martedì 4 giugno 2013

Giorgio Di Noto, "Lights from the revolution"- Tunisi, 8 giugno 2013 Centre Culturel Huicine Buzaiene dalle ore 13.00

Quella che i media occidentali hanno chiamato la “primavera araba”, è stata per la maggior parte documentata e raccontata dalla popolazione stessa che, attraverso smartphone, fotocamere e videocamere amatoriali, ha diffuso e condiviso immediatamente sul web immagini e video delle rivolte. Questo livello di rappresentazione, che ha svolto e svolge tutt'ora un ruolo fondamentale nell'immaginario visivo di questi eventi, è diventato per me il punto di partenza per raccontare da una parte l'importanza e l'influenza di questo stesso processo, e dall'altra il rapporto tra i linguaggio e il contenuto delle immagini.
La prima parte del progetto, “The Arab Revolt”, è stata svolta lavorando sul mondo del web e su tutto quello che veniva pubblicato e filtrato nella rete. L'idea principale era quella di riportare ad oggetto concreto e reale, attraverso la Polaroid, quel flusso di immagini e video che viaggiano all'infinito nella realtà virtuale di internet.
La seconda parte del progetto insiste ancora su questo aspetto di trasformazione, cercando di dare forma al mondo virtuale trasformando in un oggetto reale.
Ciò che consente di guardare immagini ed informazioni sui propri computer o smartphone, è la luce che illumina lo schermo. La luce è un elemento naturale ed è alla base stessa del processo fotografico.
Partendo da queste premesse, l'idea del progetto è quella di rappresentare e “fissare” su un supporto materiale queste luci, che rappresentano proprio quel mondo virtuale in cui la gente può condividere, raccontare, documentare gli eventi di cui è protagonista, come è accaduto ed accade ancora nelle rivolte dei paesi del Nord Africa.
Il progetto consiste quindi in una performance durante la quale le persone invitate “appoggeranno” per alcuni secondi il proprio cellulare o la propria macchina fotografica, con un'immagine da loro scattata sullo schermo, sopra un rotolo di carta fotosensibile: la carta fotografica verrà impressionata dalla luce dello schermo, che lascerà quindi una traccia e dopo il processo di sviluppo chimico verrà rivelata e diventerà visibile, fissata sulla carta.

www.lightsfromtherevolution.com

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