Dall'alto, all'interno dell'esposizione con lo sfondo di un'opera ispirata alle carte geografiche di Alighiero Boetti; un'opera della personale "il POPolo vuole"; la nuova Vespa LX 50 decorata dall'artista; e Ali Hassoun.
venerdì 10 maggio 2013
Ali Hassoun al Museo Piaggio
Il 10 maggio c'è stata l'anteprima per la stampa e le autorità dedicata all'artista libanese ormai adottivo in Italia, Ali Hassoun, al Museo della Piaggio di Pontedera della quale di seguito alcune immagini. Prossimamente su www.Saltinaria.it una recensione dell'esposizione.
Dall'alto, all'interno dell'esposizione con lo sfondo di un'opera ispirata alle carte geografiche di Alighiero Boetti; un'opera della personale "il POPolo vuole"; la nuova Vespa LX 50 decorata dall'artista; e Ali Hassoun.
Dall'alto, all'interno dell'esposizione con lo sfondo di un'opera ispirata alle carte geografiche di Alighiero Boetti; un'opera della personale "il POPolo vuole"; la nuova Vespa LX 50 decorata dall'artista; e Ali Hassoun.
Ecco alcune foto e una selezione di opere di Chiara Smirne, artista esordiente di Milano. La sua mostra sarà inaugurata il prossimo 14 maggio (vedere dettagli in post precedente).
Prossimamente un'intervista per Saltinaria a cura di Ilaria Guidantoni.
Prossimamente un'intervista per Saltinaria a cura di Ilaria Guidantoni.
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L'artista Chiara Smirne |
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Dreaming an inland empire, oil and acrylic on canvas, 120 x 100, 2012 |
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Finzione, acrylic on canvas, 100 x 70, 2013 |
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L'attesa, acrylic on canvas, 50 x70, 2012 |
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Lost identity, oil on canvas, 50 x 70, 2013 |
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Vicolo KC, acrylic on canvas, 100 x 80, 2012 |
Chiara Smirne "Apparizioni e assenze" a cura di Veronica Riva - Milano
Dal 14 al 18 maggio 2013
Inaugurazione: martedì 14 maggio ore 18,30
Associazione Culturale Renzo Cortina, Via Mac Mahon 14/7, Milano
Tel: 0233607236 e-mail: artecortina@artecortina.it www.cortinaarte.it
Chiara Smirne, vincitrice del Premio Selezione Speciale all’edizione 2012 di Artgallery, si presenta alla Cortina Arte con la sua prima mostra personale.
La giovane artista espone un ciclo di opere incentrate sul tema del paesaggio urbano dove spesso compare l’elemento umano, magari non visto, intravisto o di cui semplicemente se ne percepisce la presenza. Sono scenari dell’inconscio, l’atmosfera rarefatta e sospesa trascende la realtà, va oltre, verso un mondo onirico carico di potenza visionaria e fantastica dove albergano i ricordi, le paure recondite, le più profonde emozioni. Linee pulite e decise, campiture di colori piatti e uniformi, talvolta cupi, scorci dal taglio fotografico concorrono a creare gli scenari surreali dei mondi di Chiara Smirne.
Catalogo in galleria
La mostra proseguirà fino al 18 maggio con i seguenti orari:
10.00-12.30 / 16.30-19.30
Chiuso domenica e lunedì mattina
L’ Associazione ArtGallery è un’ associazione no-profit che dal 2003 promuove lo sviluppo della creatività in campo artistico attraverso una galleria d’arte on-line, attività di ufficio stampa, promozione su social networks, mostre e rassegne artistiche, eventi, manifestazioni culturali e collaborazioni con aziende. Da 4 anni organizza il Premio ArtGallery per giovani artisti.
Carta e Matita è una dinamica agenzia di comunicazione, con quasi 25 anni di esperienza e know-how in ogni campo della comunicazione: advertising, below the line, comunicazione P.O.P., nuovi media. Con la sua filosofia creativa che prevede la contaminazione tra il graphic design tradizionale e l’utilizzo dei media più innovativi, l’agenzia lavora per importanti brand del settore industriale, bancario, finanziario, assicurativo e istituzionale, ricevendo prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali.
giovedì 9 maggio 2013
Ghitta Carell e il potere del ritratto - Fondazione Pastificio Cerere Roma
Mercoledì, 08 Maggio 2013 Ilaria Guidantoni
La fotografia del “meglio” per chi è considerata “la signora del ritocco” e “la fotografa dei potenti”, preferibilmente aristocratici a meno che non si trattasse di Papi o simili. Nella suggestione dell’archeologia industriale romana la Fondazione 3M presenta un’ampia retrospettiva di questa singolare signora. Un ritratto per chi all’epoca poteva pagare l’equivalente dello stipendio di un impiegato. Sono gli intriganti Anni ’30 del Novecento in particolare al centro di questi volti noti o comunque ‘importanti’. Si può discutere sull’alterigia dell’artista ma certamente il fascino che emana la ricerca della perfezione maniacale resta intatto, soprattutto nella sezione vintage che proviene da collezioni private. Non era solo nel ritocco quanto nella ricerca delle pose, nel suo lavorare con tagli e inquadrature in obliquo e nel mettere in evidenza le mani nei loro intrecci che si gusta una figura tanto compita quanto fascinosa. L’operazione e l’allestimento meritano per rendere la ritrattistica viva, fuori dalla polvere di un genere démodé. Ghitta è estremamente moderna nella sua concezione.
La Fondazione Pastificio Cerere presenta, da giovedì 18 aprile a venerdì 17 maggio 2013, un’ampia retrospettiva dedicata alla celebre ritrattista Ghitta Carell (1899-1972), a cura di Diego Mormorio - affiancato da un comitato scientifico composto da Ottavio Celestino, Flavio Misciattelli, Stefano Palumbo e Marcello Smarrelli - con oltre 150 fotografie che restituiscono la testimonianza della storia di un’epoca attraverso i suoi protagonisti, dagli anni Trenta agli anni Cinquanta. La mostra, voluta e sostenuta da Elsa Peretti, Presidente delle Fondazioni Nando e Elsa Peretti, in collaborazione con la Fondazione 3M che ha fornito per l’occasione la maggior parte del patrimonio fotografico, vuole contribuire a riconsiderare la figura di questa singolare fotografa. Ebrea ungherese nata nel 1899, arrivò in Italia nel 1924 dove conobbe il successo già nel periodo di Firenze e Milano, città alle quali deve in parte la sua formazione, ma fu a Roma che dovette il tripudio. E non poteva essere che così per "La signora del ritocco" e soprattutto "La fotografa dei potenti", tra il Duce, Papi, nobili e personaggi di Governo. La sua vocazione nasce nella Mitteleuropa, a Budapest, nello studio del fotografo Aladair frequentato dal compositore Bela Bartok. Poi sarà a Vienna, a Lipsia, quindi in Italia. Sempre introdotta nei cenacoli intellettuali, sembra però prediligere il mondo del potere. Non è un caso che, come scrive la “Royal hotel rivista” che pubblicava le sue foto, la signora chiedeva "300 lire per una sua foto, l’equivalente dello stipendio di un impiegato".
L'articolo integrale su Saltinaria.it
lunedì 6 maggio 2013
Andrea Collesano racconta le sue "Balene"
Sabato, 04 Maggio 2013 Ilaria Guidantoni
Dal 27 aprile al 2 giugno. Un artista raffinato, un artigiano del lavoro, in controtendenza con la voglia di stupire a tutti i costi, ma non per questo privo di passione. La china è la sua tecnica prevalente nella quale cerca di perfezionarsi in modo meticoloso e che gli consente di scendere nelle profondità, tuffandosi in quel mare che ama tanto per portare in alto e far volare le sue balene. La sua arte minuziosa racconta l’amore per la ricerca dei valori simbolici degli animali e delle culture. Nel prossimo futuro c’è una sfida: aumentare le dimensioni della sue tele mantenendone la preziosità e aggiungere il colore.
“Balene” di Andrea Collesano
Galleria Barbara Paci
Piazzetta del Centauro, Pietrasanta – Lucca
Abbiamo incontrato questo artista all’inaugurazione della mostra “Balene” nella Galleria di Barbara Paci, attenta agli artisti giovani, se non giovanissimi, per portare alla luce ricerche non usuali e percorsi nuovi, che accompagna con allestimenti scenografici e cataloghi attenti al lettore. Per “Balene” ha scelto una copertina che diventa un poster, dando la possibilità a chi non può permettersi di acquistare un’opera di gustare comunque l’arte.
Andrea Collesano ci ha raccontato che è nato a Pontedera (la città che ospita la Piaggio e il suo museo), classe 1980, e ha studiato al Liceo Artistico di Lucca, dove ha scoperto la sua passione per il disegno; ha scelto così di frequentare la Scuola di Belle Arti di Firenze, invece che quella di Carrara, “proprio per l’orientamento alla pittura più specifico rispetto alla vocazione alla scultura della seconda, legata alla tradizione e alla vicinanza della cave di marmo”. Oggi vive a Forte dei Marmi ed è quindi di casa nel borgo degli artisti, Pietrasanta, “una scelta legata alla disponibilità di una casa di famiglia, ma anche alla passione che ho per il mare e che coltivo ed esprimo nei miei lavori”.
L'intervista integrale su Saltinaria.it
Simone Maggio Trio in concerto alla Casa del Jazz di Roma (Sabato 11 maggio)
Venerdì, 03 Maggio 2013 Redazione Musica
True è il primo disco del nuovo Trio di Simone Maggio, talento emergente nel panorama jazzistico che ha già collaborato con artisti di fama internazionale, come Javier Girotto, Lee Konitz e Fabrizio Sferra. Un'opera di ampio respiro in cui il termine Jazz non si riferisce ad un periodo storico, ma lascia spazio ad una visione più eclettica e contemporanea, in cui grande importanza rivestono le composizioni di chiara influenza europea.
Simone Maggio Trio - True
Simone Maggio - Pianoforte
Andrea Colella - Contrabbasso
Davide Pentassuglia - Batteria
Romanticismo Progressive può essere un termine appropriato per descrivere il Jazz di questo Trio, influenzato dalla musica degli anni '70 - compreso il Jazz e il Rock progressive, di cui Simone è appassionato - dal Romanticismo e dal '900 europeo, a cui la stessa musica progressive si rifaceva.
La notizia integrale su Saltinaria.it
venerdì 3 maggio 2013
Andrea Collesano in mostra alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta
Immagini dell'Artista toscano, Andrea Collesano tra le sue opere a china dedicate alle balene, in mostra fino al 2 giugno a Pietrasanta (Lucca) nella galleria Barbara Paci. A breve si potrà leggere l'intervista sul sito di cultura www.saltinaria.it
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