“Paul Verlaine miseria nera” di Michela Landi
Scritto da Ilaria Guidantoni Lunedì, 17 Aprile 2017
Per la prima volta in Italia gli ultimi taccuini del grande poeta
maledetto, l’ultimo Verlaine giudicato minore. Una traduzione che entra
in empatia con l’autore e ci restituisce la vivezza delle emozioni e
quella lingua di rottura del grande poeta, colto, raffinato ma anche
utilizzatore della lingua popolare, attento ai dialetti e alla canzone,
che gioca con la rima e con registri diversi. Pagine di “miseria nera”
eppure ironiche, con uno spirito bozzettistico, dedicate ai ricoveri
frequenti e al viaggio in Olanda, situazioni ambivalenti perché
costituiscono, rispettivamente, un confinamento e una fuga, ma anche un
momento di recupero e di cura.
Il libro ha il merito di restituire Verlaine al lettore moderno che scopre scritti godibili, freschi e di grande attualità nel suo plurilinguismo e vivezza pittorica, oltre il poeta per addetti ai lavori.
Il libro ha il merito di restituire Verlaine al lettore moderno che scopre scritti godibili, freschi e di grande attualità nel suo plurilinguismo e vivezza pittorica, oltre il poeta per addetti ai lavori.
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