domenica 14 maggio 2017

A Bordeaux, un viaggio nella cultura e nei piaceri del vivere su Saltinaria


Bordeaux, percorsi fra tradizioni e innovazione. Il CAPC e La Cité du Vin

Scritto da   Domenica, 14 Maggio 2017 
Bordeaux, percorsi fra tradizioni e innovazione. Il CAPC e La Cité du Vin
Una passeggiata a Bordeaux, nel cuore di una delle zone più vocate dell’enologia francese, città borghese, ricca, bella eppure ‘calda’, che ha saputo recuperare l’antico per proiettarsi al futuro come nel caso del CAPC, museo dell’arte contemporanea in un antico deposito di merci legate agli scambi commerciali e la Cité du vin, il più grande museo al mondo nel suo genere.
Bordeaux, l’antica Burdigala, è una città aquitana tipicamente borghese, ricca che è cresciuta sugli scambi commerciali, legati principalmente al vino e all’industria nautica, ma anche ad altre merci che nei secoli si sono avvicendate e hanno fatto la fortuna di questa realtà. Città di commerci anche nello scambio culturale (nati e legati alla città i filosofi Michel de Montaigne, Montesquieu e lo scrittore premio Nobel François Mauriac), ha avuto non a caso un ruolo essenziale durante la Rivoluzione francese. La campagna con i suoi Chateaux era invece il regno della nobiltà che acquistava proprietà non appena aveva la disponibilità economica e lo stile elegante delle case ad esempio nella zona di Saint-Emilion testimonia questo orientamento sociale. La città è bella, con tanti quartieri che raccontano il centro, relativamente piccolo, circoscritto, ma molto ricco di angoli e atmosfere diverse, dalle quai con le facciate monumentali, biglietto da visita di Bordeaux per i visitatori, oggi restaurate, anche nella zona degli hangar con una lunga passeggiata che si può scegliere via terra lungo la Garonne o sull’acqua. Molto curata, piena di verde, la città respira la grandeur francese ma si nutre del calore di certe città del sud europeo anche per l’affabilità della gente. Una città dove si ha l’impressione di vivere bene. Le abitazioni sono tipicamente quelle con i tetti in lavagna, pietra calcarea chiara locale e balconi in ferro battuto. Da vedere tanti monumenti, senza dimenticare di perdersi nei suoi viali, vie e viuzze, lasciandosi guidare dalla propria curiosità, anche se forse la città, almeno finora, mancava di musei importanti. Una sosta vale la pena a Piazza Quinconques con il monumento ai Girondini. Certamente vale la pena una visita alla Cattedrale Saint-André con il campanile staccato dalla chiesa come Saint-Michel e la cosiddetta «Flèche», il secondo campanile di Francia per altezza dopo quello della Cattedrale di Strasburgo. Passeggiando si incontra la chiesa di Saint-Paul e la vicina Sinagoga intorno a corso Victor Hugo o Notre-Dame nel quartiere degli antiquari o, ancora la chiesa di Saint-Pierre. Quartieri eleganti si alternano a rioni caratteristici , multiculturali, come Saint-Michel con il suo celebre mercato dei Capucins, noto per i prodotti freschi. Forse il monumento più noto di Bordeaux è la piazza della Borsa ma la città è soprattutto interessante per la sua atmosfera, che la rende elegante e giovane ad un tempo: quarta città al mondo per le piste ciclabili subito dopo Amsterdam e Copenhagen.
Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/bordeaux-percorsi-fra-tradizioni-e-innovazione-il-capc-e-la-cite-du-vin.html

Nessun commento:

Posta un commento