giovedì 28 novembre 2013

Woyzeck - Teatro Argentina (Roma)

Lavoro originale, interessante, di grande intensità, dove la sintesi non può chiamarsi riduzione. L’idea di triplicare il protagonista, sdoppiando così, anzi dividendo per tre la sua amata Maria, ha un effetto dinamico e poliedrico che aiuta a sfaccettare la complessità della follia. Testo di grande attualità dove per l’occasione prevale il motivo personale della relazione malata, morbosa con l’amante. Nella relazione stabilita tra l’essere un poveraccio - costretto a vendersi come cavia di una scienza senza progresso - e l’impossibilità di avere una morale, sorge spontaneo il pensare al costo sul conto economico delle violenze di genere e a quanto la crisi sociale abbia inciso sulle crisi familiari e personali. Curiosa, trovata brillante, la scenografia con mobili che diventano elementi architettonici modulabili e la musica che entra direttamente dal vivo come elemento scenico. Davvero un bel lavoro con ritmo, qualità di interpretazione e rifinito dai costumi alle luci. Un teatro con la T maiuscola.

Roberto Gandini e la Piccola Compagnia del Piero Gabrielli presentano

in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

WOYZECK

di Georg Buchner

adattamento di Attilio Marangon

regia di Roberto Gandini 

con Chiara Poletti, Ettore Savarese, Fabio Piperno, Fabrizio Lisi, Florin Pagnini, Gabriele Ortenzi, Gelsomina Pascucci, Ilaria Piemontese, Matteo Leporelli, Michele Falica, Sara Tosato, Simone Salucci

musica Roberto Gori
costumi Tiziano Iuno

scene Paolo Ferrari

assistente alla regia Luciano Pastori

coordinamento pedagogico Luigia Bertoletti 

coordinamento specialistico Maria Irene Sarti

segreteria coordinamento pedagogico Giorgia Roccetti

coordinamento istituzionale Piero Gabrielli-Roma Capitale Stefania Galassi, Barbara Corsi, Matteo Cesaretti Salvi

Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Mariangela Caturano, Carla d’Antimi
Teatro di Roma - Settore Attività Culturali

Produzione Teatro di Roma

Lunedì 25 novembre Roberto Gandini insieme ai 12 giovani attori con e senza disabilità della Piccola Compagnia del Piero Gabrielli sono saliti sul palcoscenico del Teatro Argentina per riflettere sul fenomeno del femminicidio attraverso il racconto di uno tra i massimi testi della drammaturgia di metà Ottocento. Woyzeck di Georg Buchner, capolavoro romantico rimasto incompiuto a causa della morte dell’autore che, a quasi due secoli di distanza, continua a parlarci con sconvolgente attualità dello spietato meccanismo che rende l’individuo carnefice e vittima di una società piena di soprusi, falsità e moralismi.

La recensione integrale su Saltinaria.it

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