martedì 17 ottobre 2017

Liana Ghukasyan un'artista armena a Milano

MY BAD LOVE STORY, un'artista armena a Milano 

Mostra personale di LIANA GHUKASYAN
a cura di Famiglia Margini

Il lavoro di Liana Ghukasyan, intriso di una dimensione intima, intrecciata ad elementi propri del contesto geografico-culturale di provenienza dell'artista, narra storie irreali e oniriche, che allo stesso tempo affondano le radici in narrazioni più che reali, di matrice storica e culturale.

Le opere di Ghukasyan rimandano ad un'identità armena che si esprime in modo sottile e silenzioso, a tratti sussurrato: la presenza costante delle croci ortodosse nelle sue tele ne sono un esempio, rinviando al background religioso dell'artista e della sua terra. Il loro significato originario viene però stravolto: le croci, infatti, sono qui simboli di una fede corporea e di un forte attaccamento ai sentimenti e alle passioni.
Ghukasyan è un'osservatrice, testimone di episodi ed esperienze di vita altrui e personali. Ritrae corpi umani poco definiti nei tratti ma che sprigionano una grande forza emotiva, icone corporee su cui l'artista proietta la sua concezione dell'arte, non come cura bensì come malattia incurabile.
E poi ci sono i fiori, altra costante presenza nei lavori dell'artista. Simboli delle figure femminili della sua famiglia e di un'identità di genere complessa, i fiori diventano per Ghukasyan sentinelle di una femminilità sofferente.



Liana Ghukasyan si pone così quale outsider all'interno dei propri confini culturali, si fa interprete di episodi e storie di vita altrui e le fa proprie, le metabolizza talvolta in modo caricaturale, esagerato, smoderato. Ed è proprio questa misura eccessiva che può generare nello spettatore una sorta di turbamento emotivo: una scossa delle corde più intime che in un secondo momento provoca un desiderio di vicinanza ed empatia. Cerchiamo di capire, di decifrare quello che l'artista vuole raccontare in modo irruento e senza mediazioni, all'apparenza distante e incomprensibile, e allo stesso tempo ci sentiamo rassicurati da un connubio di colori, armonie cromatiche, linee e figure che rivelano fantasie, ricordi, tracce di un mondo spirituale e materiale, in fondo non così lontano dal nostro.
Testo critico di Giuditta Deodato.

Liana Ghukasyan  è nata in Germania a Magdeburgo  nel 1986. Nel 1993  definitivamente torna in Armenia in Regione Gegharkunik, in provincia Chambarak a Vahan. Contemporaneamente con la scuola elementare  ha studiato in scuola superiore  di belle arti di Chambarak.
Si è laureata  a Erevan nel collegio di Belle Arti  di P. Terlemezyan in dipartimento di arti visive.
Ha completato  il suo percorso in Accademia di Belle arti di Brera di Milano. Vive a lavora a Milano.

Opening: 27 di ottobre 
Sede: TheArtLand  presso Fabbrica del Vapore Via Giulio Cesare Procaccini - Milano 
27/28/29 Ottobre 2017



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