Scritto da Ilaria Guidantoni Sabato, 25 Luglio 2015
Roma, inARS Art Gallery e Libreria Arion Montecitorio
Raccontare la guerra, come e quanto, senza tradirla né violentare lo spettatore. Una riflessione sulle parole e le immagini per dire i conflitti proposta da giornalisti, fotografi e artisti con un confronto tra informazione e comunicazione, piano emozionale ed educativo, nella miriade dei mezzi di comunicazione in continua evoluzione.
E’ stato inaugurato il primo degli incontri dal titolo “Accoppiamenti giudiziosi” proposto nell’ambito della mostra Teatri di Guerra promosso da inARS Art Gallery il 16 luglio negli spazi della galleria presso la Libreria Arion a Piazza Montecitorio a Roma dove si sono incontrati i giornalisti e fotoreporter Alfredo Macchi e Luciano del Castillo con l’artista e attivista dell’Ecuador María Rosa Jijónper confrontarsi sul tema della Guerra tra immagini e parole. Come raccontare i conflitti? La domanda al centro del dibattito.
A partire dalla mostra Teatri di Guerra, dal libro War Landscapes (Tempesta Editore, Roma 2015) di Alfredo Macchi e dal lavoro dell’artista ecuadoriana María Rosa Jijón, la riflessione del moderatore e curatore degli incontri Fabio Pizzicanella in merito alla percezione, rappresentazione e sulla documentazione della guerra.
Il ciclo di incontri denominati “Accoppiamenti giudiziosi” prende spunto e titolo dall’omonimo racconto di Carlo Emilio Gadda, per proporre l’accostamento tra opere di diverse discipline e/o personalità. Intellettuali, giornalisti, esperti di arte contemporanea e artisti sono di volta in volta invitati ad approfondire le possibili connessioni tra opere d’arte visiva e un libro, a partire dal tema della mostra in corso.
L’incontro con Alfredo Macchi, Luciano del Castillo e María Rosa Jijón si inserisce nel quadro della mostra Teatri di Guerra, una collettiva di opere d’arte e design della Collezione Jacorossi dedicata al tema della Guerra, letta nelle sue varie sfaccettature. Il progetto espositivo accoglie anche le fotografie di Alfredo Macchi, poste in dialogo con la serie di incisioni Gott mit uns di Renato Guttuso.
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