venerdì 12 settembre 2014

"Genesi", la Terra secondo Sebastião Salgado

Ilaria Guidantoni Giovedì, 11 Settembre 2014

Bianco e nero di geografie naturali e antropizzate, ma sono ritratti di uomini e donne ‘fuse’ con l’ambiente naturale che mostrano la continuità e quasi l’interscambiabilità delle specie viventi. Perfino impressionanti. Le immagini appaiono come opere d’arte, dipinti, disegni a china, riecheggiando molta pittura giapponese e, ancora una volta, mostrando la frontiera fluida tra natura e opera d’arte. Un messaggio di pace e di chiamata alle armi ad un tempo, di segnalazione dell’armonia che diventa sublime e di denuncia di violazione. Un maestro del tratto verrebbe da dire, più che dello scatto.

Le 245 immagini in bianco e nero suddivise in 5 sezioni compongono un viaggio unico alla scoperta del nostro pianeta all’interno del Palazzo della Ragione, nella piazzetta dei Mercanti, di fronte a Piazza Duomo a Milano. Un contrasto forte tra l’involucro e il contenuto, l’esterno e l’interno: la zona monumentale, affari, di traffico e di movimenti umani fa da scenario ad una mostra che pare un inno al silenzio, a paesaggi distesi e sconfinati, un invito a rallentare, dilatare per immergersi profondamente anche in quello che sembra un particolare insignificante. E’ questo il tratto distintivo della mostra, non i soggetti ritratti ma la capacità di cogliere e leggere qualcosa che a quasi ogni altro occhio non verrebbe neppure da immaginare. In mostra fino al 2 novembre 2014 (aperta il 27 giugno).

“Genesi” di Sebastião Salgado, a cura di Lélia Wanick Salgado, è una mostra promossa e prodotta dal Comune di Milano - Cultura, Civita, Contrasto e GAmm Giunti e ideata da Amazonas Images che ha comportato un processo lento e lungo di lavoro, di dieci anni. Oggi, soprattutto in una città come Milano, diventa un manifesto legato alla filosofia dell’Expo, un inno alla vita, al rispetto e alla sacralità delle creature.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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