lunedì 3 febbraio 2014

Come tre aringhe - Teatro de' Servi (Roma)

Venerdì, 31 Gennaio 2014 Ilaria Guidantoni

Dal 28 gennaio al 16 febbraio. Un testo interessante, ben strutturato, con un crescendo di colpi di scena che svela solo alla fine il quid di una metafora: la ricerca di sé stessi grazie all’incontro con gli altri. In uno spazio confinato, in un tempo vuoto, come quello notturno, così dilatato, tre uomini molto diversi tra loro si confrontano. La maschera di ciascuno cade perché quello che conta è passare in mezzo al dolore e alla vita, piuttosto che scavalcarli. Ben interpretato, con un bel ritmo che muta gradualmente dalla commedia brillante al teatro contemporaneo sull’identità. Un’occasione per ridere di gusto, senza volgarità, senza scivolare nella banalità, come anche per commuoversi, dell’amarezza della vita che vale sempre la pena di essere vissuta, pur come tre aringhe a custodia di un mitico delfino bianco dagli occhi turchesi.

La Bilancia presenta
COME TRE ARINGHE
una commedia di Marco Falaguasta e Mauro Graiani
con Marco Falaguasta, Marco Fiorini, Piero Scornavacchi
regia di Marco Falaguasta
scena Mauro Paradiso
luci Marco Laudando
aiuto regia Luca Latino
assistente alla regia Flavio Moscatelli
organizzazione Razmataz

La scena, fissa per tutti e due gli atti, si apre su una sorta di seminterrato, dove regna il disordine e un senso di angustia, pochi metri tra l’entrata e la cella frigorifera a -30 gradi. Il televisore che funziona male ma serve ad ingannare il tempo o a rilassarsi guardando il televideo, per sentirsi aggiornati e parte del mondo che le tre anime rinchiuse là dentro non vivono. Sono tre metronotte che lavorano di notte, reclusi, prigionieri delle stesse creature alle quali fanno la guardia; mentre di giorno dormono e sopravvivono alla solitudine.

A tutta parete una scena fissa con pesci che vagano in una sorta di delfinario. Questa vasca sospesa, come la fortezza del Deserto dei Tartari, appare una metafora più che una realtà. Più si va avanti nella storia, più il mitico delfino bianco dagli occhi azzurri, che pare particolarmente pregiato e rappresenta il motivo dell’impegno dei tre metronotte stipendiati per compiere una procedura di sicurezza alle 2.30 di notte, quando scatta l’operazione vitale, ci appare come un miraggio.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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