“Rapt à Bamako” – Mali, regia di Cheikh Oumar Sissoko. Francofilm, Festival del cinema francofono di Roma
Scritto da Ilaria Guidantoni Sabato, 19 Marzo 2016
Film per certi aspetti ingenuo ma coraggioso, di denuncia della corruzione in Mali e in generale nell’Africa ex coloniale e della diffusione di pratiche barbare. Un modo per raccontare aspetti arcaici della famiglia e il ruolo determinante delle donne e dei bambini nel progresso della società, a dispetto delle regole codificate.
L’avventura elettorale del capofamiglia che aspira a diventare presidente della Repubblica richiama il sostegno dei parenti dal Senegal e della Francia e mette a confronto, anche aspro, culture e generazioni diverse. La disavventura di una ragazza, osservatrice elettorale, rapita all’uscita da casa del politico insieme ad una nipote albina, giudicata un errore della natura per la sua condizione, aprono la quesitone della corruzione e del difficile esercizio della politica in quei paesi. I governanti sono disponibili a rischiare la vita dei propri cari, addirittura per sacrifici umani che diventano riti propiziatori, in un misto di devozione e regole rigorose del clan familiare e perversioni ancestrali, condite con gli affari quotidiani di oggi.
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