martedì 13 gennaio 2015

Italiani! - Teatro Manzoni (Milano)

Ilaria Guidantoni Sabato, 10 Gennaio 2015

Dal 9 all’11 gennaio. Uno spettacolo strepitoso di un artista completo, che lavora su se stesso prima che sul palcoscenico a trecentosessanta gradi, entrando in empatia e in dialogo con il pubblico senza forzature, slabbrature, eccessi. Decisamente originale, nella comicità e negli spunti in mezzo a tanta, troppa satira, volgare e ripetitiva. Difficile da raccontare, certamente da vedere, dal teatro nel teatro che critica e autocritica il teatro; alla storia dell’Italia dalle origini quando era un ammasso di isole forse attaccato all’Africa ai giorni d’oggi; alla ferocia del sarcasmo del quotidiano fino all’invito e al messaggio di speranza a restare perché gli Italiani siamo noi, non gli altri. Uno stimolo alla responsabilità e all’autoironia, in una gag continua che coinvolge i suoi tecnici assistenti sul palco e un gioco di attrezzi di scena singolare. Tra le righe colto, di una comicità estremamente raffinata.

PAPO presenta
I T A L I A N I !
Il nuovo one-man-show
con Paolo Migone

Le virtù, gli eccessi, le manie, le abitudini, i vizi e le cattiverie degli ITALIANI raccontati da Paolo Migone attraverso secoli di storia e l’ordinaria follia del quotidiano, di un popolo che come la Grecia, citata nello spettacolo, era una delle culle della civiltà e si è ridotta a un ammasso di gente che cerca di fregare l’altro. I figli di Leonardo costretti a mendicare lavoro altrove. Lo spettacolo è però anche una chiamata a raccolta della responsabilità, non una critica fine a se stessa ed è questo il suo valore, al di là del tono davvero spassoso e arguto di un’energia debordante e divertita dello stesso autore ed interprete.

Paolo Migone, 58 anni dichiarati, è nato a San Paolo del Brasile da madre piemontese e padre genovese, ma vive da sempre a Livorno, sua città adottiva, ed è comico, cabarettista, disegnatore, e caratterista, presente nel cast di Zelig Circus su Canale 5. Per chi conosce l’ambiente livornese, si intuisce la formazione articolata e assorbita con naturalezza e originalità del teatro locale, del gusto della satira pungente ma di impegno sociale e civile, dove le osterie e le birrerie sono fucina di ispirazione e condivisione. In Migone non c’è però il lato dissacrante e un po’ volgare che troppo spesso affiora, coltivato dal piccolo schermo, e questa è la cifra che lo rende originale. Visionario auto-dichiarato, dopo aver passato ai raggi la vita di coppia - della quale ha regalato un episodio come un bis alla fine dello spettacolo - si butta nel mare magnum della società e della fotografia del Paese.

La recensione integrale su Saltinaria.it

Nessun commento:

Posta un commento