giovedì 16 gennaio 2014

I, Peaseblossom - Teatro Filodrammatici (Milano)

Mercoledì, 15 Gennaio 2014 Ilaria Guidantoni

Dal 14 al 19 gennaio. Un’idea originale, partire dai personaggi ‘minori’ per rileggere con ironia il teatro del grande Bardo. A farci da guida è Fiordipisello nel "Sogno di una notte di mezza estate", dando vita ad un lavoro drammaturgico straniante e un po’ disorientante dove il solo personaggio sul palcoscenico anima lo spettacolo tanto come narratore, quanto come interprete e regista di una pièce che è teatro nel teatro e si compie in modo interattivo di fronte e - forse meglio sarebbe dire - intorno a noi. Agile e goffo ad un tempo, sembra uno spettacolo per bambini (e in effetti lo è) e ne conserva qualche approssimazione, il senso di incompiuto, il gioco più che la finitezza di uno spettacolo compiuto, la voglia di sorridere e di giocare con il pubblico. Certamente versatile il protagonista con il suo strattonare il pubblico e coinvolgerlo. Il teatro esce dal palcoscenico e la vita vi entra in uno scambio disorientante, qualche volta – credo volutamente – sconclusionato. Ma come in ogni favola per l’infanzia la morale non manca, anche se in questo caso rovesciata.

 
Produzione Accademia degli Artefatti presenta
I, PEASEBLOSSOM
ispirato a Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare
di Tim Crouch
regia Fabrizio Arcuri
con Matteo Angius e Fabrizio Arcuri

Dal 14 al 26 gennaio la compagnia Accademia degli Artefatti è in scena al Teatro Filodrammatici con due spettacoli del progetto I, Shakespeare di Tim Crouch: I, Peaseblossom e I, Banquo. Quest’ultimo, essendo stato selezionato come finalista ai Premi Ubu 2013 nella categoria Miglior Novità Straniera, andrà a sostituire "I, Caliban", annunciato ad inizio stagione.

I due testi fanno parte di una quadrilogia di opere ("I,Malvolio", "I,Banquo", "I,Caliban", "I, Peaseblossom") scritte dal drammaturgo britannico di fama internazionale Tim Crouch. Ispirate ad alcuni dei grandi classici shakespeariani ("La Dodicesima notte", "Macbeth", "La Tempesta", "Sogno di una notte di mezza estate") e inizialmente pensate per il Festival di teatro ragazzi di Brighton, si sono poi trasformate in un successo internazionale adatto anche ad un pubblico adulto. Certo l’idea di uno spettacolo per bambini si indovina e in qualche modo se ne resta intrappolati. Forse sarebbe interessante vederlo con un bambino accanto, per leggerlo attraverso i suoi occhi. Il pubblico in ogni caso sembra sinceramente divertirsi, pronto a gettarsi nella mischia, nella voglia di giocare e di mischiare le carte in quel confine tra gioco e realtà nel quale la finzione sfuma nel reale. C’è il rischio della confusione ma è forse legato a chi legge.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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