venerdì 21 settembre 2012

Assaggi di stagione al Teatro Filodrammatici di Milano


Recensioni spettacoli teatrali/eventi
Scritto da Ilaria Guidantoni   
Venerdì 21 Settembre 2012

Una stagione nel segno delle storie perché raccontare storie, pescando nella tradizione per trasgredirla, avvicina agli altri, con un effetto catartico per sé e di accoglienza altrui. Suggestioni che portano a scavare nella contaminazione dei linguaggi, nelle nostre debolezze e fragilità al di là dei ruoli professionali, nelle dinamiche dei rapporti di coppia che diventano metafora del rapporto con sé e con l’intimità; e ancora il rapporto con il sociale e l’attenzione alla cronaca contemporanea.

Ritrovarsi all’inizio di una nuova stagione rappresenta al contempo una sfida e una soddisfazione. Si consolida per la stagione 2012-2013 la filosofia di un teatro che racconta storie nel solco di “tradizioni e tradimenti”, un apparente ossimoro che assume la tradizione per rileggerla e trasgredirla, superandola in una proiezione verso il futuro, che dice voglia di innovazione, sperimentazione e attenzione ai giovani. Questo il cuore del messaggio espresso dal Presidente e Vicepresidente dell’Accademia dei Filodrammatici, Carlo Marietti e Antonio Sormani.

Nello stile del teatro, Tommaso Amodio e Bruno Fornasari, direttori artistici, hanno condotto come un talk show, di per sé spettacolo, la presentazione, dando avvio ad un video di scampoli di alcuni spettacoli, un dietro le quinte girato come su un set cinematografico.

La programmazione del teatro è complessa organizzandosi intorno ad un luogo di incontri, dibattiti, eventi, ben più complesso di una semplice stagione teatrale con l’idea di uno spazio da vivere a tutto tondo, radicato nella città. In tal senso è da sottolineare che a breve si definirà una convenzione tra il teatro e il Comune di Milano, in linea con il nuovo approccio culturale dell’amministrazione cittadina. Nell’ambito del ripensamento della cultura per la cittadinanza si iscrive anche la sessione “Illecite visioni”, cofinanziata dall’amministrazione meneghina che porta in scena il tema dell’omosessualità, all’interno di un progetto di accoglienza ampia di Milano ai suoi visitatori e residenti.

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