“Les oiseaux de passage" – Belgio, di Olivier Ringer. Francofilm, Festival del cinema francofono di Roma
Scritto da Ilaria Guidantoni Sabato, 19 Marzo 2016
“Gli uccelli migratori”, traduzione letterale in italiano, racconta la storia tenera di un’amicizia tra due bambine, ognuna con le proprie fragilità, anche se l’una è più apparente, costretta in carrozzina. Il pretesto è la cura di un anatroccolo, uccello migratore anche se indifeso che diventa metafora del bisogno di cura e di accudimento di ognuno di noi – essere madri e figli al contempo – e della necessità altrettanto forte di lasciare il nido. Dolce, surreale in certi momenti, eppure credibile, per l’infanzia i giochi sono una cosa seria.
Un film piccolo e delicato quello che propone il Belgio, paese spesso attento nella cinematografia, a storie quotidiane e di un’emarginazione non scandalosa, dove l’inclinazione sociale è nei sentimenti, diversamente dal cinema francese che spesso presenta storia in parte autoreferenziali, più incline a cogliere la morbosità e il disagio violento, scandaloso.
Per una lettura integrale dell'articolo: http://www.saltinaria.it/news-arte/eventi-e-arte-news/les-oiseaux-de-passage-di-olivier-ringer-francofilm.html
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