giovedì 6 marzo 2014

"RIII ∙ RICCARDOTERZO" - Piccolo Teatro Strehler (Milano)

Dal 4 al 23 marzo. Una regia estremamente curata, monumentale e raffinata insieme; nessun dettaglio e nessun aspetto è in secondo piano. L’orchestra suona all’unisono. Un teatro classico, pur nell’adattamento moderno, che punta sul grande lavoro fatto sulla voce per gli attori; costumi sontuosi; scenografia grandiosa, con un sonoro e una scelta luci di grande impatto. Alessandro Gassmann compie una fusione tra teatro e cinema andando incontro al desiderio di sperimentazione del pubblico di oggi ma confezionandolo nel rispetto della tradizione e del gusto. Il suo personaggio è incarnazione del male oscuro della mente, per dirla con Giuseppe Berto. La modernità è nell’interpretazione del lavoro del Bardo in chiave psicologica con uno scavo di rispondenze tra anima e corpo del protagonista, giocato sulle tonalità plumbee e rabbiose, fino alla disperazione finale con quel mantra ripetuto ossessivamente “Domani nella battaglia pensa a me. Dispera e muori”.
 
RIII ∙ RICCARDOTERZO
di William Shakespeare, traduzione e adattamento di Vitaliano Trevisan
con (in ordine di apparizione)
Alessandro Gassmann (Riccardo)
Manrico Gammarota (Tyrrel)
Mauro Marino (Edoardo, Stanley, Margherita)
Marta Richeldi (Elisabetta)
Giacomo Rosselli (Rivers, Catesby)
Marco Cavicchioli (Clarence, Hastings)
Sabrina Knaflitz (Anna)
Sergio Meogrossi (Buckingham)
Emanuele Maria Basso (Richmond, Sindaco)
e con la partecipazione di
Paila Pavese (Duchessa di York)
ideazione scenica e regia Alessandro Gassmann
scene Gianluca Amodio, costumi Mariano Tufano
musiche originali Pivio& Aldo De Scalzi
light design Marco Palmieri, videografia Marco Schiavoni
produzione Teatro Stabile del Veneto, Fondazione Teatro Stabile di Torino, Società per Attori
con la partecipazione produttiva di “LuganoInScena”
foto di scena Federico Riva

Un lavoro impegnativo che trasuda la fatica dell’impegno, della ricerca e dell’applicazione e in un mondo di improvvisati, del facile successo che gioca sull’ammiccamento e spesso sulla volgarità nonché sull’effetto speciale nel giocare tutto sopra le righe, fa piacere l’emergere di un artigiano della macchina teatrale. E’ la terza prova che vedo di Alessandro Gassmann regista e principale interprete dopo “La parola ai Giurati”, qualche anno fa a’ La Pergola di Firenze e “Roman e il suo cucciolo” al Quirino di Roma. Si conferma una soluzione vincente dove non c’è protagonismo ma la reale capacità di tenere insieme la scena e le fila dello spettacolo.

Per RIII ∙ RICCARDOTERZO, in scena al Piccolo Teatro Strehler dal 4 al 23 marzo, Alessandro Gassmann sceglie un adattamento contemporaneo del grande testo shakespeariano, firmato da Vitaliano Trevisan, che racconta re Riccardo, ambizioso, crudele, manipolatore, ma anche insicuro, tormentato e spaventato dalla solitudine. La rilettura di Trevisan/Gassmann non tradisce il linguaggio del grande classico ma lo rende più fruibile ed incisivo per un pubblico moderno senza la ridondanza della rima ad esempio e di quel verseggiare che troppo spesso le regie, al fine di ammorbidirlo, frantumano e snaturano. Solo un personaggio si lascia coinvolgere da qualche volgarità ma è in qualche modo un buffone con i suoi capelli pel di carota. Il pubblico, come prevedibile ride, molto shakespeariano. L’elemento scurrile esalta il volgo che nel Teatro Elisabettiano sarebbe stato in platea in piedi o seduto per terra. Tutto immutato.

La recensione integrale su Saltinaria.it

Nessun commento:

Posta un commento