venerdì 28 febbraio 2014

Chiara Smirne finalista Damprize 2014 - Categoria pittura

Smirne Chiara, Clinic,
olio e acrilico su tela,
100x100, 2013
L'opera Clinic di Chiara Smirne è arrivata finalista al concorso d'arte contemporanea DAMprize 2014 (http://www.damarte.eu/damprize-2014-le-opere-selezionate/)

A partire da sabato 1 Marzo 2014 la galleria DAMarte propone nei suoi spazi l’esposizione collettiva delle trenta opere selezionate per originalità, espressività, innovazione tecnica tra le oltre 300 iscritte al DAMprize 2014.
Il concorso è promosso dalla Galleria DAMarte di Magenta, con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano.
Il DAMprize 2014 | contemporary art contest – alla sua prima edizione – nasce a sostegno dei linguaggi contemporanei con il fine di valorizzare gli autori emergenti, italiani e stranieri, e l’intento di dare loro visibilità.
Le trenta opere selezionate – dieci per ogni categoria del premio: Pittura, Scultura, Fotografia/Digital Art – saranno in mostra al pubblico da sabato 1 marzo a venerdì 14 marzo 2014 alla galleria DAMarte di Magenta, in via Manzoni 48.
Nel corso dell’esposizione, le opere saranno sottoposte all’attenzione della Giuria, composta dal curatore del premio, Valerio Dehò (direttore artistico e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera) e da Aron Demetz (scultore), Carlo D’Orta (fotografo), Pierluigi Meda (pittore), Giovanni Sesia (fotografo), che selezionerà le tre opere finaliste per ciascuna categoria artistica.
A conclusione dell’evento, il 26 marzo 2014 si terrà la premiazione delle opere finaliste presso il Foyer di Spazio Oberdan a Milano alla presenza dell’Assessore alla Cultura della Provincia, Dott. Novo Umberto Maerna, e della Giuria del DAMprize 2014. L’esposizione delle nove opere finaliste rimarrà aperta al pubblico nello spazio del Foyer dal 27 marzo al 6 aprile 2014 (segue comunicato specifico dell’evento).

giovedì 27 febbraio 2014

Dal 4 marzo "Tutti pazzi per Costa" - Teatro Roma


 GRPT presenta
Antonello Costa in
TUTTI PAZZI PER COSTA 
con Antonello Costa, Gianluca Giugliarelli e Annalisa Costa
il corpo di ballo
Alessia Di Maio, Carmen Di Mauro, Fabiana Moscarella, Marica Galli
scritto con Gianluca Irti
collaborazione ai testi Gianpiero Perone
coreografie Annalisa Costa
coreografia tap Giorgio de Bortoli
arrangiamenti musicali Sebastiano Forte
vocal coach Katia Rizzo
costumi Giacoma Mellini e Rosy Moschella
cappelli Ditta Pieroni Bruno
luci Martin Taurisano
audio Mattia Albanese
consulenza artistica Gianfranco Phino
regia Antonello Costa
ufficio stampa Andrea Cova

Antonello Costa è uno degli artisti più originali e di talento del panorama comico italiano. Lo spettacolo, una commedia brillante nel suo classico stile poliedrico ed ironico, approda al Teatro Roma dal 4 al 23 marzo e sarà poi in tour in tutta Italia nelle più importanti piazze e manifestazioni. Uno spettacolo unico, coinvolgente, divertente, da non perdere assolutamente.  

Dopo il grande successo della scorsa stagione con lo spettacolo "ALL IN 25 anni da guitto del varietà", torna Antonello Costa con un nuovissimo varietà comico e le sue mille invenzioni e personaggi. Questa volta Antonello sarà costretto dal proprio medico ad andare in un centro specializzato per superare lo stress e l'esaurimento. Con l'aiuto di uno psicologo (Gianluca Giugliarelli), della sorella Annalisa Costa e di quattro bellissime infermiere (il corpo di ballo) proverà a capire il motivo di questo esaurimento. 
Riuscirà Antonello a far venire fuori tutti i suoi problemi? Riuscirà a liberarsi di Don Antonino, Sergio, Tony Fasano e Arcangelo Bottiglia? Saprà liberarsi dell'ossessione dei cappelli, da quella per Alan Sorrenti e dall'interpretare sempre alla sua maniera una "macchietta" napoletana della metà del ventesimo secolo?
Come ogni anno 2 ore di risate assicurate con i nuovi personaggi, numeri ballati, cantati, mimati come nella migliore tradizione del varietà italiano di cui Antonello è da tutti, a buon motivo, considerato un degno erede.
Con Annalisa Costa, Gianluca Giugliarelli e il corpo di ballo.

Antonello Costa
Tanta la tv nazionale, Beato tra le donne su canale 5, Ci vediamo in tv da Paolo Limiti, Casa Rai 1 con Giletti, il Tg2 Costume e società, Cominciamo bene su rai 3, Sabato Italiano su rai 1 con Pippo Baudo, Buona Domenica e Maurizio Costanzo Show su canale 5.  
Tanta anche la tv regionale, Seven show su europa 7, Avanzi popolo – Fregatur - Casbah in Campania, Succo di frutta in Toscana e Puglia, Insieme in Sicilia, Avecesare – Telecesare – Trambusto - Supertrambusto  su Europa 7.
Nel 2010 è su Comedy central con Chi c’è c’è chi non c’è ciao, e protagonista del suo primo programma televisivo “Antonello Costa 2010” su Europa 7 e tanti altri canali digitali regionali.

Al cinema è stato co–protagonista al fianco di Diego Abatantuono nel film “2061 un anno eccezionale” con la regia di Carlo Vanzina  

Curriculum teatrale
1999 - L’artista di Antonello Costa - Teatro Tasso (Napoli)
2002 - Calmi, rilassati, oh! di Antonello Costa - Teatro dei Satiri (Roma), Teatro Bracco (Napoli)
2003 - Vieni avanti provino di Antonello Costa e Gianluca Giugliarelli - Teatro Anfitrione (Roma), Teatro Bracco (Napoli)
2004 - A me gn’occhi, please! - Teatro Sala Umberto (Roma), Teatro Bracco (Napoli)
2005 - Tutto Costa sempre più - Teatro de’ Servi (Roma), Teatro Bracco (Napoli), Teatro Superga (Torino)
2006/2007 -  Crociera Costa - Teatro de’ Servi (Roma), Teatro Bracco (Napoli)
2008 - Attore protagonista in Amore in dvd commedia musicale di Velia Magno - Teatro Bracco (Napoli)
2008 - Un comico sotto stress - Teatro Anfitrione (Roma), Teatro Bracco (Napoli)
2009 - A me gn’occhi please 2 - Teatro Anfitrione (Roma), Teatro Bracco (Napoli), Teatro Superga (Torino), Marche, Abruzzo e Sicilia
2010 - Fame scritto in inglese ma letto in italiano di Antonello Costa - Teatro Anfitrione e Teatro Tirso De Molina (Roma), Teatro Bracco (Napoli), Teatro Cardinal Massaia (Torin9, Teatro Civico (Norcia, Pg) 
2011 - Costa crociera 2 di Antonello Costa - Teatro Tirso De Molina (Roma), Teatro Cardinal Massaia (Torino), Teatro Savio (Palermo)
2011 - attore protagonista nel Il Brigante commedia musicale di Longo - Iovane, regia Walter Croce - Teatro Tirso De Molina (Roma)
2012 - Tutto Costa ancora di più - Teatro Tirso De Molina (Roma), Teatro Savio (Palermo), Teatro Cardinal Massaia (Torino), Teatro San Francesco (Scafati, Sa), Teatro Civico (Norcia, Pg), Teatro Annibale di Francia (Messina), Teatro Antidoto (Gela)
2013 - ALL IN 25 anni da guitto del varietà - Teatro Anfitrione (Roma), Teatro Cardinal Massaia (Torino), Teatro Savio (Palermo), Teatro Metropolitan (Catania)
2013 - Gli amici non hanno segreti di Antonello Costa e Gianluca Irti - Teatro Anfitrione (Roma), Teatro Roma (Roma), Teatro Troisi (Napoli), Teatro Cardinal Massaia (Torino), Teatro Annibale di Francia (Messina)
2014 - Tutti pazzi per Costa di Antonello Costa - Teatro Roma (Roma), Teatro Cardinal Massaia (Torino), Teatro Savio (Palermo), Teatro Antidoto (Gela)


TEATRO ROMA - via Umbertide 3 (p.zza S. Maria Ausiliatrice), 00181 Roma
Per informazioni: telefono 06 7850626 - mail info@ilteatroroma.it
Info e prenotazioni: dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 20.00
domenica e festivi: dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00
Parcheggio custodito: via Umbertide 27 (apertura parcheggio ore 20.00)
Costo biglietti: Biglietto intero € 21 (comprensivo di € 1,00 di prevendita), riduzioni per studenti, gruppi, Cral
Orario spettacoli: dal martedì al venerdì ore 21.00, sabato ore 17.00 ed ore 21.00, domenica ore 17.30, lunedì riposo


Ufficio Stampa Compagnia: Andrea Cova
320/7040971
covapressoffice@gmail.com

Prigioniero della seconda strada - Teatro Sala Umberto (Roma)

Mercoledì, 26 Febbraio 2014  Ilaria Guidantoni

Dal 25 febbraio al 16 marzo. Una commedia agro-amara sulle nevrosi metropolitane, anzi sulla metropoli simbolo del cinismo della modernità. Per la dolcezza non c’è tempo anche se il tempo porta la riconciliazione. Commedia a suo modo originale, che non inclina allo sberleffo, alla risata facile, senza equivoci né maschere. Ci sono solo le persone vere, senza personaggi, con il loro precariato e le paure, una società sempre più povera con il futuro stretto come un tunnel scuro senza la certezza che alla fine ci sia la luce. Il risultato la diffidenza e l’aggressività, l’insofferenza e l’intolleranza tra i vicini di casa. E la stessa casa assomiglia sempre più a una prigione, dove anche l’amore sembra soffocare tra esaurimenti nervosi e incertezze sul domani. Per certi aspetti surreale come può esserlo la realtà quotidiana nella sua assurdità, che ha sempre più fantasia di noi. Delizioso l’allestimento scenico. Ben calati nel ruolo gli interpreti. Lascia un gusto dolce e semplice, quello della saggezza di tutti i giorni.

La Contrada Teatro stabile di Trieste presenta

Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino in
PRIGIONIERO DELLA SECONDA STRADA

di Neil Simon

con Barbara Folchitto e Adriano Giraldi

e con Paola Bonesi e Marzia Postogna

scene Alessandro Chiti 

costumi Alessandra Ricci

musiche Massimiliano Forza 

arrangiamenti Fabio Valdemarin

adattamento e regia di Giovanni Anfuso

Prigioniero della seconda strada è di sorprendente attualità ed ha per oggetto una piccola famiglia aggredita dalla crisi economica, in scena solo i due genitori. Il marito, è un piccolo uomo onesto, dirigente ma non di grande lignaggio, licenziato e quindi afflitto e frustrato; la moglie, una donna coraggiosa che sa volare alto, come solo le donne sanno fare, forse anche un po’ frivola, che in scena appare sempre molto elegante, forse troppo raffinata per la condizione che vive. Indubbiamente quella che si chiama una donna di carattere, pronta a mettersi in gioco e a dare una sferzata al marito.

La pièce prende avvio in una serata estiva, tremendamente calda, a New York nel piccolo soggiorno dove il protagonista inveisce contro il condizionatore che non funziona e da un’inezia si scatena una riflessione su una vita che non va, a cominciare dalle piccole noie della dimora che è tutt’altro che un rifugio. Vicini rumorosi e maleducati, hostess che gozzovigliano durante la notte, malfattori che si aggirano per il quartiere. Mel non riesce a dormire a causa di una serie di irresistibili ed esilaranti nevrosi scaturite dal troppo caldo fuori e dal troppo freddo dentro, da un condizionatore rotto e perennemente fermo a 7°, dallo sciacquone difettoso del gabinetto e così via, ma il vero problema è un nodo allo stomaco che come gli fa notare la moglie Edna dipende da qualcosa che è dentro di lui e non fuori. La donna fa da contraltare al protagonista: affettuosa, apparentemente svampita, ma con i piedi per terra.

La recensione integrale su Saltinaria.it

mercoledì 26 febbraio 2014

Kilowatt Festival XII edizione 18 - 26 luglio 2014, Sansepolcro (Arezzo)

Kilowart
concorso di idee rivolto ad artisti under 35  per un

progetto nell’ambito della sezione “arti visive” del Festival

chiusura bando: 22 marzo 2014


Kilowatt Festival, manifestazione dedicata al teatro d’innovazione, alla danza contemporanea, alla scena musicale e artistica, per la XII edizione in programma dal 18 al 26 luglio 2014, lancia per la prima volta il concorso Kilowart, rivolto ad artisti italiani tra i 18 e i 35 anni, per la realizzazione di un progetto nell’ambito della sezione “arti visive” della rassegna.

Kilowart – a cui è possibile partecipare inviando le candidature entro il 22 marzo 2014 – intende sviluppare una nuova modalità di interazione tra artista, pubblico e territorio. Il bando è rivolto infatti a progetti che prevedano la partecipazione attiva dei cittadini nella realizzazione di un lavoro (installazione, videoproiezione, performance ecc.) in grado di indagare il contesto di Sansepolcro tra storia e prospettive, punti critici e aspettative.
La neve di luglio
Maria Teresa Zingarello

Il confronto con la comunità locale è un aspetto fondante del concorso, infatti il progetto vincitore dovrà essere sviluppato dall’artista nel corso di una residenza a Sansepolcro di due mesi, dal 18 maggio al 18 luglio, giorno dell’inaugurazione del Festival. I luoghi principali di lavoro saranno gli spazi teatrali del complesso ex Misericordia, recentemente al centro di un progetto di riqualificazione che l’ha riconsegnato alla comunità: un luogo prezioso per la città, per il quale Piero della Francesca dipinse il Polittico della Misericordia, attualmente al Museo Civico.

Novità di Kilowart, in linea con la vocazione partecipativa del Festival, è la composizione del comitato di selezione che, con l’inserimento di una rappresentanza di soggetti non appartenenti al “sistema dell’arte”, costituisce un’esperienza pressoché inedita nel panorama nazionale. Il comitato sarà infatti composto da un operatore del settore, Ilaria Gianni (critica d’arte e curatrice); dal direttore artistico di Kilowatt Luca Ricci (autore e regista teatrale); da un rappresentante dell'Istituzione Biblioteca Museo di Sansepolcro; da un gruppo di dieci cittadini-non-addetti-ai-lavori del territorio.

Happens Everyday
I risultati della selezione saranno pubblicati entro martedì 29 aprile 2014 sul sito internet di Kilowatt (www.kilowattfestival.it) e il progetto vincitore sarà in seguito presentato alla cittadinanza attraverso un incontro pubblico.

La sezione “arti visive” di Kilowatt Festival, con il concorso Kilowart, prosegue così nella direzione dei progetti invitati alle precedenti edizioni, a cura di Saverio Verini, che hanno visto un coinvolgimento sempre maggiore della comunità. Nel 2012 Filippo Berta ha infatti realizzato Happens Everyday, una performance con 20 cittadini della Valtiberina, e nel 2013 Maria Teresa Zingarello ha coinvolto 83 persone in un’azione collettiva in Piazza Torre di Berta dal titolo La neve di luglio.

Inoltre l’opera – e la documentazione relativa alle sue fasi di realizzazione – entrerà a far parte di un fondo per l’arte contemporanea al Museo Civico di Sansepolcro che raccoglierà tutte le opere nate da questi processi collettivi, testimoniando così l’attitudine ai linguaggi contemporanei di un’intera comunità.

Info www.kilowattfestival.it  

Teatro a Roma - In scena a marzo...

Teatro Italia al 13 Marzo al 16 Aprile 2014 NATO IN ITALY con Antonio Giuliani 
di Antonio Giuliani Maurizio Francabandiera Alessandro Barca
L’Italia, paese colmo di storia, di cultura, di grandi uomini che con le loro gesta hanno reso, questa, una nazione traboccante di ricchezze.
L’Italia, una terra che fonda le sue radici sulle tradizioni e sui ricordi indissolubili di emblematici accadimenti, grazie ai quali, agli occhi del mondo, il nostro viene visto come un paese da invidiare e che forse siamo proprio noi italiani a non riuscire ad apprezzarlo a pieno.
Un irrefrenabile susseguirsi di istantanee del nostro paese, sviluppate chiaramente in chiave umoristica e contrapposte ai paradossi e le contraddizioni relative alle altre nazioni, una scena capace di consegnare al pubblico la visione di un’Italia che mai andrebbe dimenticata e un mix musicale tra il passato e il presente appartenente all’immenso repertorio italiano, daranno vita a uno show imperdibile, all’interno del quale si riscoprirà l’orgoglio e la fierezza appartenente alla nostra terra.
via Bari, 18 - Roma  tel. 06.44.23.92.86  
Orario degli spettacoli:  lunedì, martedì, giovedì, venerdi e sabato ore 21:15 domenica ore 17:45

Teatro Roma  dal 4 al 23 marzo TUTTI PAZZI PER COSTA con ANTONELLO COSTA

ANNALISA COSTA GIANLUCA GUIGLIARELLI & IL CORPO DI BALLO
Antonello, secondo sua sorella ha dei problemi, forse lo stress, forse i troppi spettacoli o forse un esaurimento. Annalisa quindi
decide di farlo visitare in una famosa clinica neurologica…… Come ogni anno 2 ore di risate assicurate con personaggi, canzoni
e macchiette; numeri ballati e mimati come nella migliore tradizione del varietà italiano. 
Via Umbertide, 3 - (zona S. M. Ausiliatrice) tel. 06.7850626 www.ilteatroroma.it
        

Teatro San Paolo dal 11 al 23 marzo THAT'S AMORE commedia musicale di e con MARCO CAVALLARO
Lui. Lei. Non si conoscono. Lui viene lasciato dalla fidanzata. Lei molla il fidanzato. Lui e Lei sono cacciati di casa. Lui e Lei affittano per uno strano scherzo del destino lo stesso appartamento. Lui e Lei sono costretti a passare un intero weekend insieme, ma lui odia tutte le Lei e Lei odia tutti i Lui. In una girandola di situazioni arriva la nuova commedia dell’autore dello spettacolo pluripremiato Pericolo di coppia. Una divertente storia d’amore condita da dolci e romantiche canzoni, una vera è propria commedia musicale “da camera”-
Teatro San Paolo Tel. 06 59606102 dal martedì alla domenica 16.00/19.30  Via Ostiense, 190 - Roma  www.teatrosanpaolo.it


Teatro Manzoni dal 25 febbraio fino al 23 marzo HO SPOSATO UN COLONNELLO 

La commedia, rappresentata in Francia con un enorme successo, grazie alla sua logica stupefacente, conduce lo spettatore ad accettare persino situazioni demenziali basate sul cambio di sesso, il tutto senza mai cadere nella volgarità ma trattando il tema con lo stesso humor e la stessa fantasia di un moderno Feydeau.

martedì 25 febbraio 2014

La bisbetica domata - Teatro Argentina (Roma)

Dall' 11 febbraio al 2 marzo. Regia e scenografia impeccabili, raffinate, nella miglior tradizione della rivista italiana d’epoca e del teatro di intrattenimento appena patinato. Teatro corale. Trasportare la vicenda nell’Italia del Ventennio del Novecento, rende l'intreccio narrativo concreto, lo eleva - anziché snaturarlo - e lo rende appetibile. Interessante e originale la scenografia, citazione culturale, ricostruzione storica e un pizzico di ironia. E’ evidente l’esperienza cinematografica e anche la conoscenza della storia culturale e dello spettacolo italiano. Lavoro ben interpretato dove la compagnia si muove come un unicum, un‘orchestra che mette sullo stesso piano le comparse rispetto ai protagonisti, prova di un lavoro curato e armonico. Mai c’è posa in un angolo del palcoscenico. Teatro classico, con un tono da intrattenimento forse senza guizzi di emozione ma, conoscendo il balletto russo, è nel pathos dell’insieme che si coglie l’emozione, mai nel singolo passaggio o nell’interpretazione individuale. Costumi curati e non leziosi. Forse qualche sintesi potrebbe essere necessaria nella seconda parte, anche se il pubblico gode di un certo approfondimento.


Coproduzione Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile di Napoli e Teatro Metastasio Stabile della Toscana, con la collaborazione di Napoli Teatro Festival Italia presenta
LA BISBETICA DOMATA
di William Shakespeare
regia e scene Andrej Končalovskij
con la collaborazione di Marta Crisolini Malatesta
traduzione Masolino d’Amico
costumi Zaira de Vincentiis
coreografia Ramune Chodork
luci Sandro Sussi
aiuto alla regia e direzione artistica Giuseppe Bisogno

Personaggi e interpreti
Caterina - Mascia Musy
Petruccio - Federico Vanni
Vincenzo padre di Lucenzio - Roberto Alinghieri
Servo di Battista, Una guardia, Curzio - Giuseppe Bisogno
Tranio servo di Lucenzio - Adriano Braidotti
Battista Minola - Vittorio Ciorcalo
Ortensio, Nataniele - Carlo Di Maio
Lucenzio - Flavio Furno
Bianca - Selene Gandini
Biondello servo di Lucenzio, Filippo - Antonio Gargiulo
Un pedante, Pietro - Francesco Migliaccio
Gremio, Giuseppe, Un sarto - Giuseppe Rispoli
Grumio servo di Petruccio, Seconda guardia - Roberto Serpi
Una vedova, Zuccherina - Cecilia Vecchio

Il Teatro Argentina ospita la prima regia italiana di Andrej Končalovskij che mette in scena, trasportandola nell’Italia fascista degli anni Venti, "La bisbetica domata", una delle commedie giovanili più divertenti di William Shakespeare.

Lo spettacolo dell’artista russo, famoso soprattutto per le regie cinematografiche, porta sul palcoscenico romano - dall’11 febbraio al 2 marzo dopo l’anteprima estiva al Festival di Napoli - la vicenda amorosa tra Caterina (Mascia Musy) e Petruccio (Federico Vanni) proponendo, tra equivoci, travestimenti, battibecchi e ispirazioni felliniane, una riflessione sulla natura femminile e sul ruolo sociale delle donne.

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Dialogo tra intimità e città nel movimento del colore. Marco Tamburro a Brera

7 am 
 Lunedì, 24 Febbraio 2014 Ilaria Guidantoni

Marco Tamburro apre di un nuovo un capitolo milanese, sceglie l’olio su tela, conserva il bianco e nero dato come un colore tra gli altri con inserti ampi di rosso che talora attraversano la tela trascinandola nella narrazione. Sono istantanee in movimento, una pennellata che è in presa diretta. L’irrequietudine trapela dagli interni dove la poltrona rossa e lo studio, ma anche la camera da letto, sono punti fermi – e mobili del proprio mondo interiore – che si affacciano a strapiombo sulla città. Il confine tra interni domestici e strade metropolitane si annulla o meglio si fluidifica e si intreccia perché non assaporiamo calore, pace e intimità in quegli ambienti strattonati dalla vita. La figura umana è d’un côté anche quando è al centro, quasi esclusivamente femminile, di spalle, discreta eppure ingombrante.
vento freddo

Abbiamo incontrato Marco Tamburro a Brera, nella Galleria AM Antonio Miniaci, uno spazio internazionale dove l’artista non è nuovo. A Milano non è una prima, ma un ritorno, e la nostra curiosità è sul perché di questa scelta che da qualche mese lo ha portato di nuovo al nord della Capitale, mesi di grande attività e concentrazione ci ha raccontato. “E’ stata un’esigenza che mi è cresciuta dentro, diventando ad un certo momento irrinunciabile. Sono così, non mi spavento, quando sento il bisogno di mettermi in cammino, prendo i miei attrezzi e parto”.
Una necessità legata ad un’occasione di lavoro, alla vita personale? Con una certa reticenza ci dice “entrambe le cose, le dimensioni sono intrecciate”.

niente di nuovo
Ci accompagna a vedere la mostra dove i suoi tratti, le pennellate decise che creando un’onda, un tragitto nel quale si è costretti a correre con lo sguardo anche quando l’immagine è quello di un salotto, si riconoscono. C’è una scelta di campo più decisa e coraggiosa anche a livello di tecnica, sembra messa da parte la sperimentazione – non esclusa – per costruire un percorso di approfondimento. I colori bianco, nero e rosso sono ancora dominanti con qualche inserto di giallo, tra l’altro, secondo la teoria funzionale dei colori, la tinta che indica la scelta. “La novità più importante – sottolinea – è la messa in comunicazione tra gli interni e gli esterni quasi sempre guardati da dentro verso il fuori, ma in alcuni casi anche al contrario: non c’è più un vero e proprio confine ma un dinamismo che corre nelle due dimensioni”.

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