lunedì 20 novembre 2017

Omaggio a Vladimir Majakovskij: Gianni Toti e l’utopia dell’Ottobre - Roma


IL PROGETTO E LE FORME DI UN CINEMA POLITICO A CENTO ANNI DALLA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE

Evento Speciale
Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento Fil.Co.Spe.
Giovedì 23 novembre 2017, ore 16:00-20:00
Via Ostiense 139, Aula Parco

Omaggio a  Vladimir Majakovskij: Gianni Toti e l’utopia dell’Ottobre

a cura di Marco Maria Gazzano
con la partecipazione di Vito Zagarrio, Sandra Lischi, Silvia Moretti
alla presenza di Pia Abelli Toti e Giovanni Abelli
in collaborazione con La Casa Totiana-Poetronicart e Kinema A.c.
ingresso libero

Trilogia majakovskijana (1983-1984)


VALERIAscopia o dell’amMAGLIattrice
VideoPoesia Tele Ballerina

Durata: 26’; Anno: 1983; Autore: Gianni Toti; Collaboratori: Maria Durione; Montaggio: Maurizio Bonomi, Carlo Pirani, Giuliano Piol; Musiche e audio: Emanuele Garofalo, Antonio Fantin; Interpreti: Valeria Magli; Produzione: Rai-Ricerca e Sperimentazione Programmi; Direttore di produzione: Alfredo Costa.

INCATENATA ALLA PELLICOLA

Durata: 70’ originali, ridotti a 60’; Anno: 1983; Autore: Gianni Toti; Collaborazione: Maria Durione; Montaggio: Maurizio Bonomi, Carlo Pirani, Giuliano Piol; Missaggio: Fosco Biasiotto; Musiche e audio: Emanuele Garofalo, Antonio Fantin; Produzione: Rai-Ricerca e Sperimentazione Programmi;Direttore di produzione: Alfredo Costa.

CUOR DI TELEMA

Durata : 83’; Anno : 1984; Autore: Gianni Toti (e Vladimir Majakovskij); Riprese: Cecio Bellero;
Montaggio: Maurizio Bonomi; Missaggio: Dante Mauri, Enrico Moresi, Riccardo Della Torre, Antonio Gigliofiorito, Fosco Biasiotto; Scenografia: Liuba Popova; Musiche e audio: Emanuele Garofalo, Giorgio Furiosi; Interpreti: Amy Werba, Colette Shammah, Giovanni Lombardo Radice, Marino Campanaro;Produzione: Rai-Ricerca e Sperimentazione Programmi; Direttore di produzione: Alfredo Costa.

La Trilogia è stata premiata dall’Association Internazionale pour la Vidéo dans les Art et la Culture (Aivac / Unesco) insieme al Consiglio d’Europa  e alla Giuria internazionale del Festival al V VideoArt Festival di Locarno (Svizzera, 1984).
Gianni Toti ha ripreso la storia del film di Majakovskij (Sakavànnaia filmòi, Urss 1918) nel libro La Leggenda di Cinelandia, Fahrenheit 451, Roma 1994.

Questa serie di opere, realizzate dall’allora glorioso Settore “Ricerca e Sperimentazione Programmi” della RAI Radiotelevisione Italiana, è stata premiata non solo al Video Art Festival di Locarno, ma anche in Francia, Germania e America Latina: e mai mandata in onda in TV.
Se non si tratta di un “inedito” della sperimentazione cinematografica in elettronica (analogica) dei primi anni Ottanta del Novecento, è certamente una riproposizione: mai più vista da più di trent’anni. Si tratta quasi di un inedito, o di un documento d’archivio, assai raro quanto seducente.
Gianni Toti – poeta elettronico,  cineasta e letterato di ricerca , considerato tra i padri fondatori della maturità videoartistica nel mondo – ottiene questi vertoviani “cinepoemi”, queste “opere video”, in realtà autentiche forme pioneristiche ma espressivamente avanzate di cinematografia in elettronica, partendo da uno spezzone di film donatogli alla fine degli anni Settanta dalla poetessa sovietica Lilja Jur'evna Brik, all’epoca musa ispiratrice di Vladimir Majakovskij. Lo spezzone di pellicola, conservato da Lilj Brik amorevolmente per decenni e donato al poeta italiano quale pegno di continuità espressiva tra linguaggi e forme rivoluzionarie sia della poesia che del cinema dagli anni Venti all’epoca della producibilità elettronica. Ed è uno dei rari film in cui Majakovskij si mostra come attore. “Incatenata al film” è anche, inoltre, un soggetto di Majakovskij nel quale, per la prima volta nella storia, un personaggio femminile rompe l’incantesimo della pellicola ed esce dallo schermo intervenendo (virtualmente) nella vita  e negli affetti degli spettatori. Tema che Gianni Toti rielabora nella Trilogia – affrontando sempre più precisamente non solo la posizione di Majakovskij sulla Rivoluzione d’Ottobre e sul cinema, ma, di volta in volta, temi complessi e affascinanti. Ad esempio quello del passaggio espressivo dalla pellicola al nastro magnetico, con lo sguardo al digitale ancora –  allora – da venire: dal Cinéma alTeléma, appunto.
La Trilogia è stata presentata alla fine del 1984 a Los Angeles; in sala era presente Woody Allen: e chissà che non si sia ispirato a Toti e a Majakovskij (naturalmente senza mai averlo ammesso) per La rosa purpurea del Cairo, (Usa 1985) con Mia Farrow?


Le Cartaviglie della Casa Totiana (2017)


La parola poesia è la prima poesia
Pensieri e immagini di Gianni Toti sulla poesia, in Realtà Aumentata
Rubettino editore

Gianni Toti era un visionario. Uno che gli occhiali per la realtà aumentata se li era disegnati addosso in tempi non sospetti. E immaginava nuvole, profetici “cloud”, che collegassero dati e contenuti. Gianni Toti viaggiava con una macchina fotografica truccata dove un campanello, posto tra l’otturatore e l’obiettivo, gli consentiva di cogliere di sorpresa quanto lo circondava. Portava al collo un borsello pieno di penne, matite, pennarelli. Passeggiava per le capitali del mondo con la telecamera accesa a penzoloni, perché voleva vedere la realtà da altri punti di vista. E non smetteva mai di commuoversi di fronte al cielo azzurro, agli alberi e ai versi di Majakovskij. Poeta, cineasta, giornalista, inventore irriverente di neologismi e di non-libri, alla ricerca ostinata del pensiero non ancora pensato, a 60 anni Toti si avvicina a una consolle elettronica in uno studio televisivo. Diventa poetronico. Compone dapprima videopoesie, poi VideoPoemOpere. La tecnologia elettronica, per non parlare in seguito del digitale, gli consente di realizzare ciò che prima era stato solo un suo miraggio: trasformare le parole e i pensieri in immagini-sonore, e suoni immaginati, in movimento. Questo oggetto-libro che avete tra le mani è un omaggio che La Casa Totiana dedica a Gianni Toti (1924-2007) a dieci anni dalla sua scomparsa, e un tributo al suo universo poetico che si è sviluppato nei decenni e articolato attraverso vari media: “La mia immaginazione attendeva le tecnologie elettroniche!” diceva spesso. Cosa avrebbe sperimentato oggi Gianni Toti? Alla domanda ha risposto La Casa Totiana realizzando le “Cartaviglie in Realtà Aumentata” con il contributo della start-up innovativa Poetronicart e della casa editrice Rubbettino. 6 tavole libere e una app mobile scaricabile su dispositivi android e Ios, per far esplodere gli indizi poetici entrando in universi espansi da esplorare attraverso animazioni, interviste, contributi grafici e video. Eccolo, il multi-verso di Gianni Toti.

giovedì 16 novembre 2017

Alice nel paese delle cartaviglie di Gianni Toti

Alice nel Paese delle cartaviglie di Gianni Toti

Appuntamento a 

Invideo 2017 16 - 19 novembre Mostra internazionale di video e cinema oltre


Sabato 18 novembre alle 18:30  La Casa Totiana e Poetronicart presentano il primo numero de Le Cartaviglie in realtà aumentata edite da Rubbettino
Per l’occasione sarà proiettato il mediometraggio di Gianni Toti “Alice nel paese delle cartaviglie”.


SAVE THE DATE || PROGRAMMA INVIDEO 16 NOVEMBRE
14/11/2017



 Istituto Europeo di Design IED via Sciesa, 4 - Milano dalle 09.00 alle 11.00 y Spazio Oberdan, Sala Alda Merini viale Vittorio Veneto, 2

 - Milano dalle 21.00 alle 23.45

lunedì 6 novembre 2017

A Roma una mostra di icone russe, raffinata e contemporanea


L’icona russa, preghiera e misericordia – Palazzo Braschi (Roma)

Scritto da   Lunedì, 06 Novembre 2017 
L’icona russa, preghiera e misericordia – Palazzo Braschi (Roma)
Una mostra di grande raffinatezza che tocca l’epoca tarda delle icone dal ‘600 che ha respirato il soffio del Barocco europeo, nel cuore del centro di Roma. La mostra, come recita il sottotitolo, la preghiera e la misericordia, vuole esprimere l’essenza della cristianità e la valenza universale dell’arte russa attraverso i secoli, spaziando tra le maestranze di Mosca e San Pietroburgo e quelle delle regioni rurali più tradizionali, attraversando tematiche differenti.

Arriva nel cuore della Capitale, in una piazza simbolo del Barocco, piazza Navona una mostra di icone russe, curata da Lilija Evseeva, con 36 opere che coprono un arco temporale che va dal XVII secolo al XXI, dal 10 ottobre al 3 dicembre 2017, per simboleggiare il valore delle maestranze russe nel tempo e il respiro del soffio dell’arte europea, del Barocco in questo caso, come ha voluto sottolineare l’ambasciatore Antonio Zanardi Landi presso la Santa Sede.
La mostra di grande ricercatezza sembra ispirarsi al tema della misericordia simbolo dell’anno liturgico 2016 secondo Papa Francesco ma intende altresì sottolineare il centro della cristianità dal punto di vista sociale come la preghiera ne identifica l’aspetto spirituale. 

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/icona-russa-preghiera-misericordia-palazzo-braschi-roma-recensione-mostra.html

L'infanzia di un capo di Brady Corbet


“L’infanzia di un capo” – regia di Brady Corbet

Scritto da   Lunedì, 06 Novembre 2017 
“L’infanzia di un capo” – regia di Brady Corbet
Una sorprendente opera prima con un tocco noir, psicologicamente profondo, impeccabile nella conduzione, di struggente tristezza: scelta degli interpreti e cura degli ambienti, abiti, luci e musiche di grande raffinatezza. Il dramma tutto interiore che vive un bambino “trapiantato” in un altro Paese, nutrito di un amore che non sa comunicare, dove l’austerità e la severità sono scudi del malessere. Sullo sfondo il periodo tetro che dalla Grande Guerra porterà l’affermazione dei totalitarismi. In costume ma non storico, niente di didascalico e già visto.

Uscito nelle sale il 29 giugno 2017, distribuito da Fil Rouge Media, 'L'infanzia di un capo', opera prima di Brady Corbet, interpretato da Bérénice Bejo, Robert Pattinson, Stacy Martin, Liam Cunnnigham e Tom Sweet. Il film, definito dal New York Times “Un ritratto convincente e sostenuto da un cast eccellente”, ha vinto il Premio Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima 'Luigi De Laurentiis' e il Premio Orizzonti per la Miglior Regia alla 72° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/news-arte/eventi-e-arte-news/infanzia-di-un-capo-regia-di-brady-corbet.html

mercoledì 1 novembre 2017

Urs Fischer nel cuore della Città del Medici

“In Florence”, Urs Fischer – Palazzo Vecchio (Firenze)

Scritto da   Mercoledì, 01 Novembre 2017 
“In Florence”, Urs Fischer – Palazzo Vecchio (Firenze)
In Piazza Signoria dal 22 Settembre 2017 al 21 gennaio 2018, la mostra promossa dal Comune di Firenze e Biennale Internazionale di Antiquariato di Firenze, ideazione del progetto e direzione artistica di Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti. La Mostra è a cura di Francesco Bonami, con l’Organizzazione Mus.e.. Continua il dialogo tra passato e presente nella città che ambisce ad ospitare il nuovo Rinascimento, l’apertura alla contemporaneità. Una grande totem di un artista internazionale inaugura la XXXa Biennale dell’Antiquariato.

A due anni di distanza, Piazza Signoria ospita nuovamente In Florence, un grande evento di arte contemporanea ideato da Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti, promosso dal Comune di Firenze e organizzato in concomitanza con la Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze, giunta alla sua XXX edizione. Dopo la celebre star Jeff Koons, ospite di Firenze nel 2015, il protagonista assoluto della seconda edizione di In Florence sarà lo svizzero Urs Fischer, tra i grandi artisti del panorama mondiale. Il progetto - a cura di Francesco Bonami - consiste, come di rito, nella presentazione di un’opera monumentale in Piazza Signoria, in un contrasto quantomeno provocante tra antico e contemporaneo. L’organizzazione dell’evento è seguita dall’Associazione Mus.e.
“Firenze è stata capitale quando ha saputo essere contemporanea”, ha sottolineato il Sindaco Dario Nardella. 

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/in-florence-urs-fischer-palazzo-vecchio-firenze-recensione-mostra.html

Firenze 30a edizione Mostra Internazionale dell'Antiquariato

Biennale Internazionale dell’Antiquariato – Palazzo Corsini (Firenze)

Scritto da   Mercoledì, 01 Novembre 2017 
Biennale Internazionale dell’Antiquariato – Palazzo Corsini (Firenze)
Nella cornice prestigiosa e suggestiva del Palazzo nobiliare della famiglia Corsini un’esposizione ricca e di alto profilo anche in termini di allestimento, con un pubblico attento e appassionato. Articolata su due piani, è la pittura la protagonista incontrastata, più che in passato, e l’arte spazia da gioielli antichi e maschere greche precedenti all’era cristiana ai quadri di Carla Accardi: un ventaglio di secoli e di arti che lasciano grande spazio naturalmente alla pittura toscana di Otto e Novecento fino agli anni Ottanta del secolo scorso. Il mobile rimane nelle retrovie specie quello toscano.


Per una lettura completa dell'articolo:  http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/biennale-internazionale-antiquariato-palazzo-corsini-firenze-recensione-mostra.html