giovedì 3 aprile 2014

Boeing Boeing - Teatro Quirino (Roma)

Mercoledì, 02 Aprile 2014 Ilaria Guidantoni

Dall' 1 al 13 aprile. Due ore di puro divertimento per un classico dove l’infedeltà insolita ha una venatura perfino tenera. Teatro puro, quando l’attore è lo spettacolo. Pièce gustosa e frizzante che senza interpreti di profilo rischia la cialtroneria. Qui le figure sono versatili, brillanti, caratteristi con sfumature e sottigliezze di ilarità non banale. Straordinario il duo degli amici, il protagonista Bernardo e la spalla Roberto, prima disorientato e timido provinciale, quindi impagabile complice; imbattibile Berta o Berthe la domestica, astuta ed efficiente.
 
Ente Teatro Cronaca Sas & Artu'
in collaborazione con Festival di Borgio Verezzi e Festival di Benevento presentano
Gianluca Guidi e Gianluca Ramazzotti in
BOEING BOEING
commedia in due atti di Marc Camoletti
versione italiana di Luca Barcellona e Francis Evans
con Ariella Reggio nel ruolo di Berta
e con Barbara Snellenburg, Sonja Bader, Marjo Berasategui
allestimento scenico originale prodotto da Sonia Friedman LTD e vincitore del Tony Award 2008 come miglior revival anni ‘60
scene e costumi Rob Howell
musica originale di Claire van Kampen
disegno luci Stefano Lattavo
regia di Mark Schneider sulla regia originale di Matthew Warchus

Personaggi e interpreti
Bernardo - Gianluca Guidi
Roberto - Gianluca Ramazzotti
Berta - Ariella Reggio
Gloria - Barbara Snellenburg
Gabriela - Marjo Berasategui
Greta - Sonja Bader

Il nuovo allestimento della commedia “Boeing Boeing” di Marc Camoletti, ritorna dopo quarant'anni sui nostri palcoscenici come una delle commedie più divertenti e rappresentate nel mondo. Entrata di diritto nel Guinness dei primati - solo a Londra, dal 1965 è rimasta in cartellone per ben sette anni consecutivi, tanto che la Paramount ne produsse un film con Tony Curtis, Jerry Lewis e Thelma Ritter - “Boeing Boeing” è tornata sui palcoscenici londinesi nel 2007 per starvi fino al 2009, dopo qualche decennio, con un restyling Anni ‘60 ad opera di uno dei più rappresentativi e giovani registi europei: Matthew Warchus, che ne ha curato uno spassosissimo revival adattando scene e costumi a quegli anni. Il risultato è davvero frizzante: il pubblico e la critica hanno decretato il successo di questa commedia che, nonostante l'età, dimostra ancora molto da dire. Nel 2007 è stata nominata agli Olivier Awards come miglior revival e miglior attore, vincendo il Drama Desk Award come miglior spettacolo, miglior rivisitazione Anni ‘60 e come miglior interpretazione maschile a Mark Rylance. La stessa produzione ha poi portato lo spettacolo a Broadway nel 2008, dove ha riscosso un altro enorme successo vincendo, anche qui, il Tony Award come miglior revival e ancora il premio come miglior attore protagonista a Mark Rylance.

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Pinocchio - Biblioteca Angelica (Roma)

Mercoledì, 02 Aprile 2014 Ilaria Guidantoni

Un lavoro sul libro più letto, più tradotto e più noto a livello internazionale, numero uno nella letteratura per l’infanzia. Uno spettacolo originale dove la disciplina e la sfida che in ogni performance Massimiliano Finazzer Flory mette, questa volta si arricchiscono di sofferenza, rinunciando a quella vena estetica da cui finora non si era mai discostato; accetta la caricatura, il grottesco, la disarticolazione del burattino, diventa soprattutto padre, accetta la sconfitta e la difficile vittoria interiore, per entrambi; sceglie di commuoversi. Finazzer esce da sé, si supera, passa dall’epica alla lirica con una colorazione di tenerezza. Di profilo le interpretazioni di danza.

PINOCCHIO - Storia di un burattino

da Carlo Collodi

spettacolo di e con Massimiliano Finazzer Flory

coreografie Michela Lucenti

interpreti balletti Michela Lucenti ed Emanuela Serra

musiche Nino Rota e Fiorenzo Carpi

costumi Sartoria Brancato

Nella cornice suggestiva della Biblioteca Angelica di Roma, fondata nel 1604 - fu la prima biblioteca europea aperta al pubblico - che oggi ammiriamo nell’impianto settecentesco, palcoscenico naturale per questo respiro di grande leggerezza verso l’alto e per la sua buona acustica, Massimiliano Finazzer Flory si cimenta, come sua abitudine nel doppio ruolo di regista e interprete, in “Pinocchio”. La fiaba di Carlo Collodi è il libro simbolo della letteratura per l’infanzia, nonchè il più famoso e maggiormente tradotto al mondo, secondo un’indagine del 2012 realizzata dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni Culturali.

Il regista è di ritorno da Tokyo dove lo spettacolo è stato presentato con successo; in omaggio a questa esperienza nel remoto Oriente ritroviamo nel testo taluni inserti in giapponese, nelle battute di una dialogo della Fatina, e la rappresentazione è impreziosita da un assolo di violoncello all’inizio affidato ad un’interprete giapponese.

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mercoledì 2 aprile 2014

Dal 10 aprile al 12 maggio a Milano: Maurizio Godot Villani "Antropologia Visiva"


Giovedì 10 aprile - Presentazione del volume "De 3 en 3" Javier Marin a Roma


CANIO LOGUERCIO - MALINCONICO CACTUS: giaculatorie, fragaglie e struggimenti del perduto ammore. In otto quadri.

Primo Quadro | LO SGUARDO | 3 aprile 
Secondo Quadro | IL DISORIEN! TAMENTO | 10 aprile
Terzo Quadro | L'ERRORE | 8 maggio
Quarto Quadro | LA MEDITAZIONE | 15 maggio

@ LA CAMERA VERDE | direttore Giovanni Andrea Semerano
via Giovanni Miani, 20 Roma 
ore 21.00
malinconico.cactus@gmail.com
info@lacameraverde.com
www.lacameraverde.com
340.5263877

si consiglia la prenotazione

https://www.facebook.com/canio.loguercio

Armen Agop TOUCH Exhibition: l'artista invita i visitatori a fare ciò che normalmente è proibito...

Lo scultore egiziano Armen Agop nel cuore dell'Europa con una proposta singolare...
L'invito a toccare le opere

Dal 3 aprile al 17 maggio

Inaugurazione Giovedì 3 aprile, ore 18.00 

What? Armen Agop - « TOUCH »
Where? LKFF Art & Sculpture Projects Rue Blanche nr 15, B-1050 Brussels, Belgium

In his second Brussels solo exhibition, Egyptian artist Armen Agop invites the viewers to do what is usually forbidden: Touch the sculptures. This new exhibition is about freedom. The freedom to touch the sculptures and, through this contact, the sculptures are given the freedom to move.

Freedom to Touch
Armen Agop suggests a different approach to art, one that goes beyond simply observing to also include physical contact. He encourages a more intimate and physical relationship with his installations, which enriches our experience.
Armen Agop’s body of work in black granite also introduces us to a part of nature that was once part of a mountain and is now sharing our space with us. It is a meeting between human nature and nature. By pushing us beyond the traditional dialogue we have with art he removes its sacredness and thereby dissolves the distance there is between us and the artworks, and also between us and nature.
Agop suggests that our role as admirers or critics is rendered meaningless when we meet the artwork on a distant level. He wants people to feel free to encounter the stone just as they might a person, by extending their hand. The relationship with art is then reconstructed, creating what could be called a new social consciousness between the viewer and the work of art.

Freedom to Move
These sober sculptures interact with us. At first glance they may seem reserved, stoic even, but these simple forms in black granite are just waiting to be touched to come to life.
They are not figurative, yet they are not abstractions from anything either. Agop’s sculptures are characterized by their ascetic nature; which excludes everything except that which is essential. His pure forms are defined by strong lines. They are beings in and of themselves. Balancing on only millimeters, all it takes is the slightest Touch and they begin to dance.

About the artist
Born in Cairo in 1969, Armen Agop first came to Italy in 2000 after winning the Prix de Rome.
In 2008 he was awarded “The Sculpture Grant” given once a year to a prominent international sculptor by the Swedish organization KKV-B. In 2010, he received the international Umberto Mastroianni award. In 2013, he was was awarded the Presidential Medal of the Italian Republic.
His works are represented in the Egyptian Modern Art Museum, Egypt, Aswan Open Air Museum, Egypt, Mathaf Arab Museum of Modern Art, Qatar, Villa Empain/Boghossian Foundation in Belgium, Giardino di Piazza Stazione in Barge, Italy, Coral Springs Museum of Art in Florida, USA and the Bozzetti Museum in Pietrasanta Italy.

Further information, contact Mijntje Lukoff - mlukoff@lkff.be - +32 (0) 474 88 12 25

martedì 1 aprile 2014

PORNOMONDO: Sesso e new media, cosa succede nel mondo dell'eros virtuale?

Domenica, 30 Marzo 2014 Ilaria Guidantoni

Teatro documentario, un’indagine giornalistica ricostruita in scena per informare, disturbare, provare, raccontare con uno spettacolo interattivo che diventa formazione, una sorta di percorso iniziatico al buio. Messi a nudo attori e pubblico, ma in una forma di virtualità che è garantita da una maschera per gli attori durante tutto lo spettacolo, per il pubblico se vuole. Contaminazione di stili per un’ora e mezza ad alta tensione sia dalla parte degli attori sia del pubblico. Un canovaccio per una performance che si rinnova ogni sera, come fare l’amore dove ripetere è impossibile. Ne scaturisce un’indagine sociologica e un esperimento sociale ad un tempo. La parola a Dario Aggioli e Katiuscia Magliarisi.
 

PORNO MONDO
Denunciaci, ci dà piacere!

Teatro dell’Orologio
25 marzo-13 aprile 2014

uno spettacolo di Dario Aggioli, ideatore, regista e co-autore del testo insieme a Katiuscia Magliarisi
in scena Marco, Lucia e Maria, attori che non vogliono rivelare l’identità
aiuto regia Elisa Carucci
organizzatrice Carla Damen
fotografo di scena Jacopo Quaranta
media partner Jon Jon Fisherman Group


Ho incontrato Dario Aggioli, ideatore dello spettacolo,regista e autore del testo a quattro mani con Katiuscia Magliarisi, artista performer,attrice e giornalista che più volte abbiamo incontrato su queste ‘pagine’. Dario Aggioli è anche direttore del Teatro Tordinona e della compagnia Teatro Forsennato, nata nel febbraio del 2000. In loro compagnia i tre attori in scena che naturalmente si sono presentati a casa mia rigorosamente con maschera.

Quali sono le caratteristiche che raccontano la tua compagnia?
“Il lavoro di improvvisazione su un canovaccio utilizzato come uno spartito jazz. Molte cose si ripetono perché piacciono senza essere obbligatorie. Quello che resta di meno sono le parole mentre ‘gli appuntamenti fisici’ sono definiti”.

Cosa scrivi e quindi definisci?
“La scena, cosa accade in ogni scena, i personaggi e cosa si racconta in ciascun quadro: quattro pagine di copione per un’ora e mezza di spettacolo”.

Come nasce l’idea di "Porno Mondo"? 
“Per uno scherzo che mi ha fatto un mio alunno, il quale mi ha inviato un sms con un numero fisso dicendomi più o meno così: ‘mia madre non vuole che mi iscriva all’università’. Quando ho chiamato ho scoperto che era la segreteria di una prostituta che raccontava e raccontava in modo esplicito quanto ironico. A quel punto ho avuto l’idea di scrivere un monologo sulla prostituzione rivolto alle donne. Poi, cercando su Internet, ho trovato un mondo da raccontare: forum con tanto di recensioni”.

L'intervista integrale su Saltinaria.it