martedì 5 giugno 2018

Anne-Karin Furunes alla Galleria Tornabuoni di Firenze


Galleria Tornabuoni

Anne-Karin Furunes
8 giugno – 29 settembre 2018
Firenze, Lungarno Benvenuto Cellini 3

Inaugurazione giovedì 7 giugno, ore 18.00



Tornabuoni Arte ospita, dall’8 giugno al 29 settembre 2018, nella sede di Firenze, in Lungarno Benvenuto Cellini 3, la personale dell’artista norvegese  Anne-Karin Furunes.

Anne-Karin Furunes (Trondheim – Norvegia, 1961), ha compiuto studi artistici a Oslo e Trondheim e di architettura a Londra e Copenhagen. Ha realizzato una serie di lavori pubblici in Norvegia ed ha tenuto mostre personali in Europa, Canada e Stati Uniti. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni come The National Museum of Contemporary Art ad Oslo, The National Museum of China a Pechino e The Museum of Art and Design a New York.

Nei suoi dipinti Anne-Karin Furunes utilizza foto d’archivio di volti anonimi per indagarne la personalità e l’identità, ricercando negli sbiaditi tratti fotografici labili tracce di vite dimenticate e personalità sfuggite al registro della storia. Gli ingredienti usati sapientemente dall’artista nelle sue tele sono la luce e la memoria. I suoi lavori hanno come riferimento la suggestione dello scorrere della storia e dell'essere umano che la vive, solo nelle ultime opere tra i soggetti scelti dall'artista compaiono anche elementi naturali. «Anne-Karin Furunes - scrive Rachele Ferrario nel catalogo della mostra - da molti anni s’interroga sulla storia, sul bisogno oggi sempre più impellente “di conservare per preservare e di preservare per tramandare”. I volti femminili cui ha ridato vita in questi ultimi decenni ci raccontano battaglie personali e collettive, evocano le tragedie che hanno attraversato l’Europa e il mondo occidentale, il crollo dell’impero zarista e austroungarico, due conflitti mondiali, la Shoah e l’eugenetica, una guerra fredda; e battaglie che per i ventenni degli anni Ottanta hanno rappresentato un simbolo e la fine di un’epoca: la protesta contro il regime cinese degli studenti universitari di Pechino nella piazza di Tienanmen (cui si riferisce una serie dei suoi ritratti) e il crollo del muro di Berlino.»
 
Furunes osserva e memorizza le fotografie, poi le riproduce su superfici verniciate grazie a migliaia di perforazioni. Una tecnica che ha una dimensione artigianale, quasi scultorea, fatta con punzone e martello. I buchi-incisioni hanno dimensioni diverse per far passare la luce che definisce, attraverso i rapporti di chiaroscuro, i tratti dell’immagine. La perforazione funziona come un negativo, come la lastra di un’incisione. Ad un primo fuggevole sguardo ciò che vediamo dell’opera è una tela ricoperta da centinaia di fori perfetti di dimensioni diverse. Soltanto distanziandoci dalla superficie del quadro emerge un volto o un paesaggio, all’inizio soltanto un’allusione all’immagine ritratta, poi, tanto più ci si allontana dall’opera, la rappresentazione si definisce in modo più nitido. Se si sbaglia punto strategico, l’immagine svanisce. Dice Anne-Karin dei suoi disegni di buchi: “L’immagine evapora appena ci si avvicina alla tela. Da vicino si vedono le pareti reali attraverso i buchi vuoti”. Grazie al variare della luce e delle condizioni metereologiche del giorno e dello spazio per cui vengono pensate e in cui sono allestite, queste opere si arricchiscono sempre di nuovo e rinascono a una propria nuova vita.





Info: Tornabuoni Arte
Lungarno Benvenuto Cellini, 3 – 50125 Firenze

contemporary@tornabuoniarte.it – www.tornabuoniarte.com
Orari apertura mostra: dal lunedì al venerdì (9.00-13.00/15.30-19.30) sabato (11.00-19.00) ingresso libero

Ufficio stampa: Davis & Co.
info@davisandco.it




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