lunedì 29 luglio 2013
Kilowatt Festival, un territorio palcoscenico
Sabato, 27 Luglio 2013 Ilaria Guidantoni
Un festival di teatro di innovazione e di coraggio, questa la parola scelta nel 2013, in un territorio che evoca classicità e misura: San Sepolcro, cittadina in provincia di Arezzo che conserva le vestigia medioevali e rinascimentali di quel laboratorio di cultura che ruotava intorno all'elaborazione dei parametri della modernità.
San Sepolcro fu fondata intorno al Mille da due Santi Pellegrini, Arcano ed Egidio, di ritorno appunto dal Santo Sepolcro, da cui il nome. Siamo nella terra di Piero della Francesca, nato nel 1412 - che usava firmarsi come Petrus de Burgo - e del suo concittadino fra ' Luca Parioli con il quale si confronta sul tema della città ideale. Ovunque tutto parla del mondo della perfezione prospettica, della ricerca suprema dell'armonia e il borgo sembra un'estensione della teoria della prospettiva dell'insieme pittore. L'itinerario del Kilowatt Festival incrocia i luoghi dell'arte, dalla Cattedrale di San Giovanni Evangelista alla Chiesa e all'Oratorio di San Rocco, dalla Casa di Piero della Francesca al Museo Civico che dell'artista conserva la Resurrezione e il Polittico della Misericordia, commissionato dalla confraternita omonima nel 1445 e che poi ebbe vicende alterne sotto la controriforma. Dal bel Palazzo si può proseguire per accedere a Palazzo Borbone del Monte, sede del Museo di Aboca, azienda da secoli produttrice di prodotti a base di erbe officinali e partner del Festival. Nelle sue sale si respira l'atmosfera intrigante dei laboratori di alchimia. Gli anni del Palazzo sono quelli successivi alla Battaglia di Anghiari, del 1440, quando con grande soddisfazione degli abitanti del luogo, la cittadina passò dai Papalini alla Repubblica Fiorentina che ne trasformò il volto artistico e culturale a partire dalla nuove mura realizzate da Giuliano da Sangallo.
L'articolo integrale su Saltinaria.it
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