mercoledì 30 dicembre 2015

MILLENNIUM BUG

Dopo il debutto al Teatro Libero di Palermo il 30 gennaio, Millennium Bug apre la rassegna OFF del Teatro Stabile del Veneto al Ridotto del Teatro Verdi di Padova sabato 6 febbraio 2016 alle 18:30 con replica martedì 9 febbraio alle 21:00.
La settimana dal 23 al 28 febbraio lo spettacolo è in scena a Roma al Teatro Lo Spazio.

MILLENNIUM BUG
di Sergio Gallozzi
liberamente ispirato a Il Maratoneta di Luca Coscioni

con Galliano Mariani
regia Christian Angeli

luci e scenotecnica Giacomo Cursi
musiche Marco Lucchi, Stefano Luca
riprese e fotografia video Andrea Littera
aiuto regia Alessia Filiberti

con la partecipazione amichevole in voce di Carmen Lasorella e Andrea Trovato

produzione Indigena / Teatro Libero Palermo

Millennium Bug è l'ultima produzione di Indigena Teatro, un monologo teatrale inedito di Sergio Gallozzi  liberamente ispirato al libro-diario “Il Maratoneta” di Luca Coscioni (ed. Stampa Alternativa, 2003).

Cosa fa un uomo che ha appreso di avere una malattia che lo porterà, senza appello, alla morte nel giro di qualche anno? Sa che il suo corpo diventerà progressivamente di pietra: non potrà muoversi, poi non potrà parlare, anche solo respirare sarà doloroso.
C'è stato un uomo, il quale, appresa la terribile notizia di essere malato di SLA, ha deciso di ricominciare a correre: l'ultima maratona di Luca Coscioni è stata una straordinaria ed appassionata avventura politica, una battaglia di libertà a beneficio di una ricerca scientifica libera contro le forme neo-oscurantiste che, proprio in quei primi anni del tanto atteso nuovo millennio, si stavano riorganizzando.
Millennium Bug ci riporta alla mente quel passato prossimo italiano degli anni zero. Un passato oscuro, zeppo di scommesse perse e di personaggi politici disattenti e inconcludenti. Un passato troppo vicino per essere giudicato con il dovuto distacco e troppo distante per avvertirne ancora la forza propulsiva.

La regia di Christian Angeli non chiede all'interprete Galliano Mariani di impersonare Luca Coscioni, ma di dare corpo al suo pensiero e forma alle sue lotte in posizione dialogica con gli interventi della popolare giornalista Carmen Lasorella.

A dieci anni dalla scomparsa di Coscioni, lo spettacolo scandaglia le possibilità interiori di ogni individuo che sono preludio necessario all'azione politica ed incita il pubblico a riattivare l'attenzione sui temi cosiddetti “etici”, tanto fondamentali nella vita delle persone quanto costantemente rinviati dall'agenda pubblica.


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