giovedì 19 maggio 2016



John e Joe - Teatro Piccolo Eliseo (Roma)

Scritto da   Giovedì, 19 Maggio 2016 
John e Joe - Teatro Piccolo Eliseo (Roma)
Dal 18 al 29 maggio. Prestazione eccezionale per gli interpreti di un testo scarno, minimalista, dagli accenti brechtiani: teatro dell’assurdo, volti e mimica stralunati con una punta di ironia e leggerezza, che lasciano affiorare in una cornice da siparietto l’attaccamento alla ricchezza e l’inutilità della sua ricerca, il bisogno primario di amicizia, specchio di una solitudine che rischia il naufragio. Valerio Binasco porta in scena al Piccolo Eliseo "John e Joe" della scrittrice ungherese Agota Kristof, con l'interpretazione di Nicola Pannelli e Sergio Romano.

Produzione Teatro Due Parma /Popular Shakespeare Kompany /Narramondo Teatro presenta
JOHN E JOE
di Agota Kristof
regia Valerio Binasco
con Nicola Pannelli e Sergio Romano

Essere primi o ultimi, nella società, è un fatto di predestinazione. John e Joe è “una specie di duetto”, poetico e struggente e insieme comico, a tratti esilarante. Volti, pose, e gesti stralunati in un teatro che a tratti può sembrare muto. La lezione del mimo, il gioco del siparietto, l’uno che diventa due anche fisicamente, è un gioco già visto ma rivisitato in modo originale.
Una tenda è la parete che separa il bar, il dentro, la scena dal fuori: entrata e uscita. Il gioco comincia così ed è un intreccio senza sosta di clownesco e amaro: qualcosa che ricorda la comicità di Charlie Chaplin, specchio dei tempi moderni. E’ un mondo di precariato e miseria, interiore prima di tutto: un affanno meschino alla ricerca di soldi da sperperare, magari per comprare un biglietto della lotteria e tentare la fortuna da dilapidare all’indomani di un’insperata vincita. C’è qualche cosa che nel gioco dell’assurdo e dell’incomunicabilità tra i due, che hanno quasi lo stesso nome, riecheggia il teatro dell’assurdo, eppure sopravvive il valore dell’amicizia che è forse un bisogno prima di un desiderio. Senza l’altro che può essere anche l’altra parte di noi, l’io è condannato a un solipsismo nel quale rischia il naufragio: manca lo specchio nel quale riconoscersi, qualcuno da stuzzicare e attaccare.
Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni/spettacoli-teatrali/john-e-joe-valerio-binasco-teatro-piccolo-eliseo-roma-recensione-spettacolo.html

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