venerdì 26 febbraio 2016
lunedì 22 febbraio 2016
Mi sveglio già pettinata - Teatro Duse (Roma)
Scritto da Ilaria Guidantoni Lunedì, 22 Febbraio 2016
Il 29, 30 e 31 gennaio e il 5, 6 e 7 febbraio è andato in scena al Teatro Duse "Mi sveglio già pettinata" un testo scritto e interpretato da Manola Rotunno, per la regia di Leonardo Buttaroni, con scenografie di Paolo Carbone e assistenti alla regia Francesca Romana Miceli Picardi e Marta Marsili. L’interprete è pirotecnica nel suo monologo notturno che comincia dalle liste che scriveva da bambina. Versatile, in un piccolo spettacolo, un gioiellino di fattura, che merita un futuro. Deve decidere se condensarsi e diventare ironico e lirico monologo di ricordi di un’infanzia che nessuno ha creduto, sospeso sul sogno che resta possibilità di aggirare la morte; o, al contrario, distendersi per diventare quasi un cabaret, quadri e figure diverse, giocando sui personaggi e i dialetti che l’attrice interpreta, instancabile, tra up and down emotivi, dai versanti comici alle punte liriche.
domenica 21 febbraio 2016
CoBrA: Una grande avanguardia europea (1948-1951) - Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla (Roma)
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 21 Febbraio 2016
4 dicembre 2015 – 3 aprile 2016
Dal 4 dicembre 2015 al 3 aprile 2016 Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla presenta la mostra di arte contemporanea CoBrA. Una grande avanguardia europea (1948-1951). Esposizione ricca e con alcuni capolavori che nel titolo annuncia correttamente la caratteristica di un movimento nato e morto nello spazio di pochi anni ma non esaurito: il carattere europeo e la voglia dirompente di un’espressione libera, fuori dalle etichette per cui è difficile definirne temi e tipicità. Molto godibile l’allestimento che unisce didattica e piacevolezza estetica con una certa giocosità.
Per leggere l'articolo interamente: http://www.saltinaria.it/
sabato 20 febbraio 2016
Dall’alto di una fredda torre - Teatro dell’Orologio (Roma)
Scritto da Ilaria Guidantoni Sabato, 20 Febbraio 2016
Dal 19 al 21 febbraio. "Dall’alto di una fredda torre" è probabilmente il testo più maturo di Filippo Gili, portato in scena con la regia di Francesco Frangipane, secondo episodio della "Trilogia di Mezzanotte" attualmente in programma al Teatro dell’Orologio di Roma. Gili torna sull’intreccio tra vita e morte, sul gioco del destino, partecipando al dramma etico e psicologico dei personaggi con una singolare capacità di astrazione da ogni giudizio morale. Un testo crudele, più armonico dei precedenti, dove la dinamica della vita è dramma nel senso etimologico, azione, dell’anima prima che dei comportamenti, tragedia per lo più con accenti da commedia. A tratti magistrale l’interpretazione degli attori, con una spontaneità studiata che non si ha neppure nella vita reale.
Per completare la lettura:
http://www.saltinaria.it/
giovedì 18 febbraio 2016
"Amori, furti e altri guai" - Un film di Mulayad Alayan
Scritto da Ilaria Guidantoni Giovedì, 18 Febbraio 2016
Primo lungo metraggio del palestinese Mulayad Alayan, commedia amara in arrivo in Italia il 25 febbraio 2016, è girato con un tocco minimalista, anche nei dialoghi. Bianco e nero vintage con un taglio iper-realista di grande raffinatezza nella sua semplicità. Quasi un omaggio, forse involontario, al cinema neorealista nostrano con una nota di rassegnazione e ineluttabilità, che racconta un Medioriente dove i conflitti non finiranno mai.
Opera prima del regista che pure ha una carriera di corti premiati e indubbiamente la direzione della fotografia che non lascia dubbi. Un film che è tutto visione, erodendo al massimo il dialogo che pure in certi momenti merita attenzione. Film minimalista, aspro, che racconta una vita rassegnata, con il sogno di un amore impossibile, rubato e vissuto con dedizione, frustrazione ma assenza di concretezza. La realtà è misera, scampoli di vita senza prospettive che mirano alla sopravvivenza facile e preferiscono sognare l’illusione che rimboccarsi le maniche, perché l’ebbrezza di un momento è pur sempre meglio del grigiore quotidiano e duraturo. Se il genere è definito commedia si avvicina di più a un dramma, perché pur riecheggiando nella partitura e nella grammatica, perfino nella durezza di certe interpretazioni ruvide, il cinema neorealista nostrano, non ne ha minimante il tono ironico, leggero e leggiadra; manca qualsiasi nota di speranza, di apertura.
Per leggere l'articolo integralmente: http://www.saltinaria.it/news- arte/eventi-e-arte-news/amori- furti-e-altri-guai-film-di- mulayad-alayan.html
mercoledì 17 febbraio 2016
CoBrA, una grande avanguardia europea (1948-1951)
Alla Fondazione Roma Arte-Musei - Palazzo Cipolla
A breve la recensione su Saltinaria.it
Corneille, la ville
sotto Habitans du désert
Alla Fondazione Roma Arte-Musei - Palazzo Cipolla
A breve la recensione su Saltinaria.it
Corneille, la ville
sotto Habitans du désert
domenica 14 febbraio 2016
Heinz Hajel-Halke - Galleria Carla Sozzani (Milano)
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 14 Febbraio 2016
Il fotografo berlinese per la prima volta in Italia
Arriva per la prima volta a Milano il filosofo berlinese considerato uno dei più innovativi nella storia della fotografia del XX secolo anche se quasi sconosciuto fuori del suo paese e uno dei massimi rappresentanti del nudo del suo paese. Una vita da romanzo per questo artista e fotografo che non si sentì mai realmente né l’uno nell’altro. Inseriva l’arte nelle immagini fotografica e pensava in chiave fotografica l’arte. Di lui si potrebbe dire che risponde all’idea che la fotografia è una scrittura con la luce, certamente la protagonista delle sue opere. Lo spazio milanese conferma la sua vocazione di ricerca raffinata in questo ambito.
In Italia arriva grazie alla Galleria Carla Sozzani in collaborazione con l’Archiv der Akademie der Künste/Michael Ruetz di Berlino con Eric Frank Fine Art di Londra che presenta una selezione di cinquanta opere tra le sue più straordinarie fotografie vintage, manipolazioni di forma, luce e movimento stampate tra gli anni Trenta e Settanta del Novecento.
Continua su: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/heinz-hajel-halke-galleria-carla-sozzani-recensione-mostra.html
"Simbolismo. Dalla Belle Époque alla Grande Guerra" - Milano, Palazzo Reale
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 14 Febbraio 2016
Dal 2 febbraio 2016 al 5 giugno 2016
La mostra "Simbolismo. Dalla Belle Époque alla Grande Guerra" a Palazzo Reale di Milano è un grande omaggio ad una delle correnti più originali ed intriganti della storia dell'arte.
Una rassegna di valore, ricca anche per la varietà che tiene conto nel tempo e nell’ampiezza tematica della complessità di una categoria artistica non riducibile ad un solo movimento artistico. Un’occasione che merita.
Una rassegna di valore, ricca anche per la varietà che tiene conto nel tempo e nell’ampiezza tematica della complessità di una categoria artistica non riducibile ad un solo movimento artistico. Un’occasione che merita.
È un’occasione di grande pregio la mostra sul Simbolismo appena aperta a Milano che rende conto sul filo conduttore de I fiori del male di Charles Baudelaire di una rivoluzione espressiva prima che artistica che si è stemperata e declinata nel tempo, attraversando il passaggio del secolo. Il Simbolismo è un movimento complesso decisamente moderno, se non post-moderno, che però non ha il carattere di avanguardia, modaiolo e passeggero come altri fenomeni dirompenti ma circoscritti nel tempo. Il Simbolismo recupera l’antico, anzi l’arcaico, il mito nella sua origine semantica – di racconto, narrazione orale, indefinita autentica e non semplicemente veritiera come la storia – ma si getta nella contemporaneità del travaglio esistenziale dell’uomo contemporaneo: il flusso sentimentale diventa erotico, il visibile si opacizza per lasciare spazio all’invisibile dell’inconscio che è sogno e delirio insieme.
Continua su: http://www.saltinaria.it/recensioni-arte/arte-recensioni/simbolismo-dalla-belle-epoque-alla-grande-guerra-milano-palazzo-reale-recensione-mostra.html
Rotholandus
– Teatro Franco Parenti (Milano)
Serata
dedicata ad Alyn Hospital di Gerusalemme, unico esempio di struttura
riabilitativa in Medio Oriente.
Alyn accoglie
e cura bambini da tutto il mondo senza distinzione di etnia e religione.
Alyn è un
laboratorio di pace dove i miracoli si avverano, uno straordinario simbolo di
cooperazione tra i popoli.
Per
informazioni e prenotazioni:
Rosana
Rosatti
* 39 380
3238234
ros.rosatti@gmail.com
lunedì 8 febbraio 2016
"Hendrix Project", Roma Termini Orchestra in concerto @ Teatro Quirinetta (Roma) - 22/01/2016
Scritto da Ilaria Guidantoni Giovedì, 04 Febbraio 2016
A 50 anni dalla svolta, l’omaggio a Jimi Hendrix della Roma Termini Orchestra diretta da Enrico Blatti, con voce recitante di Silvia Siravo. Cinquanta anni fa, era il 1966, Jimi Hendrix entrava a pieno titolo nel mondo discografico grazie a Linda Keith e Chas Chandler. La rivoluzione del rock e della chitarra elettrica, una meteora lunga meno di trent’anni, folgorante e folgorata: una creatività esplosiva e distruttiva, proposta in versione orchestrale. Una serata raffinata in un ambiente di grande suggestione, dove sono le parole a fare da colonna sonora alla scena. Perché nel rock più che in altri generi musicali è il suono che conta. E Jimi Hendrix aveva un orecchio assoluto, che non aveva bisogno di leggere la musica, come ebbe a dire Miles Davis, un’altra pietra miliare del secolo scorso.
Continua su http://www.saltinaria.it/live-reports-concerti/live-reports/hendrix-project-roma-termini-orchestra-teatro-quirinetta-recensione-concerto.html
Il Teatro Sociale di Como, uno spazio da vivere
Scritto da Ilaria Guidantoni Lunedì, 18 Gennaio 2016
Il Teatro Sociale di Como, accanto al Duomo, è una realtà importante per la città e anche di riferimento nel mondo del teatro da sempre ma è soprattutto uno spazio multifunzionale da vivere, soprattutto oltre gli spettacoli. Questa la scommessa del Direttore che ci ha fatto da guida per un a visita dietro le quinte.
L’occasione per conoscere il Teatro Sociale di Como è stato l’incontro organizzato dal Lions Club di Cernobbio del quale è uno dei soci fondatori lo stesso direttore del teatro, Francesco Peronese, guida d’eccezione e del presidente del club, la giornalista Antonella Donia.
«La mia scommessa, ci ha raccontato il direttore, quando ho preso in mano il teatro che rischiava la chiusura, è stato di renderlo uno spazio vitale e aperto perché un teatro non dev’essere uno spazio chiuso, aperto a tempo determinato e riservato agli spettacoli; dev’essere un luogo di incontro e scambio con la cittadinanza. In questo senso il mio prossimo progetto è la realizzazione di una fondazione tra l’ente gestore e l’ente proprietario.»
«La mia scommessa, ci ha raccontato il direttore, quando ho preso in mano il teatro che rischiava la chiusura, è stato di renderlo uno spazio vitale e aperto perché un teatro non dev’essere uno spazio chiuso, aperto a tempo determinato e riservato agli spettacoli; dev’essere un luogo di incontro e scambio con la cittadinanza. In questo senso il mio prossimo progetto è la realizzazione di una fondazione tra l’ente gestore e l’ente proprietario.»
Metafora dell’artista Sidival Fila – Ambasciata del Brasile (Roma)
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 31 Gennaio 2016
lunedì 25 gennaio alle ore 18.0 presso l’Ambasciata del Brasile (Palazzo Pamphili/ Galleria Candido Portinari a Piazza Navona n 10) l’anteprima riservata alla stampa della mostra dell’artista brasiliano Sidival Fila intitolata “Metafora”.
a cura di Cinzia Fratucello
Metafora della trascendenza, quando l’arte diventa allusione alla sacralità, l’astrattismo rimando all’immaterialità senza per questo diventare arte religiosa. Il percorso singolare di un artista brasiliano a Roma.
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Bipersonale di Patrizia Molinari e Federico D'Ambrosi "Universi di Luce". Galleria BEAARTE di Roma
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 31 Gennaio 2016
UNIVERSI DI LUCE
Patrizia Molinari | Federico D’Ambrosi
Patrizia Molinari | Federico D’Ambrosi
Dal 14 gennaio al 10 febbraio 2016
Luce e spazio nel dialogo tra due artisti, tra una scelta materica, pur nella forte concettualità ed una che enfatizza la dimensione spaziale sottolineata dalla luce.
Aperitivo con i Macchiaioli al Museo Poldi Pezzoli
Scritto da Ilaria Guidantoni Sabato, 16 Gennaio 2016
Riprendono con il nuovo anno gli aperitivi al Museo Poldi Pezzoli.
Mercoledì 13 gennaio primo appuntamento dell’anno in occasione della mostra L’incanto dei Macchiaioli nella collezione di Giacomo e Ida Jucker.
Con soli 10 euro, dalle 18.00 alle 21.00 è stato possibile possibile sorseggiare un bicchiere di vino e apprezzare le opere in esposizione.
Con soli 10 euro, dalle 18.00 alle 21.00 è stato possibile possibile sorseggiare un bicchiere di vino e apprezzare le opere in esposizione.
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MMM Corones, il Museo che cuce natura e cultura
Scritto da Ilaria Guidantoni Venerdì, 08 Gennaio 2016
Un museo originale e “spericolato” come la sua collocazione e la sua narrazione: la storia di 250 anni di alpinismo su un progetto di Zaha Hadid intitolato a Reinhold Messner
Dal 24 luglio 2015 a Plan de Corones, in lingua ladina altopiano della corona, è stato aperto uno dei sei musei della Regione Trentino-Alto Adige, intitolati all’alpinista Reinhold Messner. Su progetto dell’architetto Zaha Hadid, vi si riconoscono le sue linee curve, spericolate, i piani inclinati, le grandi vetrate sull’esterno, un senso di magnificenza ed essenzialità severa, ad un tempo, tipici della sua architettura. È certamente originale per la sua collocazione a picco su un lato del Plan de Corones che si apre a 360 gradi regalando una vista unica sulle dolomiti tra Valdaora, Val Pusteria e Val Badia, dove si arriva con una delle cabinovie che dalle diverse vallate portano in vetta, ad un’altezza di 2.275 metri. Il museo, aperto in alta stagione tutti i giorni dalle 10.00 del mattino alle 16.00 del pomeriggio, si apre quasi come un antro che pare affondare nella montagna e si affaccia con un balcone e diverse vetrate, che si spalancano come squarci nel cielo. In cemento grigio con superfici levigate a resina, grandi vetrate, acciaio e un percorso geometrico quanto fluido che consente al visitatore di seguire un cammino in qualche modo circolare su più livelli. Difficile raccontare l’emozione, soprattutto quella della luce e della sospensione che dalla superficie nevosa all’esterno conduce lo sguardo in viaggio celeste tra vette aguzze e innevate, tutto intorno. Da Plan de Corones, lo sguardo spazia infatti nelle quattro direzioni, spingendosi oltre i confini provinciali: dalle Dolomiti di Linz a est all’Ortles a ovest, dalla Marmolada a sud alle cime della Zillertal a nord.
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Leo - Teatro Argentina (Roma)
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 07 Febbraio 2016
Dal 25 gennaio al 20 febbraio al Teatro Argentina si parte alla scoperta del Genio di un bambino che il mondo conoscerà come Leonardo da Vinci, "Leo", da un’idea di Alberto Nucci Angeli e Lorenzo Terranera, per la regia di Francesco Frangipane. Un gioco teatrale sull’essere bambino più che per i bambini, sul bisogno e la straordinarietà di coltivare il sogno, l’infanciullimento non come regressione ma come conquista. Uno spettacolo sulla fragilità di Leonardo e non sul suo genio, con una messa in scena fiabesca tra incanto ed inquietudine, marchingegni e sorprese. Un testo denso di grandi emozioni.
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L’ora accanto - Teatro dell’Orologio (Roma)
Scritto da Ilaria Guidantoni Giovedì, 28 Gennaio 2016
Dal 19 gennaio al 14 febbraio. Nell’ambito dei percorsi monografici della stagione Cambiamento Realedel Teatro dell’Orologio va in scena la Trilogia di Mezzanotte, composta dai tre spettacoli scritti da Filippo Gili e diretti da Francesco Frangipane. Come in un viaggio a ritroso attraverso il lavoro di Gili e Frangipane, che hanno così iniziato nel 2011 il loro sodalizio artistico, la trilogia si apre con il nuovo e ultimo capitolo, che debutta in prima nazionale: L’ora accanto.
Un testo potente, dove i concetti sono sbriciolati, inframezzati, intrecciati come morte e vita perché la morte - come raccontano le teorie più avanzate quasi surreali della fisica - non è il contrario della vita ma la sua smaterializzazione. Una continuità inquietante come quella dell’affetto e della sua violenza: Gili torna al nucleo centrale della famiglia, insopprimibile quanto impossibile. La regia è fedele al testo e scandisce con il timer i suoi minuti, creando una “forzata” continuità con il fuori, lo spazio dello spettatore. Calibrata e impeccabile la scelta degli attori, tutti estremamente credibili e aderenti al ruolo.
I testi di Gili trovano nella loro maturità il lato dell’ironia, graffiante, aggressiva come la sua lettura della vita, dove improvvisi spazi di tenerezza e di nostalgia si mescolano a rabbia e incomprensioni. Al centro sempre la famiglia, numerosa, per certi aspetti con una dominanza femminile, sanguigna e carnale, capace di affetti e di provocare sconquasso...
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Nerone, duemila anni di calunnie - Teatro Quirino (Roma)
Scritto da Ilaria Guidantoni Martedì, 26 Gennaio 2016
“Nerone, duemila anni di calunnie” è il titolo dello spettacolo interpretato e scritto da Edoardo Sylos Labini con Angelo Crespi. Dopo il successo ottenuto con la pièce dedicata a Gabriele d’Annunzio, l’attore torna in scena interpretando l’imperatore «incendiario» Nerone. Lo spettacolo, nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco, è liberamente tratto dal saggio di Massimo Fini “Nerone - Duemila anni di calunnie” e rimarrà in scena al Teatro Quirino dal 19 al 31 gennaio.
Un’atmosfera barocca e ridondante di fasti e corruzione, un’aria sinistra che ci riporta all’attualità di Roma tra invidie, facili costumi e intrighi di palazzo. Una resa fastosa mai ridondante, un ritmo vivace che trascina lo spettatore dalla parte di Nerone, vittima del potere e del delirio di onnipotenza. Convincente l’interpretazione di Nerone e bello il testo, denso e armonico con una regia che si muove su due piani, in stile tragedia greca con il coro che restituisce la voce del popolo e anche dell’inconscio.
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Caligola - Teatro Litta (Milano)
Scritto da Ilaria Guidantoni Domenica, 17 Gennaio 2016
Dal 12 al 24 gennaio. Corrado d’Elia torna aManifatture Teatrali Milanesi con uno spettacolo cult, emozionante ed appassionato:"Caligola". La modernità di un classico, il sentimento dell’assurdo e il dolore che quando scompare resta una sconfitta; l’irrinunciabilità della passione e l’impossibilità dell’amore di rendere felice; il delirio del potere in tutte le sue derive, fino all’autodistruzione. Un testo potente, affresco di una società senza tempo malata e marcia. Una messa in scena forte, commovente, malinconica, e di grande raffinatezza, per una composizione scenica estremamente estetica ma non didascalica.
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