mercoledì 5 novembre 2014

Lucio Fontana e Yves Klein in mostra al Museo del Novecento

Ilaria Guidantoni Domenica, 02 Novembre 2014

Due esperienze rivoluzionarie per la Francia e per l’Italia, dove l’assolutizzazione di un elemento, colore, luce, linea, nel loro minimalismo stravolgono il concetto di arte e non solo di rappresentazione. Il blu e l’oro diventano un trait-d’union tra i due artisti compresenti nella Ville Lumière.

Rendering del progetto di allestimento per la facciata dell'Arengario per la mostra Klein-Fontana

70 opere, documenti e filmati per raccontare due vicende artistiche chiave, tra Milano e Parigi, monocromi e ricerche spaziali al Museo del Novecento in piazza Duomo a Milano dal 17 ottobre 2014 al 15 marzo 2015. La mostra, curata da Silvia Bignami e Giorgio Zanchetti, “Yves Klein Lucio Fontana. Milano Parigi 1957-1962”, inserisce, accanto alle opere, una ricca documentazione di fotografie, filmati d’epoca e carte d’archivio.


Yves Klein e Lucio Fontana alla mostra delle Nature
Parigi, Galerie Iris Clert, novembre 1961
Photo: Shunk-Kender © Roy Lichtenstein Foundation 

Lucio Fontana e Yves Klein, sono due artisti che hanno segnato in maniera diversa il Novecento, pur con esiti diversi, intrecciando a più riprese le proprie vicende creative e personali. La mostra evidenzia il periodo che va dal 1957 al 1962, gli anni durante i quali la frequentazione dei due artisti si fa più stretta. Fontana, che appartiene a una generazione precedente a quella di Klein, diventa collezionista del giovane teorico del monocromo e dividendosi tra Milano e Parigi trova materia per approfondire la propria ricerca spaziale. Tra l’altro in qualche modo, inserendo il blu e l’oro nella propria arte – nel periodo delle ceramiche – introduce elementi innovativi che saranno portati alle estreme conseguenze da Klein, che resta però, a suo modo, un artista figurativo, almeno per gran parte (forse la più nota) della sua produzione. Se l’associazione tra i due artisti appare quanto meno singolare ad un primo sguardo, si intuiscono i nessi e la suggestione sulla quale lo spettatore è invitato a riflettere prima che a concordare. La mostra si inserisce tra l’altro negli eventi che Milano, da sempre riconosciuta per la sua spiccata vocazione europea e internazionale nell’ambito del Paese, dedica al semestre di presidenza europea dell’Italia.

L’esposizione, organizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana di Milano e con gli Archives Yves Klein di Parigi e prodotta dal Museo del Novecento con Electa, si avvale di prestiti importanti da musei italiani e stranieri: tra gli altri, il Mnam - Centre Georges Pompidou (da cui arriva una grande Anthropométrie di Klein mai esposta in Italia) il Mamac di Nizza, il Kaiser Wilhelm Museum di Krefeld, il Louisiana di Humlebæk, la Gam di Torino e la Gnam di Roma; ed è stata realizzata grazie al contributo di Finmeccanica e della Bank of America Merrill Lynch.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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