mercoledì 25 novembre 2015

Mudec, museo delle culture

Scritto da  Ilaria Guidantoni Lunedì, 23 Novembre 2015

A Milano le suggestioni del primitivismo di Gauguin

Uno spazio multifunzionale dedicato all’interculturalità dove le linee morbide dell’involucro riflettono il dialogo tra mondi lontani da attraversare. Collezioni “leggere” per valorizzare mostre, eventi e spazi da vivere.

Il progetto del Museo delle Culture ha origine negli anni 1990 quando il Comune di Milano acquista la zona ex industriale dell’Ansaldo per destinarla ad attività culturali. Le molte fabbriche dismesse, diventate testimonianze di archeologia industriale, sono state trasformate in laboratori, studi e nuovi spazi creativi. In tale contesto l’Amministrazione meneghina progetta un polo multidisciplinare dedicato alle diverse testimonianze e culture del mondo, sede espositiva delle civiche Raccolte etnografiche. Nasce così il Museo delle Culture, originariamente concepito in un contesto socio-economico molto diverso dall’attuale, che è stato poi ripensato nel nuovo assetto urbanistico. L’aspetto significativo da sottolineare è la vocazione all’interculturalità che oggi conferma Milano una capitale in tal senso, soprattutto alla luce dell’Expo. Lo spazio accoglie con un’architettura di grande morbidezza che avvolge lo spettatore in un percorso fluido dove protagonista indiscussa è la luce, insieme al vetro e al legno e si caratterizza per una linearità curvilinea che abbraccia anche metaforicamente. La grammatica architettonica sembra alludere alla possibilità attraverso l’arte di abbattere barriere e confini o, meglio, di concepirli come linee di attraversamento e ponti piuttosto che divisori. Il viaggiatore del Museo delle Culture – su una superficie di 17mila metri quadrati, all’interno dell’ex Fabbrica Ansaldo, in via Tortona - potrà visitare mostre internazionali declinate attraverso i diversi linguaggi artistici, conoscere il patrimonio etno-antropologico delle collezioni del Comune di Milano composte da oltre 7000 opere d’arte, oggetti d'uso, tessuti e strumenti musicali provenienti da tutti i continenti; nonché partecipare a una programmazione di eventi e iniziative a cura delle comunità internazionali presenti sul territorio. L’area espositiva del Museo, al primo piano, si sviluppa intorno ad una grande piazza centrale coperta e ospita la sezione del percorso museale con le opere della collezione permanente e le sale dedicate alle grandi mostre temporanee.

Completa lo spazio l’auditorium, un teatro da trecento posti dedicato alle performance e alle arti visive. Il piano terra, destinato all'accoglienza e servizi, è dotato di bistrot, design store, sala Forum delle Culture, sala conferenze-spazio polifunzionale, spazio per la didattica, laboratorio di restauro e depositi allestiti per essere visitati da piccoli gruppi accompagnati. Il MUDEC Junior, infine, è uno spazio appositamente dedicato ai bambini, dove ci si propone di avvicinare anche i più piccoli alle diverse culture del mondo attraverso attività ludiche, postazioni multimediali e laboratori manuali.

L'articolo integrale su Saltinaria.it

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