Un progetto di Gruppo 78
“Metropolis” del
fotografo/artista Luigi Tolotti, deve il suo
titolo al fatto che l’immagine è tratta dal celebre film di Fritz Lang del
1923.
L’effetto è risultato dalla sovrapposizione di due immagini digitali
diverse elaborate con programmi di fotoritocco. Ognuna viene filtrata con i
colori primari, prima di “fare il sandwich”, in modo che, illuminando la stampa
finale, con luci led colorate, apparirà prima una poi l’altra o una mix delle
due a seconda della variazione cromatica. In questo modo l'artista indaga sul concetto di realtà a
"geometria variabile” e sull'illusione/inganni della percezione
visiva".
Ottima la scelta del soggetto: attraverso la variazione cromatica, l'artista rende perfettamente l'illusione un inganno
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