c Roma 

Conferenza stampa di presentazione della stagione di prosa 2013/2014

Sito web

"FILM FESTIVAL TURCO DI ROMA" - Dal 26 al 29 settembre, Multisala Barberini


III EDIZIONE
“FILM FESTIVAL TURCO DI ROMA”
Multisala Barberini, 26-29 settembre 2013

CON LA PRESIDENZA ONORARIA DI FERZAN ÖZPETEK

SRP Istanbul realizzerà la III edizione del “Film Festival Turco di Roma” , che si terrà tra il 26 e il 29 settembre 2013, con la presidenza onoraria di Ferzan Özpetek. Il Festival è realizzato con il Fondo di Promozione del Primo Ministro della Repubblica di Turchia, con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica di Turchia e con il sostegno dell’Ambasciata di Turchia a Roma.

Il 26 settembre, il Festival si aprirà con una conferenza stampa alla quale saranno invitati giornalisti italiani, turchi ed internazionali. La conferenza stampa si terrà alle ore 11 presso la Multisala Barberini.

Il film di apertura di questa edizione è “Soğuk” (Il freddo) di Uğur Yücel, che ha vinto il premio come miglior film nella sezione Parallels and Encounters del Festival Europeo Paliç in Serbia. Il film, ambientato a Kars e già proiettato a Berlino e in Serbia, non è ancora uscito nelle sale in Turchia. Nel cast del film vediamo Ahmet Rifat Sungar, Valeria Skorokhodova, Julia Vaniukova, Şebnem Bozoklu e Ezgi Mola.

Il festival è composto da 4 sezioni: “In memoriam”, “Arrivano con i loro film”, “Così ridono i turchi” e “Cortometraggi.” Nella sezione “Arrivano con i loro film” saranno proiettati “Jin”, scritto e diretto da Reha Erdem, “Şimdiki zaman” (Il tempo presente), primo lungometraggio di Belmin Söylemez, “Köksüz” (Senza radici) di Deniz Akçay. Nella sezione “Così ridono i turchi” vedremo invece “Eyvah Eyvah II” (Ahimè ahimè II) di Hakan Algül con i protagonisti Ata Demirer e Demet Akbağ, e “Hükümet Kadin” ( La Signora Governo), scritto e diretto da Sermiyan Midyat, sempre con Demet Akba�.

Per la sezione “Cortometraggi” verranno proiettati “Musa” (Mosè) di Serhat Karaaslan, “Evrenin Sonu” (Fine dell’Universo) di Eli Kasavi, “Istirahat Odasi” (Sala da Riposo) di Hakan Burcuoğlu, “Belleksiz” (Senza Memoria) di Şükriye Aslan e “Buhar” (Il vapore) di Abdurrahman Öner.

Per ulteriori informazioni e dettagli: www.filmfestivalturcodiroma.org

PROGRAMMA DEGLI SPETTACOLI ‘115 ANNI DI FEDERICO GARCIA LORCA’


TEATROSENZATEMPO PRODUZIONE SPETTACOLI TEATRALI
‘115 anni di Federico Garcia Lorca’

A ROMA DA SETTEMBRE A NOVEMBRE 2013                                                                                                     

TEATRO SALA UNO                                                                        
PIAZZA DI PORTA SAN GIOVANNI, 10 – ROMA



Lunedì 9 Settembre 2013 – ore 12.00                                                                                                                             
Conferenza di Presentazione
BIBLIOTECA NAZIONALE         

mercoledì 4 settembre 2013

Richiamo dei colori, riflessi del Sacro Corano - Mostra di Ebru dell’artista turca Ilkay Şamli


Martedì, 03 Settembre 2013 Redazione Cultura

Martedì 10 settembre, alle 18.00, presso lo spazio espositivo dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma in Piazza della Repubblica 55-56, si inaugurerà la mostra di
tecnica Ebru “Richiamo dei colori, riflessi del Sacro Corano” dell’artista turca Ilkay Şamlı. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Turchia presso la Santa Sede, resterà a disposizione del pubblico fino all’11 ottobre 2013 negli orari di apertura degli uffici.

Inaugurazione (aperta al pubblico): martedì 10 settembre 2013, ore 18.00 (cocktail)
Periodo espositivo: 11 settembre - 11 ottobre 2013
Orari mostra: 9.00 - 17.00 (dal lunedì al venerdì)
Piazza della Repubblica 55/56, Roma

Ingresso gratuito

Martedì 10 settembre, alle 18.00, presso lo spazio espositivo dell’Ufficio Cultura e Informazioni
dell’Ambasciata di Turchia a Roma in Piazza della Repubblica 55-56, si inaugurerà la mostra di
tecnica Ebru “Richiamo dei colori, riflessi del Sacro Corano” dell’artista turca Ilkay Şamlı. La
mostra, realizzata in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica di Turchia presso la
Santa Sede, resterà a disposizione del pubblico fino all’11 ottobre 2013 negli orari di apertura
degli uffici.

L'articolo integrale su Saltinaria.it

lunedì 2 settembre 2013

La Marsa, Tunis - Dali Belkadhi, Hommage à Salvador Allende ou la démocratie confisquée

A la librarie Mille Feuilles, avec une exposition personnelle de l’artiste Dali Belkadhi, «Hommage à Salvador Allende ou la démocratie confisquée». Nous vous convions au vernissage, qui sera le 7 Septembre, à partir de 18h.

Dimanche 8 Septembre, à partir de 11h, le psychanalyste Norbert Châtillon nous fera l’honneur d’une conférence, «Salvador Allende, révolution sociale et révolution intime».

Salvador Allende est un médecin et homme d'Etat socialiste chilien, président de la République du Chili du 3 novembre 1970 au 11 septembre 1973.
Unique président socialiste du Chili au XXème siècle, Salvador Allende fut l'un des hommes politiques clef de l'Amérique Latine, avant d'être renversé par un coup d'état militaire dirigé par le général Augusto Pinochet Ugarte.
Issu d'un milieu bourgeois de libres-penseurs, il s'affilie très tôt à la franc-maçonnerie et adhère au parti socialiste chilien dès 1933.
Sa carrière politique débute en 1937 par une élection à la Chambre basse du Congrès.
Docteur en médecine, il devient, l'année suivante, ministre de la Santé. Son ascension politique se poursuit par un poste de Sénateur, en 1945, siège qu'il occupe durant un quart de siècle et qui lui assure une grande notoriété populaire.
Au cours de cette période, il est à trois reprises présenté comme candidat à la présidence par son parti, le Front d'Action Populaire.
C'est lors de sa quatrième tentative, en 1970, sous la bannière de l'Unité Populaire (coalition de partis de gauche), qu'il remporte les élections d'une courte majorité.
Il mène un important projet de nationalisation, mais l'économie du pays s'effondre et l'inflation augmente. Face à une armée inquiète, le président Allende voit sa marge de manœuvre diminuer.
Et le 11 septembre 1973, Augusto Pinochet, soutenu par les États-Unis, s'empare du pouvoir.
Le même jour, Salvador Allende meurt dans de troubles circonstances.

Il festival delle storie, un trekking letterario

Venerdì, 30 Agosto 2013 Ilaria Guidantoni


La quarta edizione del Festival delle Storie della Valle di Comino, alta collina disseminata di piccoli paesi, è stata definita un trekking letterario dal quotidiano “la Repubblica”, per il suo carattere di ‘passeggiata’ in squadra, di fatica – animato com’è da una schiera di volontari – e per il contatto con il territorio e la natura, parti integranti delle chiacchierate.

Non è propriamente un festival letterario perché sono le storie protagonisti più dei libri stessi. Lo spirito è quello del narrare insieme, dell’incontro e del recupero di una tradizione orale, oltre che letteraria. Quest’anno in particolare c’è stato lo spazio del laboratorio per l’infanzia, animato da Tiziana Bruno, scrittrice per bambini e sociologa. Ma la manifestazione è anche l’occasione per promuovere la Valle, ancora addormentata, e valorizzarla dal punto di vista economico narrandone le storie, appunto. E’ così che ho scoperto nei laboratori di degustazione dei vini locali, nei quali si gioca con parola e sapore, insieme al critico enogastronomico, Antonio Paolini, che c’è stata nei primi decenni del Novecento una forte emigrazione verso l’Irlanda e anche l’Inghilterra, mentre oggi si assiste ad un’ondata di ritorno, spesso solo estiva che ha dato vita a qualche singolare contaminazione.

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