Ilaria Guidantoni Domenica, 02 Novembre 2014
Un omaggio e un inno alla lingua, alla sua capacità di salire vette poetiche, discendere inferni volgari, piegarsi all’ammiccamento del dialetto e alla deriva di sentimenti estremi, brutale e sublime ad un tempo. Nella lettura ad alta voce i due piani, poetico e teatrale, emergono in tutta la loro ricchezza, tracciando l’affresco della vita vissuta di periferie slabbrate. La voce accarezza e rafforza il linguaggio confermando il valore del teatro di parola e, al contempo, diventa parte del corpo, strumento che accompagna le membra, gli occhi, le mani in un gesto continuo che srotola il libro in una pellicola. Un lavoro di grande tecnica dove l’esercizio e la fatica non si vedono più: Gifuni è morbido, fluido, versatile sfiorando cime e abissi senza rischiare di superarli. Non stona mai. In una parola sublime.
Domenica 2 novembre ore 11.00
sul palcoscenico del Teatro Argentina di Roma
FABRIZIO GIFUNI legge
RAGAZZI DI VITA di Pier Paolo Pasolini
in occasione dell’uscita dell’audiolibro "Ragazzi di vita" edito da Emons Audiolibri
Fabrizio Gifuni rende omaggio ancora una volta al grande intellettuale di origini friulane e dà voce al suo "Ragazzi di vita", inaugurando in anteprima l’anno pasoliniano 2015, mentre al cinema lo doppia in "Pasolini" di Abel Ferrara. Così, dalla borgate della Roma degli anni Cinquanta, prendono corpo il Riccetto, il Caciotta, il Lenzetta, il Begalone.
La voce di Gifuni ci porta “dentro” le giornate di questi giovani sottoproletari, ci restituisce la loro generosità e la loro violenza, il comico, il tragico, il grottesco di questo sciame umano che dai palazzoni delle periferie si muove verso il centro, in un percorso che è anche un rito di passaggio dall’infanzia alla prima giovinezza. Lo sfondo è quello di una capitale postbellica che non esiste più, per un romanzo emblematico di una trasformazione epocale del nostro paese.
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