lunedì 10 giugno 2013
Verdi loves jazz - Teatro sala Umberto (Roma)
Domenica, 09 Giugno 2013 Ilaria Guidantoni
Un’idea sperimentale dove la tecnica si cimenta con la fantasia: una trasfigurazione, un volo spericolato più che una semplice contaminazione. Voce emozionante e con ampia versatilità, buona base strumentale, non solo arrangiamenti ma una traduzione creativa dei motivi delle celebri arie verdiani, che vivono di vita autonoma. Un esperimento riuscito anche nel gioco di rispondere alla domanda: a Verdi sarebbe piaciuto il jazz?. Forse c’è un filo che manca nella conduzione.
VERDI LOVES JAZZ
Tra musica ed enogastronomia un inedito tributo al grande Maestro
un evento col patrocinio di Roma Capitale
curato da Openspaceart - Anna Paola Lo Presti
collaborazione Fabio Muraour
supporter Angelina, Antica Corte Pallavicina, Cantina Zenato
Cinzia Tedesco - Voce e Direzione Artistica
Stefano Sabatini - Pianoforte ed Arrangiamenti
Luca Pirozzi - Contrabbasso
Giovanna Famulari - Violoncello
Pietro Iodice - Batteria
Realizzato nell’ambito del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, con il patrocinio di Roma Capitale, Verdi Loves Jazz è un progetto originale che lega musica, cucina e cultura dell’epoca verdiana. L’idea è curata dalla OPENSPACEART di Anna Paola Lo Presti, un network finalizzato alla valorizzazione dei fenomeni artistici, in cui l'ospitalità ed il cibo interagiscono in spazi culturali ed eventi creati ad hoc. Un esperimento culturale che nasce da un gioco e forse anche da una domanda irriverente per un simbolo istituzionale della cultura e della tradizione italiana. Lo spettacolo, di grande semplicità, ha una sua eleganza con un gioco di luci colorate discrete e una base strumentale di buon profilo, con una batteria che, pur appena appena invasiva, colpisce ed emoziona. Il jazz rivela la sua forza di trasfigurare lo spunto per dirottarlo, rendendolo a tratti irriconoscibile. Brava l’interprete con una voce che diventa a seconda dei casi strumento, vibrazione.
L'articolo integrale su Saltinaria.it
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