Ilaria Guidantoni Martedì, 04 Novembre 2014
Francesco Garolfi anticipa il nuovo lavoro "Wild - Musiche per Jack London rivisitato da Davide Sapienza": una sua creazione dalla A alla Z ispirata al grande scrittore americano.
L’ultimo disco di Francesco Garolfi, musicista "letterato" originario di Cremona, “Wild”, uscirà ufficialmente il 20 gennaio 2015 (e sarà distribuito da Ird). Lo abbiamo ascoltato in anteprima – e la prima impressione è di inno "materico" alla vita, nel quale Francesco, per chi lo conosce musicalmente, osa senza timori rispetto al passato - e ne abbiamo parlato con l’autore che lo ha creato interamente: scritto, suonato, registrato e prodotto artisticamente. Uscirà in collaborazione con Alpes Soc. Coop. Trento, produttore esecutivo ed ente che si occupa di eventi e progetti volti a promuovere e preservare la cultura alpina.
Le musiche del disco sono diventate anche la colonna sonora dello spettacolo teatrale "Il richiamo di Zanna Bianca", in tour nel 2015 messo in scena in un paio di anteprime nel 2014, ispirato ai testi di Jack London tradotti da Davide Sapienza, il più importante conoscitore e traduttore italiano di London, riconosciuto anche negli Usa. La regia dello spettacolo (prodotto da Alpes Soc. Coop. Trento) è di Umberto Zanoletti di Teatro Minimo.
Come nasce questo disco e qual è la tua ispirazione?
"'Wild - Musiche per Jack London rivisitato da Davide Sapienza' nasce dall'amicizia e dalla stima reciproca tra Davide e me oltre che dalla mia passione per la letteratura. Il tutto legato dalle suggestioni evocate dai grandi spazi aperti, dalla natura incontaminata, dall'acqua, dal vento, dal fuoco, dalla luce che abbaglia e dalla notte che rapisce, mentre il respiro si condensa sotto il riflesso della luna. In una parola, dalla vita e dalla natura al loro stadio primordiale: il Wild appunto. Questo disco trae spunto dai testi londoniani in un senso più profondo di quanto non si possa credere: è sì riconducibile ai testi 'Il richiamo della foresta' e 'Zanna Bianca', ma è ispirato soprattutto all'universo emotivo e valoriale descritto dai testi londoniani sul Grande Nord, che ci sono stati resi in modo vibrante e fedele dalla traduzione e cura effettuate da Davide Sapienza per Feltrinelli. Gli scritti di Jack, nelle versioni di Davide, mantengono, per la prima volta anche in italiano, la vivacità e il vigore della vita senza compromessi, indissolubilmente legata alle origini, a una natura non stereotipata, a un mondo non domabile, al silenzio delle profondità senza fine. Queste atmosfere mi hanno colpito come un pugno, tanto da indurmi a scrivere un intero disco dedicato a questa letteratura 'alta'".
L'intervista completa su Saltinaria.it
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