Lunedì, 10 Dicembre 2012 Ilaria Guidantoni
Dal 4 al 16 dicembre. Interpretazione sorprendente: Luca Lazzareschi batte Dustin Hoffman. Dal vivo non c’è pausa, né trucco, né requie. Un’impresa meritevole e mai caricaturale. Non è facile. L’impresa di trascrizione dal cinema al teatro riesce, unendo gli elementi di suggestione del grande schermo con i video che portano lo sguardo lontano e concentrando l’attenzione sull’emozione dell’interpretazione. La stessa scena teatrale – per contrasto con il ricorso tecnologico-fotografico delle scene esterne – si costruisce in divenire sostenendo il valore dell’interpretazione. Luca Bastianello regge bene il confronto con un’ottima prestazione.
Compagnia della Rancia presenta
RAIN MAN
adattamento per il teatro di Dan Gordon
tratto dal film della MGM
basato sulla sceneggiatura di Ronald Bass e Barry Morrow
prodotto su licenza speciale di MGM on Stage, Darcie Denkert e Dean Stolber
traduzione e adattamento Michele Renzullo e Saverio Marconi
con Luca Lazzareschi (Raymond Babbit), Luca Bastianello (Charlie Babbit), Valeria Monetti (Susan), Gian Paolo Valentini (Mr. Mooney/Dr. Marston), Irene Valota (Lucy/Cameriera/Iris)
e con Beppe Chierici (Dr. Bruener)
regia Saverio Marconi
scene Gabriele Moreschi
costumi Carla Accoramboni
disegno luci Valerio Tiberi
disegno fonico Enrico Porcelli
regia associata Gabriela Eleonori
Dal cinema al teatro, un processo che si ripete al Quirino di Roma, dopo “Il discorso del re” di Luca Barbareschi, senza deludere pur essendo un processo relativamente insolito. La Compagnia della Rancia conferma la propria validità e versatilità: ai musical di successo affianca la prosa, con l’adattamento teatrale di “Rain Man”, celebre film del 1988 con Tom Cruise e Dustin Hoffman che all’epoca commosse il mondo intero. Vincitore di 4 premi oscar (miglior attore protagonista, miglior regia, miglior scenografia e miglior fotografia) e diretto al cinema da Barry Levinson, “Rain Man” ha debuttato nella versione teatrale il 19 settembre 2008 all’Apollo Theatre di Londra, con un adattamento curato da Dan Gordon; la versione italiana è diretta da Saverio Marconi, con la regia associata di Gabriela Eleonori.
La recensione integrale su Saltinaria.it
Nessun commento:
Posta un commento