"Portinari, la mano senza fine - Collezione del Museu Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro” – Ambasciata del Brasile (Roma)
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 12 Marzo 2017
Il primo modernista brasiliano a livello internazionale, figlio di immigrati italiani, che non dimentica nei suoi murales la lezione rinascimentale, con una vocazione per i soggetti sociali, testimone delle condizioni dei lavoratori brasiliani soprattutto rurali. Interessante il tratto nel disegno.
Dall’8 febbraio al 22 aprile 2017 l'Ambasciata del Brasile a Roma ospita la mostra "Portinari, la mano senza fine - Collezione del Museu Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro”. A cura del museo brasiliano, l’esposizione presenta al pubblico italiano una raccolta di 26 opere di Candido Torquato Portinari (1903-1962), uno dei più importanti pittori brasiliani del XX secolo che ha assorbito la lezione surrealista, cubista e insieme lo spirito e il gusto del mondo che ha frequentato: lo stile naïf per racocntare il malessere sociale in una sorta di “realismo magico”. I dipinti ad olio e i disegni illustrano il percorso formativo di Portinari, artista a cui è stata intitolata, dal 1962, la galleria destinata alle mostre temporanee di Palazzo Pamphilj, sede dell’Ambasciata del Brasile in Italia.
Per una lettura completa dell'articolo: http://www.saltinaria.it/
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