sabato 22 settembre 2012

Anni ’30, Arti in Italia oltre il Fascismo - Palazzo Strozzi (Firenze)

Recensioni spettacoli teatrali/eventi 
Scritto da Ilaria Guidantoni    
Sabato 22 Settembre 2012

Dal 27 settembre 2012 al 27 gennaio 2013. Mostra di alto profilo, raffinata e ricca, con un allestimento elegante. Originale la scelta di raccontare a trecentosessanta gradi un periodo storico così ricco di suggestioni e spunti contraddittori, premessa della modernità italiana. Un’ottica semplice quanto per nulla scontata. Panorama completo, di livello elevato senza soffermarsi solo sui soliti noti. Scelta importante delle opere. Didascalie appropriate come raramente accade.

ANNI ’30, ARTI IN ITALIA OLTRE IL FASCISMOPromossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Ministero per i Beni e le Attività culturali, Soprintendenza Psae e per il Polo museale della città di Firenze
Con Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze e Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana
Curata da Antonello Negri con Silvia Bignami, Paolo Rusconi, Giorgio Zanchetti e Susanna Ragionieri per la sezione Firenze
Main sponsor Banca Cassa di Risparmio di Firenze
Ferrovie dello Stato Italiane, Aeroporto di Firenze, Società Aeroporto Toscano, ATAF, Unicoop Firenze, Firenze Parcheggi



In mostra a Palazzo Strozzi le arti negli Anni Trenta. Dai capolavori di Sironi, Martini, Fontana, Guttuso fino al design, un periodo visto nel suo lato più innovativo e vitale. Si tratta di una rassegna che per la prima volta indossa gli occhiali dell’epoca per guardare in modo diverso e completo un periodo di straordinarie trasformazioni avvenute nel settore delle arti: dalla pittura alla scultura, dal design alla comunicazione di massa. E’ in questo periodo infatti che nascono la pubblicità e i primi manifesti. Sullo sfondo anche la radio, il cinema e i primi rotocalchi, che dalle “belle arti” raccolgono una quantità di idee e immagini trasmettendole al grande pubblico. Indovinata la sezione delle foto dell’epoca che illustrano le case e gli ambienti nei quali hanno probabilmente operato gli artisti con gli oggetti che essi stessi hanno realizzato.
La recensione integrale su Saltinaria.it 

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