martedì 14 marzo 2017

Una collettiva alla Galleria Z2O di Roma



Walled Gardens in an Insane Eden – Galleria Z2O

Scritto da   Martedì, 14 Marzo 2017 
    Walled Gardens in an Insane Eden – Galleria Z2O
Lo sguardo di un gruppo di artisti inglesi sulla realtà contemporanea, il senso della fluidità e dell’incertezza al centro della riflessione. Eppure in questa foresta urbana, mutuata anche dalla fantascienza, dove non ci sono più certezza, si apre una porta sul nuovo che è speranza e non groviglio che è semplicemente gorgo. Come se gli artisti avessero la speranza, la coscienza e la responsabilità di poter trovare la chiave per un mondo rigenerato.

Walled Gardens in an Insane Eden è stata in scena in scena alla Galleria Z2O dal 9 al 25 febbraio, una mostra collettiva di sette artisti giovani che vivono e lavorano a Londra: Rebecca Ackroyd, Gabriella Boyd, Rhys Coren, Kira Freije, Marie Jacotey, Florence Peake, Zadie Xa. Una riflessione sui sentimenti e le contraddizioni dell’umano in un mondo che si sgretola, senza perdere la speranza. Il viaggio è in tre sale attraverso sette artisti, tra i quali un solo uomo, scelti da Marcelle Joseph che realizza progetti a Londra con un focus su giovani emergenti - tra i 28 e i 35 anni quelli esposti- che vivono e lavorano nella capitale ingles. Nella prima sala l'artista francese Marie Jacotey con i suoi disegni a matita su carta e uno spirito voyeristico legato anche alle suggestioni cinematografiche e della fotografia ma anche la protesta come nel suo “No” che è diventato la locandina della manifestazione e “Non vedi che hai fatto abbastanza danni qui?”. La dimensione onirica è invece dominante nella tela - un uomo che tiene in mano un bicchiere mezzo vuoto - di Gabriella Boyd.
Nella seconda sala Rhys Coren, l'unico artista uomo di formazione musicale crea lavori con ritmo, due quelli in mostra, mossi e incastonato come un mosaico l’uno, come una nuvola fumettistica dipinta e intagliata l’altro. Di fronte l'artista di origine coreana Zadie Xa che realizza grandi lavori tessili che indossa durante le performance con simbologie provenienti dalle culture che ha attraversato come nel caso delle fiamme della sua opera, simbolo di magia ed epurazione nel suo lavoro che si ispira alla tradizione sciamanica della Corea del Sud.

Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/walled-gardens-in-an-insane-eden-galleria-z2o-recensione-cultura.html

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